Commissione parlamentare di inchiesta
concernente il "dossier Mitrokhin"
e l'attività d'intelligence italiana

Mercoledì 2 marzo 2005

68a seduta

Presidenza del Presidente
Paolo GUZZANTI


La seduta inizia alle ore 13,45.


SULLA PUBBLICITA’ DEI LAVORI

Il PRESIDENTE avverte che la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso e che sarà redatto e pubblicato il resoconto stenografico.

VARIAZIONI NELLA COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE comunica che il Presidente della Camera dei deputati ha chiamato a far parte della Commissione il deputato Giuseppe Cossiga e il deputato Maurizio Bertucci, in sostituzione rispettivamente del deputato Michele Saponara, entrato a far parte del Governo, e del deputato Osvaldo Napoli, dimissionario. Rivolge agli onorevoli Cossiga e Bertucci un caloroso benvenuto, a nome di tutta la Commissione.

Comunicazioni del Presidente

Il PRESIDENTE comunica che l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, nella riunione del 25 gennaio 2005, ha incaricato il professor Salvatore Sechi di svolgere attività di ricerca documentale presso gli archivi, anche riservati, della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero della difesa e delle questure di Genova, Livorno, Torino, Milano, La Spezia, Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Pistoia, Firenze e Napoli, al fine di acquisire riscontri sull'attività di spionaggio svolta dall'Unione Sovietica e dai Paesi dell'ex Patto di Varsavia nei confronti delle istituzioni italiane, nonché sull'esistenza in Italia di organizzazioni clandestine e paramilitari, di depositi di armi, di campi di addestramento militare e di attività di sabotaggio e sovversione.
Comunica, quindi, che in data di ieri è pervenuta una richiesta da parte della Procura della Repubblica di Roma volta ad acquisire copia della documentazione trasmessa alla Commissione dal SISDE, reputata di interesse da parte del difensore di fiducia della famiglia Mattei per gli accertamenti preliminari avviati da tale Procura su presunte agevolazioni e coperture nella fuga all'estero delle persone implicate e condannate per il "rogo di Primavalle". Informa di aver autorizzato, in ossequio alla costante prassi di collaborazione istituzionale tra organismi parlamentari d'inchiesta ed Autorità giudiziaria, la consegna della documentazione richiesta, segnalando tuttavia che essa è stata trasmessa dall'ente originatore con la classifica di riservato e il vincolo della vietata divulgazione.
Avverte, infine, che sono pervenuti ulteriori documenti, il cui elenco è in distribuzione, che sono stati acquisiti agli atti dell'inchiesta.

Esame di proposte di rogatorie all'estero

La Commissione procede all'esame di quattro proposte di rogatorie all'estero.

Il PRESIDENTE ricorda che il ricorso allo strumento istruttorio delle rogatorie presuppone l'attivazione dei poteri dell'autorità giudiziaria e richiede, pertanto, una deliberazione espressa e formale da parte della Commissione plenaria, alla quale soltanto spettano i poteri previsti dall'articolo 82 della Costituzione.
Avverte che tutte le proposte di rogatorie in esame contengono la richiesta di assistere all'esecuzione degli atti istruttori. Pertanto, ove approvate dalla Commissione, a ciascuna di esse dovrà seguire – in caso di risposta positiva da parte delle autorità destinatarie delle richieste – l'organizzazione di altrettante missioni negli Stati dell'autorità rogata al fine di assistere all'esecuzione degli atti richiesti.
Illustra quindi brevemente le proposte di rogatorie – indirizzate rispettivamente alle competenti Autorità della Repubblica federale di Germania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Romania e della Confederazione elvetica – rilevando che esse sono motivate dalla necessità di acquisire riscontri documentali e testimoniali alle informazioni, già in possesso della Commissione, circa l'esistenza di collegamenti tra soggetti coinvolti, a vario titolo, in indagini, investigazioni ed altre attività inquirenti per fatti di terrorismo in Italia, e il gruppo terroristico Separat, facente capo a Ilich Ramirez Sanchez detto Carlos, finanziato e sostenuto dai Servizi segreti dei Paesi aderenti all’ormai disciolto Patto di Varsavia.

Prende la parola il deputato BIELLI il quale chiede al Presidente di fornire chiarimenti in ordine alla tutela del vincolo del segreto apposto dall'Autorità giudiziaria francese agli atti messi a disposizione della Commissione nel corso della missione a Parigi, dal momento che le proposte di rogatorie in esame prendono le mosse proprio da dati e notizie presenti in tali documenti classificati. Sottolinea quindi il senso di responsabilità dei Gruppi di opposizione che sono presenti pur non condividendo l'impostazione e i contenuti delle proposte di rogatorie. In particolare, ritiene che sarebbe stato preferibile svolgere una preventiva istruttoria in sede di Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, che consentisse di elaborare testi più rigorosi e precisi, sia sotto il profilo della ricostruzione fattuale, basata su informazioni giornalistiche di dubbio riscontro, che dell'individuazione dei destinatari e del petitum, proprio al fine di garantire il buon esito delle richieste di assistenza giudiziaria in esame. Preannuncia infine la presentazione di due bozze di proposte di rogatorie rispettivamente nei confronti della Federazione russa, al fine di acquisire la documentazione originale copiata da Mitrokhin, e della Repubblica federale di Germania, allo scopo di acquisire gli atti relativi al procedimento contro Johannes Weinrich, esponente di primo piano dell'organizzazione di Carlos. Nel prendere atto che qualche componente reputa che la Commissione sia legittimata ad occuparsi di vicende le più disparate, tornate recentemente di attualità, invita tuttavia ad un maggiore senso di misura e di rigore istituzionale nel rilasciare dichiarazioni su fatti e circostanze sui quali la Commissione non ha ancora avviato alcuna attività istruttoria.

Il senatore ZANCAN, pur dichiarando di essere, in via di principio, favorevole a qualsiasi iniziativa tesa ad accertare fatti e circostanze utili all'inchiesta, ritiene che le proposte di rogatorie in esame non siano di alcuna utilità perché saranno con ogni probabilità dichiarate irricevibili dalle Autorità rogate per carenza di petitum. Annuncia quindi la sua astensione e dichiara comunque di opporsi alla richieste di assistere all'esecuzione degli atti istruttori, in quanto la presenza di una delegazione della Commissione non è necessaria e comporta un inutile dispendio di pubblico denaro.

Il deputato FRAGALA' annuncia il voto favorevole del Gruppo AN alle proposte di rogatorie che appaiono ben motivate e ritualmente formulate.

Il deputato DUILIO prende atto della volontà della maggioranza di giungere all'approvazione di rogatorie omettendo qualsiasi preventiva istruttoria che avrebbe probabilmente consentito una formulazione più rigorosa. Chiede al Presidente di dare atto ai commissari dell'opposizione di aver tenuto un comportamento improntato a serietà istituzionale, dal momento che senza la loro presenza la Commissione non sarebbe in numero legale per deliberare.

Il deputato FALLICA annuncia il voto favorevole del Gruppo Forza Italia.

Dopo che il senatore MELELEO ha annunciato il voto favorevole del Gruppo UDC, il PRESIDENTE interviene per replicare alle osservazioni e ai rilievi formulati in alcuni interventi. In particolare assicura che sarà sua cura vigilare sul rispetto del vincolo di segretezza raccomandato dall'Autorità giudiziaria francese sulla documentazione acquisita tramite rogatoria internazionale. Si dichiara disponibile ad esaminare in una delle prossime sedute le proposte di rogatorie preannunciate dal deputato Bielli e ricorda al senatore Zancan che sinora la Commissione ha effettuato una sola missione all'estero dettata dalla necessità di selezionare il materiale messo a disposizione dal giudice francese Bruguière. Rileva inoltre che le rogatorie prendono spesso spunto da notizie giornalistiche che il magistrato chiede all'Autorità rogata di poter verificare tramite riscontri documentali o testimoniali. Dichiara di aver sempre dato atto alle forze di opposizione di un atteggiamento responsabile e collaborativo nell'interesse dell'inchiesta che la Commissione è stata chiamata a compiere.


Constatata la presenza del numero legale, il PRESIDENTE pone ai voti la proposta di rogatoria indirizzata alla Repubblica federale di Germania.

(E' approvata)

Pone ai voti la proposta di rogatoria indirizzata alla Repubblica di Ungheria.

(E' approvata)

Pone ai voti la proposta di rogatoria indirizzata alla Repubblica di Romania.

(E' approvata)

Pone ai voti la proposta di rogatoria indirizzata alla Confederazione elvetica.

(E' approvata)

Il PRESIDENTE chiede di essere autorizzato ad apportare ai testi delle rogatorie le correzioni di mera forma che si rendessero necessarie.
Avverte che di ciascuna proposta di rogatoria approvata sarà disposta la traduzione nella lingua dello Stato estero destinatario della richiesta di assistenza giudiziaria. Le proposte di rogatorie approvate dalla Commissione saranno quindi trasmesse al Ministero della giustizia, ai fini dell'inoltro, per via diplomatica, alle Autorità rogate.
La Commissione concorda.


La seduta termina alle ore 14,45.