SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XIII LEGISLATURA --------------------

11a Commissione permanente
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)
322a seduta: martedì 16 marzo 1999, ore 15
323a seduta: mercoledì 17 marzo 1999, ore 15
324a seduta: giovedì 18 marzo 1999, ore 15

ORDINE DEL GIORNO
PROCEDURE INFORMATIVE

I. Interrogazioni.

II. Seguito dell'indagine conoscitiva sull'adeguatezza qualitativa e quantitativa dei «medici competenti» ai fini della piena attuazione del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626: comunicazioni del Presidente.
IN SEDE REFERENTE

I. Seguito dell'esame del disegno di legge:

MURINEDDU ed altri. - Nuove disposizioni in materia di prestazioni economiche di malattia a favore delle persone addette ai servizi domestici e familiari e deducibilità ai fini dell'IRPEF delle retribuzioni loro corrisposte - Relatore alla Commissione MANZI.
(Pareri della 1a, della 5a e della 6a Commissione)
(2966)

II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. BONATESTA ed altri. - Norme per il nuovo inquadramento degli ispettori del lavoro.
(Pareri della 1a e della 5a Commissione)
(1698)

2. MUNDI ed altri. - Interpretazione autentica degli articoli 2 e 4, comma 8, della legge 11 luglio 1980, n. 312, relativamente all'inquadramento degli ispettori del lavoro «ex carriera di concetto».
(Pareri della 1a e della 5a Commissione)
(2017)

3. MAGGI ed altri. - Norme d'inquadramento per gli ex ispettori del lavoro ai sensi degli articoli 2 e 4, ottavo comma, della legge 11 luglio 1980, n. 312.
(Pareri della 1a e della 5a Commissione)
(2088)

4. VERALDI e MONTAGNINO. - Inquadramento degli ex ispettori del lavoro ai sensi degli articoli 2 e 4, ottavo comma, della legge 11 luglio 1980, n. 312.
(Pareri della 1a e della 5a Commissione)
(2121)

5. SERENA. - Norme per un nuovo inquadramento degli ispettori del lavoro.
(Pareri della 1a e della 5a Commissione)
Seguito esame congiunto e rinvio(2291)
- Relatore alla Commissione RIPAMONTI.

III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Revisione della legislazione in materia cooperativistica, con particolare riferimento alla posizione del socio lavoratore.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a e della 6a Commissione)
(3512)

2. CÒ ed altri. - Disciplina del socio lavoratore nelle cooperative.
(Pareri della 1a e della 2a Commissione)
(3739)
- Relatore alla Commissione GRUOSSO.

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO


SARACCO, PIZZINATO, MACONI, VEDOVATO, PILONI, TAPPARO, DE ZULUETA, LARIZZA, PAPPALARDO, PREDA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Premesso:
che in comune di Castell'Alfero (Asti) opera la ditta C.M., con personale prevalentemente femminile; nei locali dove si effettuano le lavorazioni la temperatura di questi giorni si manteneva su valori molto bassi per carenza di riscaldamento;
che il personale si lamentava di questa circostanza con la rappresentante sindacale aziendale signora Isabella Lapenta, che investiva del problema la federazione provinciale sindacale di appartenenza, la quale consigliava di proseguire nel lavoro in attesa che si rimediasse all'inconveniente;
che, a causa del perpetuarsi delle basse temperature ambientali, la produzione ha subito una flessione;
che il titolare della ditta in data 16 novembre 1998, alle ore 17,15 circa convocava la rappresentante sindacale; la medesima rispondeva che si sarebbe recata da lui non appena conclusa l'operazione lavorativa in corso; a questo punto il titolare iniziava a percuoterla provocandole la frattura del setto nasale e la sospetta frattura dello sterno con una prognosi di 40 giorni, nonostante l'intervento delle persone presenti;
che dopo il fatto il titolare non avrebbe consentito l'uso del telefono aziendale per chiamare l'autoambulanza e vi avrebbe provveduto una persona presente utilizzando il proprio telefono cellulare,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia al corrente del grave episodio verificatosi e quali provvedimenti intenda assumere in merito.
(3-02407)

PIZZINATO, RIPAMONTI, BATTAFARANO, MACONI, GRUOSSO, TAPPARO, MANZI, DE MARTINO Guido, UCCHIELLI, PETRUCCI, STANISCIA, PASQUINI, MELE, MONTAGNINO, CAMERINI, NIEDDU, LARIZZA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale e al Ministro senza portafoglio per la funzione pubblica. - Premesso:
che con decreto legislativo n. 469 del 1997 si sono definiti i tempi e le modalità di trasferimento alle regioni e ai territori delle politiche dell'impiego (data entro la quale approvare le leggi regionali; emanare i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di trasferimento alle regioni del personale e delle risorse finanziarie, eccetera);
che con la legge n. 662 del 23 dicembre 1996 e n. 449 del 1997 si sono definite le modalità per il completamento degli organici dell'Ispettorato del lavoro (carente nell'anno 1997 del 50 per cento con punte - nelle aree settentrionali del paese - sino al 70-80 per cento), sia con l'assunzione di nuovo personale che con la mobilità volontaria interministeriale,
che con il decreto del Presidente della Repubblica n. 255 del 26 giugno 1998, ex articolo 39, comma 7, della legge n. 449 del 1997, si è prevista l'emanazione - entro il 1o ottobre 1998 - di bandi regionali di mobilità interministeriale per il personale del 7o livello, verso l'Ispettorato del lavoro;
che si è in presenza di un aumento crescente di infortuni sul lavoro sia con effetti invalidanti che mortali, con pesantissimi costi umani nonchè economici (55 mila miliardi nel 1997 secondo i dati Inail);
che persiste un elevato tasso di disoccupazione mentre i servizi per l'impiego - già per tanta parte obsoleti - stanno avvicinandosi alla paralisi con un crescente malessere fra il personale addetto alle SCICA,
gli interroganti chiedono di sapere:
quali siano le regioni che non hanno ancora approvato le leggi di riforma delle strutture dell'impiego e quali misure di surroga intenda adottare il Governo in considerazione del fatto che mancano solo 40 giorni al 1o gennaio 1999;
se siano stati adottati, e, se sì, quando, i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri per il trasferimento alle regioni del personale - delle strutture dell'impiego - e delle risorse finanziarie;
se si siano definiti i programmi di formazione e di aggiornamento professionale del personale delle strutture dell'impiego, e se sia stato realizzato il sistema informatico del lavoro (SIL);
se siano stati emanati i bandi regionali per la mobilità volontaria interministeriale a livello regionale verso l'Ispettorato del lavoro;
se si siano definiti le modalità ed i tempi per la realizzazione della riorganizzazione del Ministero del lavoro, anche alla luce del fatto che - dal 1o gennaio 1999 - circa il 50 per cento del personale e delle funzioni dovrà essere trasferito alle regioni e ai territori.
(3-02402)