COMMISSIONE PARLAMENTARE

per le questioni regionali

MARTEDÌ 17 Dicembre 2002

31ª seduta

Presidenza del Presidente

VIZZINI


        Intervengono il presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro Pietro Larizza ed il Presidente della Commissione per la gestione nazionale e territoriale della politica dei redditi e l’attuazione decentrata della concertazione del CNEL Raffaele Vanni.

SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI

        Il presidente VIZZINI comunica che, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata chiesta l’attivazione dell’impianto audiovisivo e che la Presidenza del Senato ha già preventivamente fatto conoscere il proprio assenso: non essendoci osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Indagine conoscitiva, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento, concernente il ruolo delle autonomie territoriali per la promozione dello sviluppo, la coesione e la rimozione degli squilibri economici e sociali del Paese. Audizione del Presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro Pietro Larizza

        Il presidente VIZZINI avverte che della seduta odierna sarà redatto il resoconto stenografico e ringrazia i rappresentanti del CNEL che hanno aderito all’invito della Commissione.

        L’indagine conoscitiva che oggi prende l’avvio punta ad individuare e ad approfondire i problemi di natura economico-sociale che il processo di costituzione di un federalismo solidale trova davanti a sé: avuto particolare riguardo alle profonde differenze che caratterizzano lo sviluppo economico e la realtà occupazionale nel Paese. Se è vero che la riforma del Titolo V della Costituzione – e le altre riforme parzialmente avviate – presuppongono la inscindibilità fra nuove attribuzioni e disponibilità delle risorse nel processo di decentramento di stampo federale, è sembrato utile e opportuno iniziare l’indagine ascoltando il punto di vista del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro che è organo di consulenza delle Camere e del Governo, da decenni impegnato sul fronte dello sviluppo economico e sociale nelle diverse aree territoriali. Dopo la sospensione dei lavori, l’indagine proseguirà con l’audizione, fra l’altro, di componenti del Governo e delle associazioni rappresentative del mondo della produzione e del lavoro.

        Il presidente del CNEL LARIZZA esordisce ricordando che, dopo l’entrata in vigore delle nuove norme costituzionali, è stato costituito un gruppo di lavoro composto da esperti con il compito di approfondire gli effetti sociali ed economici che scaturiscono dal processo di ricomposizione dei pubblici poteri, connotato da una ridistribuzione di essi verso gli organi dell’Unione europea da un lato e, dall’altro, verso il sistema delle autonomie con le Regioni in primo piano.

        Le spinte verso soluzioni di stampo federalista sono certamente da lui condivise; il CNEL è attento, d’altra parte, alla specificità del caso italiano dove Mezzogiorno e Centro Nord costituiscono due realtà profondamente diverse, anzi incomparabili fra loro, e che fanno registrare differenze che non si verificano nel resto d’Europa. Si delineano in tal modo rischi rilevanti per la coesione socio-economica dell’Italia che potrebbe mostrare – al termine del processo di riforme che è in corso – divisioni ancor più marcate di quelle già oggi esistenti fra le aree del Mezzogiorno e del Centro Nord.

        Prende successivamente la parola il presidente della Commissione del CNEL per la gestione nazionale e territoriale della politica dei redditi e l’attuazione decentrata della concertazione, Raffaele VANNI.

        L’oratore svolge un’ampia disamina dei problemi economico-sociali e di organizzazione del lavoro nel territorio connessi all’attuazione della riforma costituzionale del 2001 ed alle ulteriori iniziative legislative che sono in discussione e che si preannunciano.
        Si sofferma, in particolare, sul ruolo cruciale che le Regioni assumono nella promozione dello sviluppo economico del territorio, anche attraverso i propri rapporti con altri Stati e con l’Unione europea; sottolinea l’importanza crescente dei documenti regionali di programmazione economica e finanziaria anche alla luce dei documenti accolti nel corso dei vertici europei di Lisbona e di Laeken. Analizzati diversi modelli di partenariato assunti dalle diverse Regioni italiane, si sofferma sul nuovo ruolo che assumeranno le Province. Esse diverranno titolari di importanti competenze nella realizzazione e gestione delle infrastrutture del territorio e rappresentano soggetti di coordinamento della programmazione delle altre autonomie sub-regionali.
        Avviandosi alla conclusione, rileva come la coniugazione dei sistemi di consultazione e di contrattazione si rivelino strumenti idonei a favorire lo sviluppo nell’economia della conoscenza : fra questi sistemi menziona i patti regionali per lo sviluppo, un nuovo ruolo della programmazione negoziata (patti territoriali, contratti d’area, piani di intervento territoriale) ed un potenziamento dei distretti industriali e dei costituendi distretti rurali.

        Il presidente VIZZINI ringrazia i rappresentanti del CNEL per il contributo di conoscenza che hanno offerto all’indagine conoscitiva e dà la parola ai componenti della Commissione che intendono porre quesiti.


        Seguono interventi del senatore GUBERT (che condivide le preoccupazioni espresse dal Presidente del CNEL e chiede il suo giudizio in ordine all’attuazione dei principi di cui agli articoli 119 e 117 della Costituzione); del senatore ZORZOLI (che chiede quale sia in territori diversi dalla regione Lombardia la reale intenzione delle sedi delle autonomie di esercitare in concreto i poteri ad esse affidati dalla Costituzione e in quale misura esse concorrano allo sviluppo del territorio); del senatore VITALI (che condivide ed apprezza le preoccupazioni espresse dal presidente LARIZZA e che sottolinea gli aspetti sociali, economici e civili che accompagnano il processo di riforma in corso con riferimento ai Patti territoriali sui quali chiede una documentazione aggiornata del CNEL); del senatore DETTORI (che sottolinea le disomogenenità del modello federalista che si profila, con pericoli di una conseguente crescita dell’indebitamento e si sofferma sulle positive potenzialità rappresentate dai programmi a livello dei distretti rurali in tutto il Paese e nella Sardegna in particolare); del senatore BONGIORNO (che evidenzia l’importanza che assumerà tra pochi anni l’area di libero scambio mediterraneo che affida all’Italia un ruolo di protagonista accanto al concorrente processo di allargamento ad Est dell’Unione europea); del deputato RANIELI (che condivide le preoccupazioni del senatore Bongiorno sul carattere strategico della crescita nell’area mediterranea e, in questo quadro, sottolinea l’importanza di valorizzare con investimenti adeguati le risorse umane e culturali presenti nel Mezzogiorno del Paese) e, infine, del deputato POTENZA (che si sofferma sull’analisi della disomogeneità dello sviluppo economico italiano chiedendo il parere dei rappresentanti del CNEL sulle responsabilità che ricadono anche sulle scelte compiute dalle Regioni del Centro Nord).


        I rappresentanti del CNEL forniscono quindi elementi di risposta ai componenti la Commissione intervenuti.


        Il presidente VIZZINI ringrazia i rappresentanti del CNEL per gli ulteriori chiarimenti forniti, dichiarando conclusa l’odierna audizione. Propone quindi che la Commissione estenda il campo dell’indagine al contributo di rappresentanti politici italiani impegnati nei lavori della Convenzione europea.


        Concorda la Commissione.


        Il seguito dell’indagine è quindi rinviato.


        
La seduta termina alle ore 15,50.