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COMMISSIONE PARLAMENTARE
per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi

Mercoledì 27 luglio 2011
95a Seduta
Presidenza del Presidente
ZAVOLI


La seduta inizia alle ore 14,15.


(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Intervengono per la RAI il vice direttore delle Relazioni Istituzionali, dottor Stefano Luppi, il dottor Luca Romano e il dottor Pier Paolo Pioli.



COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Il PRESIDENTE ritiene opportuno svolgere un intervento a chiarimento di alcune dichiarazioni fatte, in particolare dal senatore Butti, nel corso della seduta di ieri. Ricorda infatti il lavoro intenso e proficuo svolto nel tempo dalla Commissione, evidenziando come il documento di riflessione sull'Atto di indirizzo da lui predisposto non solo era lecito, ma forse necessario al fine del raggiungimento di posizioni meno distanti e comunque profondamente meditate su una materia così delicata come la formulazione di regole per garantire il pluralismo nell'informazione resa dalla concessionaria del servizio pubblico. Durante il lavoro ad esso dedicato da parte della Presidenza vi è stato il costante tentativo di raggiungere una larga condivisione del testo; il Presidente non ha mai inteso prevaricare o forzare i lavori della Commissione, bensì favorire un lavoro costruttivo anche attraverso un intervento diretto sulla proposta da discutere. Nel corso della seduta di ieri si sono alzati i toni, ma egli si ritiene a buon titolo Presidente di garanzia ed auspica in tal senso che si possano ripristinare in Commissione dei rapporti costruttivi, eliminando qualsiasi deriva polemica o attacco personale.


SULLA RISPOSTA A UN'INTERROGAZIONE
In relazione al problema della tutela legale e della sorte del programma "Report", il deputato PELUFFO sollecita la risposta ad una propria interrogazione rivolta in merito alla società concessionaria, che ancora non ha fornito risposta.

Il PRESIDENTE avverte che, ai sensi dell’articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, da questo momento la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.


ATTIVITA' DI INDIRIZZO E VIGILANZA

Seguito della discussione sul pluralismo nell'informazione e nei programmi di approfondimento, ed esame di eventuali risoluzioni
(Seguito della discussione e rinvio. Seguito dell'esame di schemi di risoluzione: seguito dell'esame dello schema proposto dal relatore Butti e rinvio)

Il PRESIDENTE comunica che si riprende la discussione sospesa nella seduta di ieri, martedì 26 luglio, passando all'esame degli emendamenti riferiti alla premessa a) del testo predisposto dal senatore Butti, già scelto come testo base nella seduta del 24 marzo 2011, sul quale ha già avuto luogo la discussione generale.

Il deputato BELTRANDI (PD) illustra l'emendamento 01.1, tendente a sottolineare come i compiti della Commissione siano sovraordinati rispetto a quelli del Governo e del tutto distinti da quelli dell'Agcom.


SULL'ORDINE DEI LAVORI

Il deputato DE ANGELIS (PdL) propone che si proceda ad un'illustrazione complessiva di tutti gli emendamenti da parte dei rispettivi presentatori.

Il PRESIDENTE fa presente che occorre acquisire al riguardo l'avviso dei proponenti.

Il senatore MORRI (PD) si dichiara contrario all'ipotesi di un'illustrazione complessiva in quanto i parlamentari dell'opposizione intendono utilizzare tutti i tempi di parola loro consentiti dal Regolamento.

In ogni caso, il deputato CAPARINI (LNP) chiede di conoscere una previsione dei tempi di esame del provvedimento.

Il PRESIDENTE propone di addivenire a un accordo sulla durata degli interventi, mentre il senatore MORRI (PD) ritiene sufficiente una semplice raccomandazione ai Commissari ad autolimitarsi, senza però limitare il dibattito, e il deputato DE ANGELIS (PdL) suggerisce di stabilire un limite di tempo di tre minuti ad intervento.

La Commissione stabilisce infine di proseguire secondo la procedura già avviata.


ATTIVITA' DI INDIRIZZO E VIGILANZA

Seguito della discussione sul pluralismo nell'informazione e nei programmi di approfondimento, ed esame di eventuali risoluzioni
(Seguito della discussione e rinvio. Seguito dell'esame di schemi di risoluzione: seguito dell'esame dello schema proposto dal relatore Butti e rinvio)

Il PRESIDENTE riprende l'esame aprendo la discussione sull'emendamento 01.1.

Esprimono il proprio consenso sul testo i senatori VIMERCATI (PD) e MORRI (PD), il quale suggerisce però di apportare al testo una modifica.

Il deputato BELTRANDI (PD) accoglie il suggerimento.

Il relatore BUTTI (PdL) esprime parere contrario all'emendamento 01.1 (Nuovo testo).

La Commissione respinge l'emendamento.

Il senatore PROCACCI (PD) fa proprio l'emendamento 01.8, che illustra.

Il relatore BUTTI (PdL) esprime parere contrario all'emendamento.

La Commissione respinge l'emendamento 01.8.

Si passa all'esame degli emendamenti riferiti alla premessa b).

Il senatore VIMERCATI(PD) fa proprio l'emendamento 01.9, che illustra.

Con il parere contrario del relatore BUTTI (PdL), la Commissione respinge l'emendamento 01.9.

Il deputato BELTRANDI (PD) illustra l'emendamento 01.2, aggiuntivo di una premessa.

Il senatore VITA (PD) interviene sull'emendamento, che dichiara di condividere.

Il relatore BUTTI (PdL) si dichiara favorevole.

La Commissione approva quindi l'emendamento 01.2.

Si passa all'esame degli emendamenti riferiti alla premessa c).

Il senatore VITA (PD) fa propri gli emendamenti 01.10 e 01.11, di cui illustra le motivazioni.

Il deputato BELTRANDI (PD) illustra l'emendamento 01.3, aggiuntivo di una premessa.

Il relatore BUTTI (PdL) si dichiara favorevole all'emendamento 01.3 e contrario agli altri due emendamenti.

La Commissione respinge gli emendamenti 01.10 e 01.11 ed approva l'emendamento 01.3.

Si passa all'esame degli emendamenti riferiti alla premessa d).

Il deputato BELTRANDI (PD) illustra l'emendamento 01.4, aggiuntivo di una premessa.

Favorevole il relatore BUTTI (PdL), la Commissione approva l'emendamento 01.4.

Si passa all'esame degli emendamenti riferiti alla premessa e).

Il senatore PROCACCI (PD) dà conto dell'emendamento 01.7, sottolineando come il testo della premessa e) sia in contrasto con la parte iniziale della premessa d).

Il deputato PELUFFO (PD) fa proprio ed illustra l'emendamento 01.12.

Il deputato BELTRANDI (PD) spiega le ragioni degli emendamenti 01.6 e 01.5.

Auspicando che sul punto in questione si possa dar vita ad un confronto più sereno e costruttivo, onde evitare inopportune cristallizzazioni, il deputato RAO (UdCpTP) ricorda come il documento predisposto dal Presidente rimarcava la necessità di raggiungere un'ampia maggioranza, se non l'unanimità. Parte delle premesse e le disposizioni nn. 2, 3 e 7 sembrano invece mirare soltanto a creare la somma di diverse faziosità, mettendo fortemente in discussione il requisito dell'imparzialità del giornalista.

In considerazione degli impegni parlamentari che costringono i Commissari ad allontanarsi, il PRESIDENTE rinvia il seguito della discussione alla prossima seduta.


SULL'ORGANIZZAZIONE DELLE PROSSIME SEDUTE RELATIVE ALL 'ATTO DI INDIRIZZO SUL PLURALISMO

Premesso il riconoscimento della piena autorevolezza del presidente Zavoli espressa, da ultimo, anche attraverso il documento di riflessione sull'Atto di indirizzo, il deputato LUPI (PdL) afferma che occorre scongiurare il rischio di una paralisi o di un eccessivo rallentamento dell'attività della Commissione. A tal fine invita il Presidente, convocando l'Ufficio di Presidenza, a individuare un accordo sulle modalità e i tempi di discussione degli emendamenti, ovvero, in alternativa, ad assumere personalmente la responsabilità di una decisione che garantisca la conclusione dell'esame del testo in tempi ragionevolmente brevi.

Secondo il deputato GENTILONI SILVERI (PD) non è il caso di caricare il Presidente anche di questa responsabilità, laddove le regole sono già fissate dai Regolamenti e dalla prassi. Si pone piuttosto un problema di natura politica, dal momento che la maggioranza insiste nel proporre un Atto di indirizzo "fuori stagione", dato il cambiamento dei contesti e l'impossibilità di apportare modifiche che consentano di raggiungere un'intesa. In tale situazione, l'opposizione farà la sua parte per esprimere il suo dissenso attraverso tutti gli strumenti regolamentari a disposizione.

E' invece opinione del deputato DE ANGELIS (PdL) che sia giusto appellarsi alla responsabilità del Presidente, soprattutto nel suo ruolo di garanzia. La maggioranza ha responsabilmente collaborato per accelerare l'iter di provvedimenti precedentemente all'ordine del giorno della Commissione proprio per evitare lo stallo dei suoi lavori, ma gli accordi allora raggiunti non vengono ora rispettati. Sottolinea inoltre che non corrisponde al vero l'interpretazione che viene data degli scopi dell'Atto di indirizzo sul pluralismo, considerando come esso debba poter valere per tutte le stagioni, anche in relazione all'incapacità della RAI di far rispettare ai propri conduttori le regole della deontologia professionale.

Evidenziando come dall'inizio dell'iter erano già stati raggiunti degli accordi sul piano procedurale, il PRESIDENTE rileva la necessità di fare affidamento, in questo momento, soprattutto sulle volontà politiche per ottenere gli obiettivi prefissi. Premesso che le delibere in materia di elezioni amministrative e referendum sono state affrontate dalla Commissione in una situazione di necessità rispetto ad adempimenti regolati con legge, osserva che prima di proseguire nell'esame dell'Atto di indirizzo sarebbe necessario ripristinare una comunità di intenti, anche se al momento non si riscontrano spiragli in tal senso. In ogni caso, l'interesse a concludere l'esame dell'Atto di indirizzo è condiviso, per cui si riserva una valutazione in merito.

Secondo il deputato LAINATI (PdL) è inutile e anacronistico parlare di possibile convergenze, data la situazione di "muro contro muro" cui si è arrivati.

Il PRESIDENTE ricorda che la Commissione è convocata domani, giovedì 28 luglio 2011, alle ore 14.


La seduta termina alle 15,50.

ALLEGATO

Atto di indirizzo sul pluralismo nell'informazione e nei programmi di approfondimento - Relatore sen. Butti.

TESTO DEGLI EMENDAMENTI ESAMINATI IN COMMISSIONE


01.1
Beltrandi
Sostituire la premessa a) con la seguente: “a) I compiti di valutazione, di controllo e gestionali sull'attività della società concessionaria di servizio pubblico radiotelevisivo sono attribuiti alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, che svolge tali compiti, oltreché tutte le prerogative, funzioni e potestà attribuitele dal vigente ordinamento giuridico, secondo quanto stabilito nella legge 14 aprile 1975, n. 103, nella legge 4 febbraio 1985, n. 10, nella legge 21 marzo 1990, n. 53, nella legge 6 agosto 1990, n. 223, nella legge 25 giugno 1993, n. 206 , nella legge 10 dicembre 1993, n. 515, nella legge 23 dicembre 1996, n. 650, nel decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 545, nella legge 22 febbraio 2000, n. 28, nella legge 3 maggio 2004 n. 112, nel decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, nonché tutte le prerogative, funzioni, e potestà attribuitele dalla giurisprudenza della Corte costituzionale. L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni svolge i compiti e le funzioni stabiliti nella legge 31 luglio 1997, n. 249. Al Governo sono attribuiti i rimanenti compiti di valutazione, di controllo e gestionali sull'attività della società concessionaria di servizio pubblico radiotelevisivo, secondo quanto specificamente disposto dagli articoli 47, 49 e 52 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177;”.
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01.1 (Nuovo testo)
Beltrandi
Sostituire la premessa a) con la seguente: “a) I compiti di valutazione, di controllo e di indirizzo dell'attività della società concessionaria di servizio pubblico radiotelevisivo sono attribuiti alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, che svolge tali compiti, oltreché tutte le prerogative, funzioni e potestà attribuitele dal vigente ordinamento giuridico, secondo quanto stabilito nella legge 14 aprile 1975, n. 103, nella legge 4 febbraio 1985, n. 10, nella legge 21 marzo 1990, n. 53, nella legge 6 agosto 1990, n. 223, nella legge 25 giugno 1993, n. 206 , nella legge 10 dicembre 1993, n. 515, nella legge 23 dicembre 1996, n. 650, nel decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 545, nella legge 22 febbraio 2000, n. 28, nella legge 3 maggio 2004 n. 112, nel decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, nonché tutte le prerogative, funzioni, e potestà attribuitele dalla giurisprudenza della Corte costituzionale. L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni svolge i compiti e le funzioni stabiliti nella legge 31 luglio 1997, n. 249. Al Governo sono attribuiti i rimanenti compiti di valutazione, di controllo e gestionali sull'attività della società concessionaria di servizio pubblico radiotelevisivo, secondo quanto specificamente disposto dagli articoli 47, 49 e 52 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177;”.
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01.8
Pardi, Formisano
Sostituire la premessa a) con la seguente: " a) Il decreto legislativo 31 luglio 2005, n.117 (Testo Unico della Radiotelevisione), all'articolo 3 individua come principi fondamentali del sistema radiotelevisivo «la garanzia della libertà e del pluralismo dei mezzi di comunicazione radiotelevisiva, la tutela della libertà di espressione di ogni individuo, inclusa la libertà di opinione e quella di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza limiti di frontiere, l'obiettività, la completezza, la lealtà e l'imparzialità dell'informazione, l'apertura alle diverse opinioni e tendenze politiche, sociali, culturali e religiose, e la salvaguardia delle diversità etniche e del patrimonio culturale, artistico e ambientale, a livello nazionale e locale, nel rispetto delle libertà e dei diritti, in particolare della dignità della persona, della promozione e tutela del benessere, della salute e dell'armonico sviluppo fisico, psichico e morale del minore, garantiti dalla Costituzione, dal diritto comunitario, dalle norme internazionali vigenti nell'ordinamento italiano e dalle leggi statali e regionali»;" .
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01.9
Pardi, Formisano
Nelle premessa b), sostituire le parole: "ferma restando la superiorità gerarchica delle norme costituzionali" con le seguenti: "fermi restando i principi desumibili direttamente ed indirettamente dalla Carta Costituzionale, dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, dalla versione consolidata del Trattato sull'Unione europea e del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, dal Trattato di Lisbona che modifica il trattato sull'Unione europea e dal Trattato che istituisce la Comunità europea, firmato a Lisbona il 13 dicembre 2007, dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia".
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01.2
Beltrandi
Dopo la premessa b), inserire la seguente: “b-bis) L’atto di indirizzo sulle garanzie del pluralismo nel servizio pubblico radiotelevisivo, approvato dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi l’11 marzo 2003, recita: «sono principi fondamentali del sistema radiotelevisivo la garanzia della libertà e del pluralismo nell'accesso ai mezzi di comunicazione, la tutela della libertà di opinione e di espressione per ogni cittadino, come la tutela della libertà dell'informazione, condizione per la sua obiettività, completezza e imparzialità, l'apertura alle diverse opinioni e tendenze politiche, sociali, culturali e religiose e la salvaguardia delle diversità linguistiche, nel rispetto delle libertà e dei diritti garantiti dalla Costituzione;»; in esso si ricorda altresì: «che, per il servizio pubblico radiotelevisivo, il pluralismo, nella sua accezione più ampia, costituisce un obbligo che deve essere rispettato dalla azienda concessionaria nel suo insieme e in ogni suo atto, nonché dalle sue articolazioni interne (divisioni, reti e testate), e deve avere evidente riscontro nei singoli programmi; che il pluralismo deve estendersi a tutte le diverse condizioni e opzioni (sociali, culturali, politiche ecc.) che alimentano gli orientamenti dei cittadini, e non si esauriscono nelle posizioni rappresentate dai partiti;»".
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01.10
Pardi, Formisano
Alla premessa c), sostituire il primo periodo, dalle parole: "il Trattato di Lisbona" alle parole: "vita privata e familiare", con i seguenti: "Il Trattato di Lisbona sancisce all'articolo 2: «L'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini». Se ne ricava pertanto una concezione di pluralismo inclusivo, attento alla tutela della dignità umana, della libertà di espressione, delle minoranze e della parità di genere L'articolo 11 del Trattato prevede altresì, al comma 1, che «Ogni persona ha diritto alla libertà d'espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera». Il comma 2 ribadisce espressamente che «La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati»".
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01.11
Pardi, Formisano
Alla premessa c), sostituire il secondo periodo, dalle parole: "Le Autorità audiovisive" alle parole: "motivi di discriminazione", con il seguente: "Come solennemente ribadito dall'articolo 21, primo comma, della Costituzione repubblicana, tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."
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01.3
Beltrandi
Dopo la premessa c), inserire la seguente: “c-bis) L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con la fondamentale delibera n. 382/09/CONS del 9 luglio 2009, dopo aver diffidato la RAI «ad assicurare un effettivo rispetto del pluralismo informativo previsto dall’art. 2, comma 3, del Contratto di Servizio e del Codice etico», invitava espressamente la stessa RAI «ad adottare entro l’arco di vigenza del contratto di servizio 2007–2009 idonei criteri e linee operative atti a definire, nel rispetto della libertà di espressione e dell’autonomia editoriale, le modalità di concreta attuazione dei principi del pluralismo informativo previsti dall’art. 2, comma 3 del contratto di servizio e dal Codice etico nei propri programmi di informazione e di approfondimento informativo e le relative responsabilità aziendali». Invito che la RAI non ha ancora accolto;”.
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01.4
Beltrandi
Dopo la premessa d), inserire la seguente: “d-bis) Esistono aree tematiche di significativa importanza per la formazione di una opinione pubblica consapevole che non hanno sino ad oggi ricevuto un adeguato approfondimento informativo nella programmazione del servizio pubblico, come ad esempio il debito pubblico, il lavoro, il sistema di welfare, l’emigrazione, le questioni ambientali, la riforma dello Stato, i diritti umani, la situazione delle carceri, i quali temi dovranno trovare appositi spazi di approfondimento, anche nell’ambito degli attuali programmi, che consentano il confronto delle diverse proposte politiche rispetto agli stessi;”.
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01.7
Procacci, Morri
Sopprimere la premessa e).
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01.12
Pardi, Formisano
Alla premessa e), sopprimere le parole da: ", ma anche rispetto" fino a: "della maggioranza degli italiani".
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01.6
Beltrandi
Alla premessa e) sostituire le parole da: “ma anche” a: “di ogni democrazia” con le seguenti: “che devono poter essere esposte, rappresentando sia quelle di maggioranza, che quelle di tutte le minoranze, nel rispetto di un complessivo equilibrio tra di esse”.
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01.5
Beltrandi
Alla premessa e), dopo la parola: "significa", sopprimere la parola: "certamente”.
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