COMMISSIONE PARLAMENTARE
di controllo sull'attività degli enti gestori
di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 1997

22a Seduta
Presidenza del Presidente
Michele DE LUCA

La seduta inizia alle ore 14,10.

Comunicazioni del Presidente: adozione di un modello unico di analisi dell'attività e dei risultati di gestione degli enti di previdenza e assistenza sociale
(A008 000, B68a, 0004°)

Il presidente Michele DE LUCA illustra alla Commissione un modello unico di analisi delle attività e dei risultati di gestione degli enti controllati, che contiene una ampia e dettagliata serie di voci che consentono di avere una fotografia della situazione degli enti e di evidenziare, in un arco di quattro anni (1994-1997) e con possibili proiezioni di più lungo periodo, il loro trend.
Il modello - in distribuzione ai Commissari e che sarà stampato in allegato al resoconto della seduta - si articola in quattro sezioni: la gestione economico-finanziaria nel suo complesso e nelle singole componenti; la gestione mobiliare ed immobiliare; la situazione patrimoniale e le riserve; l'efficienza dell'ente. È prevista anche una serie di specifici indicatori che saranno particolarmente utili nel monitoraggio dell'attività degli enti.
Propone quindi di inviare tale modello di analisi ai presidenti degli enti (cui sarà anche chiesto che, unitamente alla relazione annuale, vengano trasmessi alla Commissione anche i bilanci); una volta da questi redatto (si inviterà a dare risposta a tutte le voci ed a motivare le risposte eventualmente negative), il modello sarà da lui trasmesso ai Commissari relatori, chiamati a riferire alla Commissione in sede plenaria.
Il modello d'analisi - aggiunge il Presidente - dovrebbe essere sufficientemente capace di contenere e riportare le varie attività degli enti; potrà comunque essere integrato e modificato secondo i suggerimenti che verranno dai Commissari stessi e dall'esperienza.

Si apre un dibattito.

Il senatore Roberto NAPOLI, facendo riferimento ad un proprio intervento in Assemblea sui problemi dello Stato sociale, con particolare riferimento alla assistenza e alla previdenza, pone l'esigenza di potere finalmente disporre di dati precisi su tali due comparti, sui quali, peraltro, la Commissione ha opportunamente posto l'attenzione con la recente relazione sulla riforma del sistema pensionistico e sulla coerenza con le linee di sviluppo dell'economia.
Rilevato poi che non è stato rispettato l'impegno, assunto a suo tempo dal sottosegretario Pizzinato, secondo cui il prepensionamento del personale dell'Alitalia sarebbe stato l'ultimo ricorso del Governo a tale istituto, l'oratore richiama l'attenzione sui movimenti in atto nel settore bancario e sulla necessità di capire cosa si sta sviluppando anche in altri settori a proposito dei fondi integrativi.
Riferisce quindi la notizia secondo cui il Ministero del lavoro sarebbe disposto ad accedere alle richieste del sindacato dei ferrovieri andati in pensione prima del 1984 (chiedono di essere equiparati a coloro che sono andati in pensione dopo tale data); si sofferma sulla necessità di conoscere esattamente a quanto ammonta il deficit dell'Inps; pone l'accento sul pagamento della quota spettante ai pensionati a seguito delle sentenze della Corte costituzionale sull'integrazione al minimo e conclude auspicando che, col modello di analisi teste illustrato dal Presidente, si possa giungere ad avere dati e risposte attendibili.

Il senatore PASTORE, dopo avere auspicato che nella separazione fra previdenza e assistenza si proceda con una valutazione omogenea, pone l'esigenza di una visione in prospettiva dei dati gestionali, di un bilancio attuariale da realizzare con le opportune elaborazioni. Ricorda quindi la polemica sviluppatasi circa i pagamenti da effettuare a seguito delle sentenze della Corte costituzionale, richiamate dal senatore Napoli.

Il deputato STELLUTI, riferendosi al problema dei prepensionamenti - su cui il presidente dell'Inps, professore Billia, ebbe a tentare una disaggregazione per individuare gli oneri che potevano essere considerati di natura assistenziale - osserva che ci si è trovati di fronte a crisi aziendali in comparti che non hanno mai utilizzato ammortizzatori sociali. Generale è stata - egli aggiunge - l'avversione contro l'utilizzo dei prepensionamenti; ciò però non ha fatto venire meno la realtà del problema. Di fronte alla costruzione di un sistema di ammortizzatori sociali di tipo universale non sarebbe giustificato un ricorso a prepensionamenti. Conclude auspicando una sollecitazione al Governo perchè affronti il problema.

Il senatore MANFROI, premesso di concordare sulle osservazioni avanzate nel dibattito, rileva di non essere d'accordo sulla distinzione, operata nel modello in esame, fra previdenza ed assistenza ed auspica, al riguardo una riflessione. Posto quindi l'accento sul problema dei crediti non riscossi, conclude auspicando che si giunga a risultati soddisfacenti.

Il presidente Michele DE LUCA - sottolineata la generale contrarietà ai prepensionamenti (ricordata dal deputato Stelluti) la cui funzione di ammortizzatore sociale era stata comunque evidenziata nella relazione della Commissione citata dal senatore Roberto Napoli - rileva che nella tipologia delle prestazioni, indicate in tutto il modello, viene impiegata una classificazione indicativa (prestazioni previdenziali; altre prestazioni previdenziali; prestazioni assistenziali) meramente convenzionale. Concorda comunque sulla importanza della distinzione fra previdenza ed assistenza (anche per gli enti privatizzati) e ribadisce che saranno chiesti ai presidenti degli enti anche i bilanci, in modo che i relatori possano avere un quadro completo di dati da elaborare e su cui riferire alla Commissione.

Il senatore Roberto NAPOLI osserva che «salterebbe» il bilancio dell'Enpam - secondo dichiarazione del suo presidente - se l'età di pensionamento passasse da 70 a 65 anni.

Il presidente DE LUCA ribadisce il carattere indicativo e convenzionale della classificazione delle spese previdenziali ed assistenziali riportate nel modello e sottolinea che i dati acquisiti potranno consentire proiezioni nel medio e lungo periodo. Propone quindi che sia assegnato ai presidenti degli enti un mese di tempo per fornire i dati richiesti col modello.

Seguono ulteriori brevi interventi del senatore Roberto NAPOLI (sulle ingenti spese per contenzioso sostenute dagli enti, nonostante i chiari dispositivi delle sentenze), del presidente Michele DE LUCA (sottolinea che la sezione IV del modello affronta i problemi dell'efficienza dell'ente) e del senatore PASTORE (sulla necessità che vengano adottate variabili omogenee nelle proiezioni dei dati nel lungo periodo).

La Commissione quindi all'unanimità conferisce al presidente Michele DE LUCA l'incarico di inviare ai presidenti degli enti, nei termini da lui proposti, il modello di analisi illustrato, con le modifiche e gli adattamenti eventualmente ritenuti necessari.

Il PRESIDENTE, infine, invita i Commissari a far pervenire, entro la prossima settimana i loro suggerimenti di integrazioni al modello, in modo da poterlo inviare, prima della fine dell'anno, ai presidenti degli enti.

La seduta termina alle ore 14,55.