COMMISSIONE PARLAMENTARE
per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi

Martedi 2 agosto2011
97a Seduta
Presidenza del Presidente
ZAVOLI


La seduta inizia alle ore 14,00


(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Intervengono per la RAI il dottor Luca Romano e il dottor Pier Paolo Pioli.


ATTIVITA' DI INDIRIZZO E VIGILANZA

Seguito della discussione sul pluralismo nell'informazione e nei programmi di approfondimento, ed esame di eventuali risoluzioni
(Rinvio del seguito della discussione. Seguito dell'esame di schemi di risoluzione: rinvio del seguito dell'esame dello schema proposto dal relatore Butti)

Riprende l'esame sospeso nella seduta del 28 luglio 2011.

Il PRESIDENTE fa presente che il senatore Butti, relatore, ha comunicato la propria impossibilità a partecipare ai lavori odierni, a causa di un’indisposizione.
Rinvia pertanto il seguito della discussione ad altra seduta. Invita i Commissari a trattenersi per un dibattito sull'organizzazione dei lavori della Commissione alla ripresa dopo la pausa estiva.


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE informa la Commissione sulle date indicate nei calendari delle Assemblee parlamentari, prospettando l'ipotesi di convocarsi a partire dal 6 settembre per proseguire l'esame dello schema di Atto di indirizzo sul pluralismo proposto dal senatore Butti. Sottolinea, con riferimento alle accuse di ostruzionismo mosse nei suoi confronti da parte di due Commissari attraverso un'agenzia di stampa, dai toni pesanti quanto confusi circa le motivazioni e le finalità, di considerare l'iniziativa impropria, laddove chiama in causa le Presidenze delle Camere e, in ogni caso, non supportata da alcun fatto concreto; sarebbe peraltro molto singolare che un Presidente cercasse di far naufragare un impegno assunto dalla Commissione che presiede e di cui deve, quindi, garantire il funzionamento. Più semplicemente, sin dall'inizio ha tenuto a raggiungere il massimo consenso intorno al testo, nel proposito di conformare la RAI agli interessi e alle attese del Paese. In questa ottica è stato speso molto tempo e molto lavoro, non sempre e non solo in seduta plenaria, ma anche attraverso incontri, mediazioni, Uffici di Presidenza, che hanno consentito molti miglioramenti della proposta iniziale. Fino a quando la maggioranza non riterrà di chiarire il significato politico di tale azione, da parte sua non sarà data alcuna enfasi all'accusa ricevuta, per la quale non intende perciò cercare alcuna solidarietà.

Il senatore MORRI (PD) considera estremamente sgradevoli le dichiarazioni sul Presidente, cui esprime invece piena solidarietà, anche perchè ne viene investita la funzione istituzionale. I firmatari di quelle prese di posizione, che minacciavano persino un appello da indirizzare ai Presidenti delle Camere per “sfiduciare” il presidente Zavoli, dovrebbero forse fare un passo indietro ovvero chiarire le motivazioni politiche dell'iniziativa. Per la ripresa dei lavori, dichiara poi preferibile la data di martedì 13 settembre, anche alla luce di importanti impegni del proprio partito.

Associandosi alla solidarietà espressa al Presidente, il deputato BELTRANDI (PD) vorrebbe, se così fosse, attribuire a se stesso il merito di aver consentito tempi appropriati per l’esame di un atto così importante, dati i risultati positivi cui il lavoro svolto finora ha portato. Condivide poi l’ipotesi di una convocazione nella settimana che avrà inizio il 12 settembre.

Secondo il deputato CARRA (UdCpTP), che si rammarica del clima determinatosi nella Commissione ed esprime solidarietà al Presidente, è spiacevole l’alternarsi della presenza e della non presenza della maggioranza, anche considerando il livello di "diffamazione" che la Commissione subisce costantemente. Non è infatti immaginabile che si lavori ad intermittenza sulla base di comportamenti della maggioranza che si mettono in atto attraverso la forza dei numeri e non sono assolutamente rispettosi degli altri ruoli istituzionali. Quanto ai tempi della ripresa, preferisce anch'egli la data del 13 settembre.

Il PRESIDENTE stigmatizza la partecipazione poco assidua da parte di alcuni Commissari, che spesso sono quelli che fanno le maggiori dichiarazioni all’esterno.

E’ opinione del deputato DE ANGELIS (PdL) che invece la situazione determinatasi sull'Atto di indirizzo sia chiara, essendo trapelata per mesi la sensazione di un “muro contro muro”. Da ultimo si è però profilata la possibilità di lavorare in concreto, che auspica possa mantenersi alla ripresa dei lavori, da collocare anche a suo avviso a partire dal 13 settembre, evitando atteggiamenti dilatori o irrigidimenti che rendono solo più difficile individuare le soluzioni appropriate ai problemi sul tappeto.

Il senatore PARDI (IdV) esprime solidarietà al Presidente, ricordando un esempio vero di ostruzionismo come quello condotto dalla maggioranza nei riguardi della delibera in materia di referendum. Condivide anch’egli l’opportunità di una convocazione dal 13 settembre in poi.

Associandosi anch’egli alla solidarietà nei riguardi del Presidente, il senatore CERUTI (PD) evidenzia come la Commissione viva una continua contraddizione, mentre la maggioranza, in modo poco opportuno, è sembrata ritrarsi proprio nel momento in cui si profilava la possibilità di lavorare costruttivamente.

Considerando come il lavoro del presidente Zavoli rappresenti un esempio di elevato valore qualitativo nel panorama attuale, il senatore VITA (PD) rileva come le dichiarazioni fatte dimostrino la scarsa cautela esistente verso il piano istituzionale da parte di alcuni parlamentari.

Il deputato GENTILONI SILVERI (PD) rinnova la sua piena stima verso il Presidente, suggerendo che la Commissione proceda, alla ripresa dopo l’estate, alla convocazione di un Ufficio di Presidenza che abbia il compito di programmare i lavori, non essendo certo la Commissione stessa votata soltanto a lavorare sull’Atto di indirizzo in materia di pluralismo.

Secondo il senatore PROCACCI (PD) è estremamente riprovevole la critica fatta al Presidente, il cui impegno per il raggiungimento di posizioni condivise esprime il suo effettivo ruolo di garanzia. Circa l’Atto di indirizzo, occorrerebbe anche considerare come nel tempo le situazioni si siano modificate, determinando di fatto la necessità di un testo diverso. Alla ripresa potrebbe verificarsi l’esistenza di una convergenza più ampia, che possa dare forza all’immagine della Commissione.

Il deputato MERLO (PD) ritiene discutibile l’iniziativa presa dai due colleghi della maggioranza. Al fine di evitare ogni volta il prevalere di capricci individuali o di altre minacce, come quelle spesso formulate dal relatore, dà atto al Presidente di una conduzione tesa ad affermare con forza le ragioni vere dell’esistenza della Commissione.

Giudicando del tutto inopportuni gli attacchi personali al relatore, assente, il deputato DE ANGELIS (PdL) prende la parola per evidenziare come sia naturale che l'argomento all'ordine del giorno della seduta odierna debba costituire oggetto anche della prossima convocazione. Concordando comunque sull'eventualità di un Ufficio di Presidenza, suggerisce di convocarlo in data o in orario precedenti rispetto alla plenaria prevista per il prossimo 13 settembre.

Il PRESIDENTE, giudicando estremamente proficuo lo svolgimento della seduta odierna, si riserva di procedere alle convocazioni concordate, facendo precedere la plenaria da una riunione dell'Ufficio di Presidenza.

La Commissione prende atto.



La seduta termina alle 14,40.