COMMISSIONE PARLAMENTARE
per le questioni regionali

MERCOLEDÌ 19 SETTEMBRE 2001
4ª Seduta

Presidenza della Presidente
ALBERTI CASELLATI

        La seduta inizia alle ore 14,10.


SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI

        La PRESIDENTE avverte che è stata avanzata la richiesta, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento, di attivazione dell’impianto audiovisivo, in modo da consentire la speciale forma di pubblicità dei lavori della seduta ivi prevista: ove la Commissione aderisca a tale richiesta, il Presidente del Senato ha già preannunciato il suo assenso.
        La Commissione si esprime favorevolmente e, di conseguenza, tale forma di pubblicità viene adottata per il prosieguo dei lavori.

Audizione del ministro della salute, professor Girolamo SIRCHIA, in ordine alla devoluzione di ulteriori competenze statali alle Regioni in materia sanitaria

        La presidente ALBERTI CASELLATI, dopo un indirizzo di saluto al ministro SIRCHIA, sottolinea l’esigenza che il sistema sanitario si adegui alle specifiche peculiarità del territorio.

        Il ministro SIRCHIA, preliminarmente, precisa che il contributo offerto alla riflessione della Commissione esprime soprattutto un proprio orientamento personale che, necessariamente, sarà sottoposto quanto prima al vaglio dell’Esecutivo nel suo complesso. In ogni caso l’ulteriore conferimento di competenze in materia sanitaria alle Regioni vedrà un capovolgimento di ruoli tra queste ultime e lo Stato che, infatti, dovrà limitarsi a garantire una sorta di cornice etica recante i principi all’interno dei quali le regioni eserciteranno i poteri e le attribuzioni sulla base delle reali esigenze espresse dal territorio.

        L’area socio-sanitaria, egli avverte, appare alquanto sbilanciata a sfavore della cura di malattie croniche perché risulta soprattutto orientata alla terapia delle malattie acute: tale stato di fatto presuppone un più razionale riequilibrio organizzativo e finanziario, fondato su un più appropriato approccio diagnostico e terapeutico. In tale ottica, quindi, la lotta agli sprechi finisce per assumere una valenza non soltanto economica ma soprattutto etica, in quanto fondata sulla maggiore appropriatezza degli interventi sanitari. Coerentemente a tale presupposto si impone l’aggiornamento e la riconversione professionale del personale, non solo per la cura ospedaliera ma anche per l’assistenza domiciliare, specie per talune categorie di malati cronici o terminali.
        Gli ospedali pubblici, in particolare quelli grandi, rappresentano una grande ricchezza per il servizio sanitario, anche come motore della ricerca scientifica: in alcuni casi, peraltro, a fronte di un generale peggioramento del servizio si registra una cattiva gestione manageriale, fonte di cospicui disavanzi derivanti da quanti presumono di dare la precedenza alla quadratura dei bilanci piuttosto che alla cura di malati. Purtroppo la distorsione dei rapporti tra politica e amministrazione ha prodotto nel tempo direttori generali ospedalieri che hanno privilegiato una gestione burocratica anziché imprenditoriale: occorre invece che l’ospedale, nell’assistenza come nella ricerca, salvaguardi nel modo più corretto la peculiarità della propria missione pubblicistica.
        Passando ai temi dell’educazione permanente da assicurare al personale sanitario, il ministro Sirchia ritiene di particolare utilità la partecipazione a qualificati convegni, all’uopo utilizzando appositi crediti formativi. Naturalmente la convegnistica non può sostituire l’aggiornamento professionale che deve essere costantemente assicurato ai medici e agli infermieri anche attraverso le tecniche di insegnamento interattivo tramite la rete informatica. In tale ambito le Regioni hanno senz’altro ampi spazi di intervento. Dal 1º gennaio 2002 avrà inizio la sperimentazione con
provider su temi preselezionati che daranno luogo alla fruizione di crediti per il rinnovo dei rapporti professionali con il Servizio sanitario nazionale.
        Il ministro SIRCHIA, quindi, si sofferma sul delicato tema della comunicazione funzionale a una corretta educazione sanitaria, specie in materia farmaceutica, che al momento rischia di accentuare l’asimmetria informativa a danno, in primo luogo, degli stessi medici e sottolinea la necessità di un progetto per la comunicazione pubblica, senza oneri per lo Stato, che abbia nel contempo i requisiti della autorevolezza scientifica e dell’efficacia. Al riguardo ritiene di poter dare avvio, dal prossimo gennaio, a una mirata campagna sui temi concernenti le errate forme di alimentazione in ordine alle quali è stato calcolato un costo a carico della spesa sanitaria pari a circa ventimila miliardi di lire. Successivamente partirà una analoga iniziativa per la prevenzione del rischio mirata ai non fumatori.
        Per quanto concerne gli infermieri lamenta che al livello di professionalità richiesto non corrisponde un livello retributivo altrettanto adeguato: occorre pertanto prevedere significative innovazioni, non esclusa la possibilità di avvalersi della facoltà di dedicarsi contestualmente ad attività di natura libero-professionale. Anche per altre categorie professionali si registrano problemi analoghi, ad esempio i tecnici radiologi: in particolare appare doveroso superare l’esclusività e la irreversibilità del rapporto professionale dei medici operanti in regime cosiddetto
intramoenia.

        La PRESIDENTE ringrazia il ministro SIRCHIA per il contributo reso, che risulta molto significativo nell’ottica di un più mirato conferimento di competenze statali in materia sanitaria alla responsabilità delle Regioni.

        Il deputato FISTAROL, pur condividendo alcune affermazioni rese dal Ministro, osserva che il suo intervento si qualifica più come una panoramica sulle linee guida del proprio dicastero che come specifico indirizzo del Governo in materia di ulteriore trasferimento di competenze statali in materia sanitaria. Sarebbe stato auspicabile, pertanto, far precedere una audizione del Ministro delle riforme istituzionali e svolgere un dibattito in ordine ai temi connessi alla prossima scadenza del referendum costituzionale del 7 ottobre.


        La presidente ALBERTI CASELLATI ricorda che l’Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, riunitosi lo scorso 31 luglio, aveva stabilito di ascoltare alcuni rappresentanti del Governo. Tenuto conto dei rispettivi impegni le audizioni hanno avuto inizio con il Ministro della salute e proseguiranno come convenuto. Quanto al
referendum costituzionale del 7 ottobre, precisato che il Governo non può che essere neutrale in materia referendaria, opportunamente il ministro Sirchia ha illustrato il proprio indirizzo politico richiamando il ruolo etico di garanzia che lo Stato dovrà assumere nei confronti dei poteri conferiti alle Regioni in materia sanitaria.

        Il ministro SIRCHIA, infine, ricorda che, nella scorsa legislatura, mentre con legge costituzionale venivano conferite nuove competenze alle Regioni, con altra legge ordinaria venivano analiticamente disciplinati i poteri regionali in materia sanitaria. Con il decreto-legge approvato dal Governo la scorsa settimana, invece, è iniziato il capovolgimento dell’indirizzo legislativo centralistico, conferendo maggiori responsabilità alle regioni, a partire dalla spesa farmaceutica per poi proseguire con altri comparti della spesa sanitaria.


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

        La PRESIDENTE avverte che la Commissione tornerà a riunirsi giovedì 27 settembre, alle ore 14, per proseguire l’audizione del Ministro della salute.

        
La seduta termina alle ore 15,30