COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA
sul terrorismo in Italia e sulle cause
della mancata individuazione dei responsabili delle stragi
MARTEDÌ 22 LUGLIO 1997

26a Seduta
Presidenza del Presidente
PELLEGRINO

La seduta inizia alle ore 20.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
(A008 000, B55a, 0023o)

Il presidente PELLEGRINO comunica che, dopo l'ultima seduta, sono pervenuti alcuni documenti, il cui elenco è in distribuzione, che la Commissione acquisisce formalmente agli atti dell'inchiesta.
Comunica inoltre che - in ottemperanza delle decisioni assunte dall'Ufficio di Presidenza nella scorsa riunione di giovedì 17 luglio 1997 - ha attivato la Segreteria affinchè raccogliesse la disponibilità e fissasse le modalità ed i tempi per l'audizione dei brigatisti Lauro Azzolini e Franco Bonisoli, nonchè dell'onorevole Piccoli.
Azzolini e Bonisoli sono detenuti in regime di semilibertà a Milano-Opera ed a Monza. Azzolini ha comunicato per iscritto di declinare l'invito. Bonisoli si è dichiarato indisponibile per l'immediato, ed in via di princìpio contrario; peraltro si è riservato una risposta definitiva per il prossimo autunno.
L'onorevole Piccoli valuta intempestiva una sua audizione in questo periodo, ritenendo anche di non avere nulla di importante o di utile da dichiarare, e si riserva di prendere contatto con la Commissione fra qualche mese.

SUI LAVORI E SULLE INIZIATIVE DELLA COMMISSIONE
(A007 000, B55a, 0008o)

Il senatore GUALTIERI prende la parola per affermare che - sulla base delle acquisizioni fatte e delle conoscenze raggiunte da parte della Commissione - è giunto a suo avviso il momento di contestare a organi politici ed a strutture istituzionali le manchevolezze, le colpe e le responsabilità risalenti al periodo dell'eversione e del terrorismo. Accertate, come lo sono state in sede giudiziaria, le deviazioni e le coperture verificatesi in quegli anni, è ora necessario che personaggi ancora viventi o responsabili di settori a quell'epoca coinvolti nei fatti siano chiamati a dare risposte. I vertici attuali delle istituzioni preposte alla sicurezza dello Stato, in base al princìpio della continuità della loro gestione, dovranno fornire delle spiegazioni senza la possibilità di trincerarsi dietro la pretesa della incompetenza e della non conoscenza.

Il presidente PELLEGRINO da parte sua dichiara che quanto detto dal senatore Gualtieri dovrà essere oggetto di opportuna riflessione nell'ambito della Commissione: riflessione da compiersi subito dopo la pausa estiva e che dovrà riferirsi, in particolare, alle vicende storicamente lontane sulle quali è a suo avviso più che maturo un giudizio politico convincente. Ciò comporterà di sicuro l'audizione di responsabili politici e su questo sarà chiamato a pronunciarsi l'Ufficio di Presidenza allargato, al quale peraltro bisognerà sottoporre proposte precise per quanto riguarda sia i nominativi delle personalità politiche, sia quelli dei responsabili passati e presenti degli organismi statali. Durante la pausa estiva inoltre bisognerà rivolgere la dovuta attenzione alla redazione di un capitolato di quesiti da sottoporre ai consulenti, i quali dovranno essere invitati a fornire, secondo le rispettive opinioni e competenze, risposte puntuali su aspetti e fatti specifici.

Interviene l'onorevole FRAGALÀ, il quale - dopo aver sottolineato come l'ampia proroga concessa alla Commissione imponga a questa un approfondimento di analisi sui fatti del periodo del terrorismo - fa riferimento alla sua proposta, a suo tempo avanzata, per l'audizione del professor Romano Prodi in merito alla nota vicenda della seduta spiritica relativa al caso Moro. Egli, a questo riguardo, afferma che la Commissione deve ribadire con forza il princìpio della opportunità che i responsabili istituzionali e le personalità politiche dei decenni precedenti non si sottraggano, quando richiesti, al dovere di fornire il loro contributo di conoscenza alla Commissione. Egli conclude facendo riferimento alla prevista audizione dell'onorevole Piccoli, il quale ha declinato, per il momento, l'invito ad incontrare la Commissione.

Il presidente PELLEGRINO dichiara che il caso e la posizione dell'onorevole Piccoli saranno oggetto di valutazione da parte sua e da parte dell'Ufficio di Presidenza. Per quanto concerne la prospettata audizione dell'onorevole Prodi, riferita peraltro ad un episodio avvenuto quando questi non rivestiva responsabilità istituzionali, ritiene opportuno far rilevare che tale audizione era stata programmata come fatto conclusivo di una serie di altre attività istruttorie da parte della Commissione, attività che per motivi diversi non si sono ancora svolte: sicchè di certo non si può parlare allo stato di una «latitanza» dello stesso Prodi.

INCHIESTA SU STRAGI E DEPISTAGGI: SEGUITO DELL'AUDIZIONE DEL SIGNOR STEFANO DELLE CHIAIE
(A010 000, B55a, 0001o)

(Viene introdotto il signor Stefano Delle Chiaie)

La Commissione procede allo svolgimento del seguito dell'audizione del signor Stefano Delle Chiaie nell'ambito dell'inchiesta su stragi e depistaggi.

Il signor Delle Chiaie risponde ai quesiti posti dal PRESIDENTE, dai senatori DE LUCA Athos e CÒ e dai deputati FRAGALÀ e DETOMAS.

Il PRESIDENTE, ringraziato il signor Delle Chiaie, dichiara conclusa la sua audizione.

La seduta termina alle ore 23,20.