ISTRUZIONE (7
a
)
MERCOLEDI' 29 SETTEMBRE 1999
350
a
Seduta
Presidenza del Vice Presidente
BISCARDI
Intervengono i sottosegretari di Stato per l'università e la ricerca scientifica e tecnologica Cuffaro e Guerzoni.
La seduta inizia alle ore 15,05.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di regolamento concernente: "Organizzazione del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica" (n. 542)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59: seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni)
(R139 b00, C07
a
, 0058°)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta di ieri.
Il presidente relatore BISCARDI presenta il seguente schema di parere, che raccomanda all'approvazione della Commissione:
"
La Commissione, esaminato lo schema di regolamento in titolo, esprime il seguente parere favorevole.
Si prende atto che il Governo ha ritenuto necessario ed urgente, alla luce degli ampi processi di riforma che hanno interessato negli ultimi anni l'università e la ricerca italiana, e che tuttora le interessano, aggiornare l'assetto organizzativo del Ministero, avvalendosi del potere conferito in via generale dalla legge n. 400 del 1988.
D'altra parte, il recentissimo decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante la complessiva riforma dell'organizzazione del Governo (decreto emanato in attuazione della delega contenuta nella legge 15 marzo 1997, n. 59 – "Bassanini uno") ha previsto che, a partire dall'inizio della prossima legislatura, i due Ministeri della pubblica istruzione e dell'università e della ricerca scientifica e tecnologia siano unificati nel Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca; giunge così a conclusione la vicenda iniziata con la legge n. 168 del 1989, che dette vita al Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica per sostanziale scorporo dalla pubblica istruzione. Al riguardo, la Commissione sottolinea che obiettivo della legge del 1989 fu il rafforzamento del coordinamento fra università e ricerca, e che il legislatore già allora si pose il problema di evitare uno "scollamento" fra università e istruzione, prevedendo apposite forme di coordinamento.
Ciò premesso - e osservato ancora che il decreto legislativo n. 300 fa rinvio a sua volta, per la compiuta definizione dell'ordinamento interno del nuovo Ministero, a ulteriori regolamenti emanati ai sensi della ricordata legge n. 400 del 1988 – la Commissione considera che l'impianto del regolamento ora in esame sia compatibile – per la parte trattata – anche con la configurazione futura del Ministero.
Quanto al merito particolare del testo, segnala l'opportunità di prevedere, all'articolo 2, comma 1, accanto alla segreteria particolare e distinta da questa, un ufficio di segreteria.
Richiama infine il Governo alla necessità che, nel regolamento con il quale sarà disegnata la definitiva configurazione del futuro Ministero unificato, non vadano smarrite le finalità che ispirarono la legge n. 168 del 1989 e che in particolare sia prestata speciale attenzione al raccordo fra le competenze in materia di pubblica istruzione e quelle in materia di università e di ricerca".
Il senatore LORENZI, nel dichiarare il proprio voto favorevole sullo schema di parere testé presentato dal relatore, ricorda tuttavia che lo scorporo del Ministero dell'università dalla Pubblica istruzione nel 1989 fu dovuto, più che all'esigenza di rafforzare il coordinamento fra università e ricerca, a ragioni squisitamente politiche, correlate alla necessità di attribuire al Partito socialista una consistente area di potere nel campo dell'istruzione superiore, così da compensare la tradizionale egemonia democristiana sulle politiche educative. Non si può peraltro negare che tale scorporo contribuì al rilancio della ricerca, cui senz'altro affluirono finanziamenti maggiori che in passato, anche se purtroppo non sempre oculatamente spesi.
Quanto al merito dello schema di parere, chiede al relatore di precisare che l'ufficio di segreteria da affiancare alla segreteria particolare deve avere carattere essenzialmente tecnico.
In una breve interruzione, il presidente relatore BISCARDI fa osservare che, a sua giudizio, l'ufficio di segreteria da affiancare alla segreteria particolare deve avere compiti più ampi della mera segreteria tecnica, investendo anche funzioni di coordinamento.
Il senatore LORENZI conclude la propria dichiarazione di voto favorevole sottolineando infine l'importanza dell'ufficio specificamente dedicato ai rapporti con l'Unione europea, stante la sempre maggiore rilevanza assunta dalla dimensione internazionale nel campo della ricerca.
Il senatore BEVILACQUA, pur non condividendo il merito del provvedimento di riforma del Ministero, preannuncia l'astensione del Gruppo Alleanza Nazionale e dell'intero Polo delle libertà, nella convinzione che la riorganizzazione degli apparati amministrativi sia di esclusiva competenza del Governo. Semmai, si meraviglia del ritardo con cui il Governo si appresta a tale riorganizzazione, per di più in parallelo rispetto al più ampio riordino operato ai sensi della legge n. 59 del 1997.
Anche il senatore BRIGNONE preannuncia la propria astensione.
Avendo il presidente relatore BISCARDI accertato la presenza del numero legale ai sensi dell'articolo 30, comma 2, del Regolamento, lo schema di parere da lui presentato è infine posto ai voti ed accolto.
IN SEDE DELIBERANTE
(4194)
Disposizioni in materia di università e ricerca scientifica e tecnologica,
approvato dalla Camera dei deputati
(2905)
PERA ed altri: Osservatorio per la valutazione del sistema universitario e finanziamenti statali
- e petizione n. 633 ad essi attinente
(Seguito della discussione congiunta e approvazione del disegno di legge n. 4194. Assorbimento del disegno di legge n. 2905 e della petizione n. 633)
Riprende la discussione congiunta, sospesa nella seduta del 22 settembre scorso, nel corso della quale – ricorda il PRESIDENTE – si era svolta la discussione generale ed avevano avuto luogo le repliche del relatore e del rappresentante del Governo.
Il presidente BISCARDI informa che sono pervenuti i prescritti pareri delle Commissioni 1
a
e 5
a
e che è pertanto possibile procedere alla votazione del testo e dei relativi emendamenti. Informa poi che sono stati presentati i seguenti ordini del giorno, che invita i presentatori ad illustrare:
"La 7
a
Commissione permanente del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 4194, recante disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica,
considerate le impostazioni di principio del comma 1 dell'articolo 1, in cui si parla di "produttività della ricerca e della didattica",
impegna il Governo affinché siano sempre più incentivate le pubblicazioni da parte dei docenti in ambiente universitario, con l'assicurazione che troveranno, quando lo spessore culturale sia notevole, ampia valorizzazione, sia per il futuro professionale che per l'assunzione precisa di responsabilità degli autori".
0/4197/1/7 RESCAGLIO, MONTICONE
"La 7
a
Commissione permanente del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 4194, recante disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica,
valutata positivamente l'attribuzione di assegni di ricerca per lo sviluppo e l'approfondimento degli studi,
impegna il Governo ad assegnare gli stessi con la massima trasparenza e all'insegna di una reale presenza di competenze culturali e di attitudine alla analisi critica dei problemi".
0/4197/2/7 RESCAGLIO, MONTICONE
"La 7
a
Commissione permanente del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 4194, recante disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica,
considerato che:
l'Amministrazione della città di Cuneo sta assumendo impegni per insediamenti relativi al decentramento universitario dell'ateneo di Torino riguardante la facoltà di agraria (per l'insediamento a regime di un intero corso di laurea), la facoltà di scienze politiche (per l'insediamento a regime di un intero corso di laurea) e la facoltà di giurisprudenza (per l'insediamento a regime di un intero corso di laurea);
tali insediamenti sono già parzialmente attivi e ne è previsto il completamento in base ad accordi con il consiglio di ateneo e le singole facoltà, come da articolo 2 del decreto ministeriale del 7 luglio 1999, recante "Interventi di decongestionamento dell'Università di Torino";
ottemperando a precise richieste dell'ateneo di Torino, l'Amministrazione della città di Cuneo si è impegnata a realizzare una biblioteca universitaria;
i progetti per gli insediamenti relativi al decentramento universitario comportano per l'Amministrazione comunale di Cuneo un onere di lire 5.200.000.000 già impegnati nel bilancio triennale per la sola ristrutturazione degli immobili necessari alla facoltà di agraria e una previsione di spesa complessiva stimata in lire 30 miliardi;
impegna il Governo ad interventi di edilizia a favore dell'ateneo di Torino finalizzati alla realizzazione della sede decentrata di Cuneo."
0/4194/3/7 BRIGNONE
"La 7
a
Commissione permanente del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 4194, recante disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica,
viste le dichiarazioni del ministro Zecchino nella seduta della Commissione VII del 22 settembre 1999,
impegna il Governo per una sollecita approvazione da parte della Camera dei deputati del disegno di legge istitutivo della terza fascia di docenza per i ricercatori universitari (A.S. n. 3399 ora A.C. n. 5980).
0/4194/4/7 ASCIUTTI, TONIOLLI
"La 7
a
Commissione permanente del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 4194, recante disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica,
premesso che:
nel disegno di legge sono state introdotte norme relative ad alcuni settori del personale universitario;
il Governo si è impegnato a favorire la rapida conclusione dell'
iter
legislativo concernente la 3^ fascia docente;
il Governo ha parimenti comunicato la sua intenzione di procedere, previo ampio dibattito parlamentare, alla formulazione dello stato giuridico dei docenti universitari;
talune università ritardano l'applicazione di leggi già in vigore e provvedono a sanare alcune anomalie nell'ambito del personale docente universitario,
impegna il Governo:
a vigilare sulla tempestività e correttezza dell'applicazione delle leggi già vigenti, relative al personale universitario, in particolare sulla messa a concorso riservato dei posti di ricercatore per i tecnici laureati aventi titolo;
ad adottare tutte le misure necessarie affinchè le norme contenute nel presente disegno di legge vengano portate ad espletamento, insieme con altre ancora pendenti, anche per ricorsi giurisdizionali, prima della discussione del complessivo stato giuridico dei docenti universitari."
0/4194/5/7 MONTICONE, RESCAGLIO
"La 7
a
Commissione permanente del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 4194, recante disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica,
premesso che:
il Governo intende prossimamente presentare un disegno di legge relativo allo stato giuridico dei docenti universitari;
negli ultimi anni sono stati adottati provvedimenti parziali a carattere di sanatoria, spesso senza un'adeguata conoscenza della reale situazione quantitativa del personale cui si riferivano,
impegna il Governo a fornire al Parlamento, prima del dibattito sullo stato giuridico, una relazione sul complesso panorama dei docenti universitari, sugli effetti avuti dalla legislazione pregressa, soprattutto da quella a carattere sanatorio, sullo stato del contenzioso inerente allo stesso personale e comunque sul numero di ogni tipologia di docenti che potrebbero avere diritto ad usufruire della legislazione vigente e di quella che si intende predisporre."
0/4194/6/7 MONTICONE, RESCAGLIO
Il senatore BRIGNONE illustra l'ordine del giorno n.3, precisando che l'Amministrazione comunale di Cuneo ha destinato, agli insediamenti universitari, immobili situati nel centro storico della città, raggruppati in un complesso organico denominato "cittadella della cultura".
Il senatore ASCIUTTI rinuncia ad illustrare l'ordine del giorno n. 4, richiamandosi alle dichiarazioni del ministro Zecchino rese nella seduta del 22 settembre scorso.
Il relatore MONTICONE rinuncia ad illustrare quelli da lui presentati insieme al senatore Rescaglio, quindi si esprime a favore di tutti gli ordini del giorno presentati.
Il sottosegretario GUERZONI osserva che la maggior parte degli ordini del giorno investono competenze che vanno oltre quelle proprie del Ministero. Dichiara pertanto di accogliere l'ordine del giorno n. 1 come raccomandazione, per quanto possa competere al Governo adoperarsi per incentivare le pubblicazioni da parte dei docenti. Accoglie altresì, sempre come raccomandazione, l'ordine del giorno n. 2, ricordando tuttavia che al Governo compete soltanto la ripartizione dei fondi fra gli atenei, mentre gli assegni di ricerca sono specificamente assegnati dalle università secondo i loro regolamenti: l'accoglimento dell'ordine del giorno da parte del Governo deve pertanto essere inteso come assunzione di un impegno volto a distribuire le risorse fra gli atenei con la massima trasparenza. Quanto all'ordine del giorno n. 3, egli informa che il Governo ha da poco sottoscritto un accordo di programma con l'università di Torino per il cofinanziamento degli oneri di sviluppo edilizio nelle diverse sedi in cui è previsto il decongestionamento dell'ateneo: accoglie pertanto l'ordine del giorno, nei limiti del predetto accordo di programma. Quanto all'ordine del giorno n. 4, posto che l'approvazione delle leggi compete al Parlamento, lo accoglie come raccomandazione, da intendersi come assunzione di un impegno ad adoperarsi per il sollecito prosieguo dell'
iter
dei provvedimenti sui ricercatori.
Accoglie invece pienamente gli ordini del giorno nn. 5 e 6, che investono esclusivamente la competenza del suo Dicastero.
Il senatore LOMBARDI SATRIANI dichiara di aggiungere la sua firma all'ordine del giorno n. 1.
Stante l'orientamento manifestato dal Governo, i presentatori degli ordini del giorno non insistono per la rispettiva votazione.
Il senatore LORENZI chiede la parola sull'ordine del giorno n. 3 del senatore Brignone.
Il presidente BISCARDI fa osservare che, essendosi il rappresentante del Governo già espresso sugli ordini del giorno, non è più possibile aprire un dibattito sui medesimi.
Si passa quindi all'esame dell'articolo 1 del disegno di legge n. 4194 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Il presidente BISCARDI comunica che è giunto, oltre la scadenza del termine fissato dalla Commissione per la presentazione degli emendamenti, un emendamento del senatore Toniolli (1.1), su cui non è stato possibile acquisire il parere delle Commissioni 1
a
e 5
a
. Esso è pertanto ritirato dal senatore TONIOLLI.
Il PRESIDENTE accerta quindi la presenza del numero legale, ai sensi dell'articolo 30, comma 2, del Regolamento e, previa dichiarazione di astensione dei senatori ASCIUTTI (a nome del Gruppo Forza Italia), BEVILACQUA (a nome di Gruppo Alleanza Nazionale) e BRIGNONE, nonché di voto contrario del senatore RONCONI, pone ai voti l'articolo 1, che risulta accolto nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati.
Con separata votazione, è altresì accolto l'articolo 2 (cui non erano stati presentati emendamenti), nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati.
Sull'articolo 3, il senatore ASCIUTTI motiva l'astensione del Gruppo Forza Italia in considerazione del fatto che esso è analogo – come peraltro altre norme del testo – ad una parte del disegno di legge n. 2905 del senatore Pera, che non è stato a suo giudizio tenuto in sufficiente conto.
La Commissione accoglie poi, con separate votazioni, gli articoli 3, 4 e 5 (cui non erano stati presentati emendamenti), nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati.
Si passa quindi all'esame dell'articolo 6 e degli emendamenti ad esso riferiti.
I senatori ASCIUTTI e MARRI rinunciano ad illustrare, rispettivamente, gli emendamenti 6.1 e 6.2 (entrambi soppressivi del comma 4).
Il senatore PASTORE illustra l'emendamento 6.3, ricordando la grande agitazione che ha scosso il settore delle libere professioni a seguito dell'approvazione da parte della Camera dei deputati del comma 4 dell'articolo 6. Nel convenire che lo strumento regolamentare non appare il più idoneo per il riassetto degli ordini professionali, invita la Commissione a limitare il potere conferito al Governo di modificare gli attuali ordinamenti al necessario coordinamento con la normativa relativa ai diplomi universitari.
Il senatore MARRI illustra infine l'emendamento 6.4, volto ad evitare che i componenti del comitato tecnico competente sulla riorganizzazione dell'Istituto universitario di scienze motorie di Roma possano essere anche stranieri, onde valorizzare maggiormente le professionalità nazionali.
Sugli emendamenti presentati all'articolo 6 si esprime il relatore MONTICONE, osservando anzitutto che il comma 4 di tale articolo è senz'altro uno dei punti nevralgici del provvedimento. Ritiene tuttavia che la sua soppressione determinerebbe una grave lacuna a danno di coloro che abbiano conseguito un diploma universitario, attualmente privi di sbocchi professionali nell'ambito delle professioni regolamentate. Esprime pertanto parere contrario sugli emendamenti 6.1 e 6.2, nonché sul 6.3, insufficiente a chiarire comunque la posizione dei titolari di diploma universitario nell'ambito delle suddette professioni. Egli esprime infine parere contrario anche sull'emendamento 6.4, dal momento che la possibilità di nominare esperti stranieri è comunque opzionale e può rappresentare un valido arricchimento di competenze.
Il sottosegretario GUERZONI concorda con i pareri resi dal relatore. Invita altresì a riflettere sull'incresciosa condizione dei titolari di diploma universitario che non godono di alcuna certezza in ordine al proprio futuro professionale. Ritiene pertanto il comma 4 dell'articolo 6 indispensabile nell'economia del provvedimento, tanto più che i regolamenti ivi previsti saranno emanati previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, nonché degli stessi ordini professionali i cui interessi, ribadisce, il Governo non ha alcuna intenzione di prevaricare.
Il senatore BEVILACQUA preannuncia il proprio voto favorevole agli emendamenti presentati dalla sua parte politica, nonché – in via subordinata – all'emendamento 6.3, cui aggiunge la propria firma. Pur apprezzando lo sforzo compiuto dal relatore nel difendere una norma a suo giudizio del tutto indifendibile, obietta al Sottosegretario che la previsione di un parere parlamentare non è certo sufficiente a rassicurare sugli effettivi esiti della riforma.
Il senatore PASTORE preannuncia a sua volta voto favorevole su tutti gli emendamenti all'articolo 6, ricordando che il comma 4 di tale articolo modifica una legge approvata dalla maggioranza appena pochi mesi fa e che pertanto alla presente compagine governativa è addebitabile l'errore cui ora si tenta di porre rimedio con una normativa oscura ed insidiosa. Era d'altronde inevitabile, prosegue, che l'anticipazione di tasselli di riforma al di fuori di un disegno organico, nonché l'inversione del loro ordine logico, determinassero incongruenze e difficoltà. In considerazione dell'orientamento contrario manifestato dal relatore e dal Governo, egli è tuttavia disponibile a trasformare l'emendamento 6.3 in un ordine del giorno che si augura il Governo voglia accogliere per restituire chiarezza al dibattito politico.
Anche il senatore BRIGNONE annuncia voto favorevole sugli emendamenti soppressivi del comma 4. Rammenta peraltro di aver già avanzato, nel corso della discussione generale, la proposta di procedere all'audizione degli ordini professionali ed osserva che la contrarietà registrata su tale proposta dimostra oggi tutta la sua debolezza. La riforma degli ordini professionali rappresenta infatti un punto cruciale, su cui si conferma la necessità di un approfondimento.
Il senatore LORENZI invoca la necessità di restituire alle università la competenza a contribuire, sia pure congiuntamente con gli ordini professionali, all'avvio al lavoro delle giovani generazioni. Senza accedere al tentativo di estendere gli ambiti di competenza delle università, ritiene infatti indispensabile evitare anche uno strapotere da parte degli ordini professionali, al fine fra l'altro di scongiurare una "licealizzazione" delle università. Nel richiamare l'articolo 9 del disegno di legge da lui presentato sulla riforma dei cicli scolastici (atto Senato n. 560), preannuncia conseguentemente voto contrario sugli emendamenti soppressivi del comma 4.
Posti infine congiuntamente ai voti, gli emendamenti 6.1 e 6.2 (di identico contenuto) risultano respinti.
Il senatore PASTORE, in considerazione dell'orientamento contrario del relatore e del Sottosegretario, ritira l' emendamento 6.3, riservandosi di trasformarlo in ordine del giorno.
Il sottosegretario GUERZONI conferma che il Governo non ha alcuna intenzione di operare forzature con riferimento alla riforma degli ordini professionali e che le modifiche conseguenti alla normativa in questione non potranno che attenersi ai principi e criteri direttivi di cui alle lettere
a), b)
e
c)
del comma 4 dell'articolo 6.
La Commissione respinge poi l' emendamento 6.4 e, in considerazione della preannunciata presentazione di un ordine del giorno da parte del senatore Pastore, accantona la votazione sull'articolo 6. Accoglie invece l'articolo 7 (a cui non erano stati presentati emendamenti), nel testo approvato dalla Camera dei deputati.
Il senatore PASTORE presenta quindi il seguente ordine del giorno, che il sottosegretario GUERZONI dichiara di accogliere:
"La 7
a
Commissione permanente del Senato,
in sede di esame dell'articolo 6, comma 4, del disegno di legge n. 4194, recante disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica,
impegna il Governo, nell'emanare il regolamento previsto dall'articolo 1, comma 18, della legge 14 gennaio 1999, n. 4, come modificato dal comma in esame, a dare attuazione alla norma predetta in riferimento all'ordinamento delle professioni, degli ordini e dei collegi con il fine del necessario coordinamento."
0/4194/7/7 PASTORE
Previa dichiarazione di voto contrario del senatore BEVILACQUA, la Commissione approva quindi l'articolo 6, nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati.
Si passa all'esame dell'articolo 8 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Il presidente BISCARDI dichiara di trasformare l' emendamento 8.12 nel seguente ordine del giorno:
"La 7
a
Commissione permanente del Senato,
in sede di esame dell'articolo 8, comma 2, del disegno di legge n. 4194, recante una norma interpretativa dell'articolo 11 del decreto legge 21 aprile 1995, n. 120, riferita al personale delle università per stranieri di Perugia e di Siena,
impegna il Governo ad applicare tale norma anche nei confronti del personale dell'università del Molise e degli altri atenei che risulti nella identica posizione."
0/4194/8/7 BISCARDI
Il senatore BEVILACQUA manifesta l'intenzione di fare proprio l'emendamento.
Il presidente BISCARDI fa osservare che ciò non è più possibile, essendo stato l' emendamento trasformato in ordine del giorno.
Il sottosegretario GUERZONI ricorda che il comma 2 dell'articolo 8 deriva da una specifica norma di legge che riguarda il personale amministrativo delle università per stranieri di Perugia e di Siena. Sarebbe pertanto improponibile estendere tale normativa al personale di un'altra università attraverso lo strumento dell' ordine del giorno. Egli lo accoglie tuttavia come raccomandazione, da intendersi quale impegno del Governo a verificare l'esistenza di situazioni analoghe pendenti presso altre università e ad adoperarsi per la loro migliore soluzione.
Per assenza del proponente gli emendamenti 8.1 e 8.11 sono dichiarati decaduti.
Il senatore MASULLO illustra l'emendamento 8.2, soppressivo del comma 7, cui dichiara di non poter rinunciare per ragioni di legalità e di certezza del diritto. Ricorda infatti che tutte le sentenze degli organi giurisdizionali amministrativi hanno sempre escluso dal giudizio di idoneità per l'ammissione alla fascia degli associati coloro i quali non erano in servizio alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica n. 382 del 1980 (che istituì tale giudizio) e su tale posizione gli appare indispensabile attestarsi.
Il senatore BRIGNONE illustra l'identico emendamento 8.3, invitando i membri della Commissione a sottoscriverlo.
Il senatore BEVILACQUA illustra infine l' emendamento 8.4, anch'esso di identico contenuto, osservando che il comma 7 è proprio volto a sanare la posizione di coloro che sono entrati in servizio dopo il 1° agosto 1980.
In considerazione del parere contrario espresso dalla Commissione bilancio, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, il senatore ASCIUTTI ritira gli emendamenti 8.5 e 8.7.
Il senatore MARRI illustra l' emendamento 8.8, dichiarando di concordare con la proroga al 30 giugno 2000 del termine per l'espletamento delle procedure di assunzione del personale medico precario presso il policlinico "Umberto I" di Roma. Ricorda tuttavia che tale norma era volta all'assunzione del personale già in servizio e non ha pertanto motivo di estendersi a nuovo personale.
Il senatore MASULLO ritira l' emendamento 8.9.
Il senatore BRIGNONE dà per illustrato l' emendamento 8.10.
Sugli emendamenti presentati all'articolo 8 si esprime il relatore MONTICONE, il quale richiama le perplessità già manifestate sul comma 7 di tale articolo nel corso della sua relazione introduttiva, nel corso della quale aveva avuto modo di osservare che esso abbassava gravemente il livello complessivo del provvedimento per tutelare interessi particolari. Pur confermando tale opinione, ritiene tuttavia che la soppressione di tale comma bloccherebbe l'
iter
del provvedimento e impedirebbe l'erogazione dei fondi destinati agli assegni di ricerca e all'incentivazione della didattica. La cancellazione di un'ingiustizia determinerebbe, in altri termini, un'ingiustizia ancora più grave che, nell'interesse della generalità degli studenti, egli non si sente di avallare. Esprime pertanto parere contrario sugli emendamenti soppressivi del comma 7. Invita poi il senatore Marri a trasformare in ordine del giorno l' emendamento 8.8, impegnando il Governo ad assicurare priorità all'assunzione di personale precario. Esprime infine parere contrario anche sull' emendamento 8.10, soppressivo del comma 10, pur giudicando negativamente la norma ivi prevista. Si tratta, chiarisce, della sofferta accettazione di una norma di carattere particolare, motivata – come già l'accettazione del comma 7 – dall'esigenza di non veder naufragare l'intero provvedimento. Ciò, tanto più in considerazione del fatto che l'
impasse
è dovuta in molti casi alla negligenza di alcuni atenei.
Il sottosegretario GUERZONI condivide i pareri resi dal relatore, ivi compreso l'invito a trasformare l' emendamento 8.8 in ordine del giorno. Conviene infatti con il senatore Marri che il testo del comma 9, così come attualmente formulato, possa dare luogo ad equivoci, benchè non sia certo intenzione del Governo venire meno all'impegno preso con il personale precario del policlinico "Umberto I" che, giova ricordare, contribuisce in maniera determinante al funzionamento dei reparti di emergenza.
Il senatore RONCONI dichiara il proprio convinto voto favorevole sugli emendamenti soppressivi del comma 7, cui dichiara di aggiungere la propria firma. Ritiene infatti che tale comma determini un grave scadimento del livello generale del provvedimento, per altri versi condivisibile, e rischi di provocare una violenta campagna di stampa tale da minare la credibilità delle istituzioni.
Anche il senatore ASCIUTTI aggiunge la propria firma a tali emendamenti, ribadendo la contrarietà già manifestata in sede di discussione generale sul comma 7 dell'articolo 8. In quella sede, ricorda, aveva adombrato il ritorno di vecchie pratiche di "nepotismo", in considerazione delle illustri parentele godute dai soggetti interessati al predetto comma 7. Nel paventare anch'egli una accesa campagna di stampa contro il Parlamento se la norma sarà adottata, si augura che quanto meno l'
iter
del provvedimento istitutivo della terza fascia di docenza per i ricercatori, attualmente in corso alla Camera dei deputati, conosca un'accelerazione onde assicurare a questi ultimi il dovuto riconoscimento.
Il senatore NAVA aggiunge a sua volta la propria firma agli emendamenti soppressivi del comma 7, dichiarandosi profondamente convinto che esso rappresenti un'anomalia del testo e invitando la Commissione a non piegarsi al ricatto dell'urgenza con cui occorrerebbe approvare definitivamente il provvedimento. Nulla vieta infatti alla Camera di approvare sollecitamente, la prossima settimana, un testo eventualmente modificato dal Senato.
Il senatore BERGONZI conviene con le ragioni sottese agli emendamenti soppressivi. Sulla base di considerazioni di carattere generale, che investono il complesso del provvedimento, nonché i tempi sollecitati dal Governo, preannuncia tuttavia la propria astensione, nel timore che una modifica di questo tipo possa compromettere l'approvazione definitiva del testo e quindi comportare la perdita dei finanziamenti disposti in favore degli assegni di ricerca e dell'incentivazione della didattica.
Il senatore BRIGNONE preannuncia invece voto favorevole, invitando la Commissione alla coerenza con i principi più volte enunciati.
In dissenso dal suo Gruppo, il senatore TONIOLLI dichiara che si asterrà, nell'auspicio che tutte le situazioni di sofferenza del personale universitario trovino presto adeguata soluzione.
La senatrice PAGANO, in considerazione dell'urgenza di assicurare i finanziamenti destinati alla ricerca e alle borse di studio, dichiara voto contrario sugli emendamenti in questione, non ravvisando fra l'altro alcuna illegalità nel comma 7 dell'articolo 8. Ricorda poi di aver ella stessa presentato il disegno di legge istitutivo della terza fascia di docenza per i ricercatori, attualmente all'esame della Camera, e di essere pertanto estremamente interessata ad una sua sollecita approvazione.
Il senatore BEVILACQUA preannuncia il proprio voto favorevole, rifiutando di accedere alle considerazioni di urgenza del provvedimento: giudica infatti tale logica del tutto inaccettabile nell'ambito di un sereno confronto parlamentare.
Il sottosegretario GUERZONI ricorda che alla Camera dei deputati il provvedimento è stato approvato all'unanimità.
Il senatore RONCONI tiene a precisare che il carattere bicamerale del sistema parlamentare serve proprio a correggere gli eventuali errori compiuti da una delle due Camere.
Il senatore BEVILACQUA coglie l'occasione per stigmatizzare che – in ossequio allo stesso principio bicamerale - il provvedimento sui ricercatori, approvato pressocchè all'unanimità dal Senato (con la sola opposizione del senatore Lorenzi), è fermo alla Camera dei deputati senza che si riesca a raggiungere un'intesa.
Il senatore LORENZI dichiara infine che non parteciperà alla votazione sugli emendamenti soppressivi del comma 7, rifiutando di prendere posizione nel contrasto fra ricercatori e tecnici laureati che il Governo ha innescato. Sottolinea soltanto che l'eventuale legittimazione dello svolgimento di mansioni non proprie da parte di determinate categorie rischia di determinare sviluppi ancora peggiori.
Posti infine congiuntamente ai voti, gli emendamenti 8.2, 8.3 e 8.4 (di identico contenuto) risultano respinti.
Il senatore MARRI trasforma l' emendamento 8.8 nel seguente ordine del giorno:
"La 7
a
Commissione permanente del Senato,
in sede di esame dell'articolo 8, comma 9, del disegno di legge n. 4194, recante disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica,
impegna il Governo ad adottare gli opportuni indirizzi per le procedure di ammissione, entro il 30 giugno 2000, affinchè il personale precario sia ricompreso nel comma in esame, ove impropriamente ricorre l'espressione 'nuovo personale'."
0/4194/9/7 MARRI, BEVILACQUA, PACE
Il sottosegretario GUERZONI, nel ricordare che le assunzioni competono all'ateneo e che il riferimento all'assunzione di nuovo personale scaturisce probabilmente dall'esigenza di ampliare le piante organiche per poter assumere il personale precario, dichiara di accogliere il suddetto ordine del giorno come raccomandazione.
La Commissione respinge poi l'emendamento 8.10.
Il senatore TONIOLLI, in considerazione del fatto che non è stato possibile acquisire i pareri delle Commissioni 1
a
e 5
a
sull' emendamento 1.13, da lui presentato tardivamente, dichiara di trasformarlo nel seguente ordine del giorno:
"La 7
a
Commissione permanente del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 4194, recante disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica,
premesso che il Governo, nel riconoscere le buone ragioni che sono alla base delle richieste di indizione di una sessione straordinaria dei giudizi di idoneità per i medici ricercatori confermati, già titolari di contratto di cui all'articolo 50 del decreto legge 1° ottobre 1973, n. 580, convertito in legge 30 novembre 1973, n. 766, e in possesso sin da allora dei requisiti previsti dall'articolo 50, n. 3, del medesimo decreto e che svolgevano attività di assistenza e cura presso cliniche e policlinici universitari e che attualmente risultano alle dipendenze dell'università con qualifica diversa da quella di professore associato o ordinario,
impegna il Governo:
ad approfondire la materia anche per quanto riguarda la conseguente eventuale spesa;
eventualmente accolta l'istanza a provvedere, previo giudizio di idoneità acquisita nella sessione straordinaria di cui sopra, ad inquadrare i predetti medici nel ruolo dei professori universitari di seconda fascia con effetto dall'anno accademico 1984-1985 ai fini giuridici, e alla data della effettiva presa di servizio ai fini economici."
0/4194/10/7 TONIOLLI
Il sottosegretario GUERZONI dichiara di accoglierlo come raccomandazione, ritenendo che la materia ivi trattata debba essere affrontata in sede di riordino dello stato giuridico della docenza.
Previa dichiarazione di astensione del senatore ASCIUTTI (a nome del Gruppo Forza Italia) e del senatore NAVA, nonché di voto contrario dei senatori LORENZI, RONCONI, BRIGNONE e BEVILACQUA (a nome dei Gruppi Misto, Centro Cristiano Democratico, Lega Forza Padania per l'indipendenza del Nord e Alleanza Nazionale) la Commissione accoglie infine l'articolo 8, nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati.
Previa dichiarazione di astensione del senatore ASCIUTTI (a nome del Gruppo Forza Italia), nonché di voto contrario dei senatori RONCONI e BEVILACQUA (a nome dei Gruppi Centro Cristiano Democratico e Alleanza Nazionale) la Commissione accoglie altresì, con separate votazioni, gli articoli 9 e 10 (cui non erano stati presentati emendamenti), nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati.
Si passa all'esame dell'articolo 11 e dell'emendamento ad esso riferito.
Il senatore MARRI rinuncia ad illustrare l' emendamento 11.1, su cui il relatore MONTICONE e il sottosegretario GUERZONI esprimono parere contrario.
Il senatore MARRI dichiara quindi di ritirare l' emendamento 11.1.
Previa dichiarazione di astensione del senatore ASCIUTTI (a nome del Gruppo Forza Italia), nonché di voto contrario del senatore RONCONI, la Commissione accoglie infine l'articolo 11, nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati, nonché – con separata votazione – l'articolo 12 (cui non erano stati presentati emendamenti), anch'esso nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati.
Il senatore MARRI chiede di sospendere i lavori della Commissione in considerazione dell'attività dell'Assemblea.
Il presidente BISCARDI informa che è ancora in corso il
question time
e che la Commissione non ha l'obbligo di sospendere i propri lavori.
La Commissione accoglie infine l'articolo 13 (cui non erano stati presentati emendamenti ) nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati.
Concluso l'esame degli articoli, il senatore RONCONI esprime a nome del Gruppo del Centro Cristiano Democratico voto contrario sul disegno di legge nel suo complesso. Rileva infatti come vi si sia surrettiziamente introdotta – a fianco di disposizioni di pur innegabile rilevanza – una norma, recata al comma 7 dell'articolo 8 e relativa a taluni tecnici laureati, che inficia tutto l'impianto dispositivo proposto. In tal modo si realizza una sanatoria per alcuni fortunati, secondo un atto che risulta clientelare oltre che illegittimo, riconoscendo meriti di esclusivo carattere familiare, in una materia caratterizzata da non composti contenziosi. Auspica conclusivamente che il Presidente della Repubblica, in sede di promulgazione della legge, decida per il rinvio alle Camere, ai sensi dell'articolo 74 della Costituzione, considerati i macroscopici profili attinenti alla legittimità e ragionevolezza della norma sopra ricordata.
Il senatore MARRI esprime a nome del Gruppo Alleanza Nazionale voto di astensione, motivato in particolare dal mancato accoglimento di qualsivoglia proposta emendativa proveniente dall'opposizione. Il disegno di legge si è così configurato come "blindato", nonostante recasse su alcuni cruciali profili, attinenti agli ordini professionali o ai tecnici laureati, disposizioni in nessun modo condivisibili. Tale chiusura rispetto ai perfezionamenti prospettati dalla sua forza politica così come da altri Gruppi rende ragione del sopra annunciato voto di astensione.
Previ annunci di astensione dei senatori ASCIUTTI, BRIGNONE, LORENZI e TONIOLLI, la Commissione approva infine il disegno di legge nel suo complesso.
Il presidente BISCARDI dichiara conseguentemente assorbito il disegno di legge n. 2905 nonché la connessa petizione n. 633.
SU UNA LETTERA DEL MINISTRO ZECCHINO AI RETTORI DELLE UNIVERSITA' CONCERNENTE I CORSI PER GLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO
(A008 000, C07
a
, 0008°)
Il PRESIDENTE rende noto che il ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica Zecchino ha trasmesso a tutte le università una lettera – di cui è disponibile copia presso la segreteria della Commissione – in ordine allo svolgimento dei corsi biennali di specializzazione per le attività di sostegno attivati ai sensi del decreto del Ministro della pubblica istruzione n. 460 del 24 novembre 1998, con la quale il Ministro richiama fermamente gli atenei al rigoroso rispetto delle norme vigenti. Tale atto del ministro Zecchino – osserva il Presidente - fa dunque seguito alla procedura informativa condotta dalla Commissione nella seduta antimeridiana del 23 settembre scorso e va accolto favorevolmente.
Prende atto la Commissione.
La seduta termina alle ore 16,50.
EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N. 4194
Art. 1.
Al comma 1, dopo le parole:
«dell'azione amministrativa.»
inserire le seguenti:
«In relazione ai fondi per la ricerca a loro ripartizione, la valutazione riguarderà l'oggetto della ricerca e la metodologia per il suo svolgimento».
1.1
Toniolli
Art. 6.
Sopprimere il comma 4.
6.1
Asciutti, Toniolli
Sopprimere il comma 4.
6.2
Marri, Bevilacqua, Pace, Campus
Al comma 4, sostituire le parole da
: «del relativo ordinamento»
fino a
: «relative prove»
con le seguenti
: «dei relativi albi, dei requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle prove relative, nonché, a limitati fini di coordinamento, dell'ordinamento degli ordini o collegi».
6.3
Pastore, Asciutti
Al comma 8, sopprimere le parole
: «e dopo la parola “esperti” sono inserite le seguenti :'anche stranierì».
6.4
Marri, Bevilacqua, Pace, Campus
Art. 8.
Al comma 2, dopo le parole:
«il personale delle università per stranieri di Perugia e di Siena»
inserire le seguenti:
«nonché dell'università del Molise».
8.12
Biscardi
Sopprimere il comma 7.
8.1
Manis
Sopprimere il comma 7.
8.2
Masullo
Sopprimere il comma 7.
8.3
Brignone
Sopprimere il comma 7.
8.4
Marri, Bevilacqua, Pace, Campus
Al comma 7, dopo le parole:
«14 gennaio 1999, n. 4,»
inserire le seguenti:
«e di quelli ad essi equiparati».
8.5
Asciutti, Toniolli
Dopo il comma 7 aggiungere il seguente:
«7-
bis
. È legittimamente conseguita l'idoneità di cui agli articoli 50,51,52 e 53 del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, da parte di coloro che ammessi con riserva ai relativi giudizi per effetto di ordinanza di sospensione dell'efficacia di atti preclusivi alla partecipazione, emessa dai competenti organi di giurisdizione amministrativa, li abbiano superati.».
8.7
Asciutti, Toniolli
Al comma 9, dopo le parole
: «procedure di assunzione»,
sopprimere le parole:
«del nuovo personale».
8.8
Marri, Bevilacqua, Pace, Campus
Sopprimere il comma 10.
8.9
Masullo
Sopprimere il comma 10.
8.10
Brignone
Sopprimere il comma 10.
8.11
Manis
Dopo il comma 12, inserire il seguente:
«12-
bis
. È indetta una sessione straordinaria dei giudizi di idoneità alla quale possono partecipare esclusivamente i medici ricercatori confermati, già titolari di contratto di cui all'articolo 50 del decreto-legge 1
o
ottobre 1973, n. 580, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 novembre 1973, n. 766, erano in possesso dei requisiti previsti dall'articolo 50 n. 3, del medesimo decreto e svolgevano attività di assistenza e cura presso cliniche e policlinici universitari e che, alla data dell'entrata in vigore della presente legge, risultano in servizio alle dipendenze dell'università con qualifica diversa da quella di professore associato o ordinario.
I candidati che avranno conseguito il giudizio di idoneità nella sessione straordinaria di cui sopra, saranno inquadrati nel ruolo dei professori universitari di seconda fascia, con effetto dall'anno accademico 1984-1985 ai fini giuridici e dalla data dell'effettiva presa di servizio ai fini economici.
Le commissioni giudicatrici saranno formate con lo stesso criterio che presieduto le commissioni designate relativamente alla seconda tornata dei giudizi di idoneità a professore associato».
8.13
Toniolli
Art. 11.
Al comma 1, sostituire le parole da
: «destinatari delle sentenze»
fino a
: «283 del 1994»
con le parole
: «in sovrannumero».
11.1
Marri, Bevilacqua, Pace, Campus
Dopo l'
articolo 12
inserire il seguente:
«Art. 12-
bis.
(Terza fascia del ruolo dei docenti universitari)
1. È istituita la 3
a
fascia del ruolo dei docenti universitari. Il Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, sentito il Consiglio universitario nazionale, stabilisce i criteri per i concorsi di accesso. In prima applicazione transitano in tale ruolo:
a)
i ricercatori confermati in possesso di un triennio di affidamento e/o supplenza didattica;
b)
i tecnici laureati in possesso del triennio di attività didattica ed il personale di cui all'articolo 6, comma 5, del decreto legislativo n. 502 del 1992».
12.1
Napoli, Nava
Dopo
l'articolo 12
inserire il seguente:
«Art. 12-
bis.
(Accesso alla facoltà di scienze della formazione primaria)
1. Al fine di favorire un adeguato sviluppo delle competenze professionali e di garantire pari opportunità di carriera, in deroga al principio per cui le iscrizioni alle facoltà universitarie è consentita solo ai detentori di un titolo di studio di scuola superiore di durata quinquennale, è consentita l'iscrizione alla facoltà di scienze della formazione primaria agli insegnanti di ruolo e in soprannumero negli istituti di istruzione di primo grado anche se in possesso della sola maturità magistrale di durata quadriennale».
12.2
Biscardi