COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA

sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa
o similare

MARTEDÌ 15 Ottobre 2002

29ª Seduta

Presidenza del Presidente

Roberto CENTARO


        La seduta inizia alle ore 10,10.

Sui lavori della Commissione.

        Il PRESIDENTE desidera esprimere la più ampia solidarietà nei confronti dell’onorevole Angela Napoli e informa la Commissione di avere già compiuto un passo presso il Ministero dell’interno al fine di garantirle sicurezza e serenità nell’esercizio delle funzioni di parlamentare. Se disaccordo vi può essere sulle specifiche tecniche da utilizzare o sugli strumenti operativi concreti, resta salda e compatta la risposta politica alla criminalità mafiosa e similare.


        Il senatore FLORINO – il quale si riserva di circostanziare nel dettaglio fatti o episodi al fine di una possibile indagine – rende partecipe la Commissione della grave situazione della città di Napoli, anche in conseguenza della messa in libertà di detenuti condannati a pene significative e alla situazione di complessiva debolezza istituzionale.


        Il deputato PALMA rivolge un’istanza di chiarimento alla presidenza in ordine alla possibile contemporaneità dei lavori d’aula di uno dei due rami del Parlamento e l’attività della Commissione. Segnatamente, con riferimento all’audizione del ministro Pisanu, rileva come si sia incorsi, per alcuni deputati, in una impossibilità oggettiva di partecipare alla seduta di Commissione e, ancorché sia ampiamente nota la distinzione tra il Regolamento del Senato e il Regolamento della Camera circa la sospensione dei lavori in Commissione in costanza di attività d’aula, ritiene utile un chiarimento sui criteri di interpretazione che si intendono seguire sulla conduzione delle prossime sedute.


        Il PRESIDENTE informa la Commissione di aver già provveduto ad informare sia il Presidente del Senato della Repubblica sia il Presidente della Camera dei deputati sulla delicatezza della problematica relativa alla programmazione dei lavori delle commissioni bicamerali rispetto alla programmazione dei lavori dell’Assemblea e di aver ricevuto, da parte del Presidente del Senato, una risposta rassicurante, nella direzione di un fattivo impegno verso una più razionale organizzazione dei lavori parlamentari che consenta spazi più ampi per la convocazione delle Commissioni. In attesa di eventuali modifiche, sarà cura della presidenza di contemperare le esigenze dei parlamentari impegnati nei lavori di aula con la necessità di garantire una adeguata attività della commissione.


        Il deputato LUMIA inoltra l’istanza di acquisizione dei verbali dei dibattimenti del collaboratore di giustizia Giuffrè, delle dichiarazioni dibattimentali del colonnello Riccio, nonché la richiesta di aggiornamento dello schema riepilogativo delle scarcerazioni in atto e chiede di dare conto delle questioni portate all’attenzione del Ministro Pisanu in vista della prossima audizione.


        Il PRESIDENTE dà assicurazione che sarà sua cura provvedere alla trasmissione delle richieste relative alle dichiarazioni rese nella fase dibattimentale sia dal collaboratore di giustizia Giuffrè sia dal colonnello Riccio. Con riferimento all’audizione calendarizzata del Ministro dell’interno, precisa di aver già trasmesso il resoconto stenografico all’onorevole Pisanu che, nella seduta di giovedì, darà risposta alle domande che gli sono state rivolte. Il PRESIDENTE ricorda, infine, che sarà sua cura sollecitare una rapida trasmissione alla Commissione della mappa delle scarcerazioni che coinvolgono detenuti di mafia.


        Il senatore NOVI desidera segnalare all’attenzione della Commissione la problematica relativa all’assistenza legale dei collaboratori di giustizia, anche con riferimento ai possibili condizionamenti ambientali che potrebbero portare ad una sorta di paralisi del sistema di garanzie, ben oltre l’incidenza della questione relativa al termine di tre mesi per le dichiarazioni rese dai collaboratori stessi. Richiede inoltre l’acquisizione dei rapporti del capitano De Donno relativi alla situazione della Sicilia e della Calabria, finora negati ai componenti della Commissione.

        Esprime, infine, parere favorevole alla desecretazione dei resoconti della missione della Commissione a Lamezia Terme.

        Il PRESIDENTE dà assicurazione che sarà sua cura attivarsi per una tempestiva acquisizione del rapporto redatto dal capitano De Donno e informa la Commissione di aver già provveduto a trasmettere al Ministro della giustizia le segnalazioni di preoccupazione pervenute da alcuni avvocati per la difesa dei collaboratori di giustizia.


        Il senatore NOCCO chiede se non sia opportuno rinviare la deliberazione della Commissione circa la desecretazione delle audizioni rese nella città di Lamezia Terme in considerazione dell’intervento del Ministro dell’interno calendarizzato per giovedì.


        Il PRESIDENTE precisa che la desecretazione prescinde dall’audizione del Ministro e ricorda alla Commissione di aver incaricato il senatore Calvi a svolgere la relazione circa il regime di pubblicità degli atti, in quanto non si è ancora costituito l’apposito comitato.

Determinazioni in ordine al regime di pubblicità del resoconto stenografico delle audizioni svolte innanzi alla Commissione nella missione a Lamezia Terme il 20 settembre 2002

        Il PRESIDENTE avverte preliminarmente che nella seduta del 3 ottobre 2002 il senatore Calvi è stato incaricato di effettuare un’analisi del testo del resoconto stenografico delle audizioni svolte a Lamezia Terme il 20 settembre scorso. Il relatore, coadiuvato da due consulenti della Commissione, ha individuato alcune parti che, anche a tutela del segreto investigativo, rimarranno soggette al vincolo di segretazione. Le altre parti del resoconto stenografico saranno declassificate a atto riservato al fine di consentirne la trasmissione in copia al Ministro dell’interno, secondo l’indirizzo che è emerso nella citata seduta del 3 ottobre scorso.


        Svolge quindi la propria relazione il senatore CALVI dando conto dei criteri con i quali è stato condotto l’esame del resoconto stenografico, al fine di individuare le parti che resteranno soggette al vincolo di segretazione.
        Intervengono i deputati PALMA e SINISI.


        Il PRESIDENTE pone quindi in votazione la proposta di desecretazione del resoconto stenografico delle audizioni svolte innanzi alla Commissione nella missione a Lamezia Terme il 20 settembre 2002, fatta eccezione per le parti, individuate dal relatore secondo i criteri prima illustrati, che resteranno soggette al vincolo di segretezza.

        Posta ai voti, previa verifica del numero legale, è approvata la proposta di desecretazione nei termini indicati.

Comunicazioni del Presidente sulla costituzione dei Comitati

        Il PRESIDENTE illustra alla Commissione l’articolazione dei Comitati di lavoro deliberati nella seduta del 26 febbraio 2002 ed avverte che, secondo le intese raggiunte in Ufficio di Presidenza, alcuni Comitati saranno costituiti da sette commissari intendendosi così derogata la regola generale che era stata assunta nel senso di fissare in cinque il numero dei componenti.
        Intervengono i deputati PALMA, SINISI e D’ALIA.
        Posta ai voti, previa verifica del numero legale, è approvata la proposta di articolazione dei Comitati, che risultano così costituiti:

        I Comitato: sui collaboratori e sui testimoni di giustizia

        Coordinatore: on. Sinisi
        Componenti:
sen. Bobbio, sen. Brutti, sen. Cirami, sen. Novi, sen. Peruzzotti, sen. Zancan

        II Comitato: sulla presenza della criminalità organizzata in regioni diverse da quelle tradizionalmente interessate dal fenomeno mafioso

        Coordinatore: sen. Peruzzotti
        Componenti: sen. Curto, sen. Dalla Chiesa, sen. Gentile, on. Maran

        III Comitato: sulle diverse forme di inquinamento mafioso nel settore degli appalti e delle opere pubbliche

        Coordinatore: on. Vitali
        Componenti:
sen. Battaglia, on. D’Alia, sen. Florino, sen. Manzione, on. Sinisi, sen. Vizzini,

        IV Comitato: sui traffici di natura economico-finanziaria e sulle misure patrimoniali e finanziarie di contrasto, nonché sull’utilizzazione dei beni confiscati

        Coordinatore: on. Bertolini
        Componenti: on. Bricolo, on. Drago, sen. Del Turco, sen. Florino, sen. Maritati, sen. Sodano

        V Comitato: sul racket e l’usura

        Coordinatore: on. Diana
        Componenti: on. Misuraca, on. Molinari, on. Napoli, sen. Vizzini

        VI Comitato: sui processi di internazionalizzazione della criminalità organizzata, sui traffici internazionali e rapporti con le mafie estere e loro insediamento sul territorio nazionale

        Coordinatore: sen. Curto
        Componenti: on. Bricolo, sen. Calvi, on. Lazzari, sen. Veraldi

        VII Comitato: sulla questione minorile, con particolare riferimento ai fenomeni di sfruttamento dei minori e di utilizzazione degli stessi da parte della criminalità organizzata

        Coordinatore: on. Vendola
        Componenti: on. Bertolini, sen. D’Onofrio, on. Fatuzzo, on. Lumia

        VIII Comitato: per i rapporti con gli Enti locali

        Coordinatore: on. Cristaldi
        Componenti: on. Burtone, sen. Greco, on. Leoni, sen. Nocco

        IX Comitato: sulla verifica della congruità della normativa sostanziale e processuale in tema di contrasto alla criminalità organizzata

        Coordinatore: on. Drago
        Componenti: on. Gambale, on. Minniti, on. Palma, sen. Ruvolo

        X Comitato: sul regime degli atti (previsto dagli articoli 21 e 23 del Regolamento interno, formula le proposte in tema di pubblicità della documentazione)

        Coordinatore: sen. Ayala
        Componenti: sen. Boscetto, on. Ceremigna, sen. Cirami, on. Cristaldi

        Sportello Scuola

        Coordinatore: on. Misuraca
        Componenti: on. on. D’Alia, Fatuzzo, on. Lumia, on. Mancuso, on. Sinisi

        Resta altresì inteso che eventuali richieste di sostituzione avanzate dai Gruppi saranno prese in considerazione dalla Presidenza.

Esame del regolamento sull’attività dei Comitati

        Posti separatamente ai voti, previa verifica del numero legale, sono approvati gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8 del regolamento sull’attività dei Comitati nel testo vagliato in Ufficio di Presidenza allargato ai rappresentati dei Gruppi.
        Messo ai voti nel suo complesso, previa verifica del numero legale, il regolamento è approvato.
        Il PRESIDENTE propone che, a parziale modifica della determinazione originariamente assunta sulla durata annuale dei Comitati, si proceda alla rinnovazione degli stessi alla scadenza del primo biennio di attività della Commissione, in occasione del suo rinnovo.


        Il PRESIDENTE rivolge un augurio di buon lavoro ai coordinatori e ai componenti di ciascun Comitato.

Sull’organizzazione dei lavori della Commissione e sull’acquisizione di atti

        Il senatore NOVI rimarca la scorrettezza di ogni tentativo teso alla insinuazione di dubbi sulla trasparenza nella condotta dei rappresentanti delle istituzioni. Lo scioglimento di alcuni consigli comunali non è certamente stato ostacolato in passato, ancorché potesse apparire a carattere preventivo, ma oggi deve essere impedita con fermezza ogni forma di strumentalizzazione.


        Il senatore D’ONOFRIO considera la lealtà istituzionale nei confronti delle diverse articolazioni dei pubblici poteri un dovere imprescindibile di collaborazione. Alla medesima stregua va considerato il rapporto che si deve instaurare con il Ministro dell’interno e chiede, con riferimento ai casi di scioglimento dei consigli comunali, l’acquisizione di tutte le relazioni d’accesso redatte nel corso della XIII e nell’attuale legislatura.


        Il PRESIDENTE ricorda come l’unico limite alla desecretazione concerne gli atti soggetti al vincolo di segreto riguardanti indagini in fase preliminare.


        Il deputato SINISI ricorda come si debba far riferimento alla distinzione tra atti originati dall’attività della Commissione e atti già soggetti a un proprio regime di segretezza non originati dalla Commissione medesima. Questi ultimi rappresentano ovviamente una materia non disponibile. D’altro canto, la salvaguardia di interessi di sicurezza pubblica impone, secondo la normativa vigente, la trasmissione di ogni utile informazione al Ministro dell’interno.


        Il deputato LUMIA ritiene che all’interno della complessa procedura di scioglimento di un consiglio comunale non siano tollerabili ingerenze da parte di alcun soggetto non chiaramente individuato dalle norme. Al riguardo avanza seri dubbi sull’operato del sottosegretario D’Alì.


        Il PRESIDENTE ricorda che non è compito della Commissione esprimere una valutazione che si innesti nella procedura di scioglimento dei consigli comunali, salva la possibilità, per i singoli componenti della Commissione, di svolgere le proprie personali considerazioni in altra sede.

        La collaborazione istituzionale che deve connotare il lavoro della Commissione è sempre espressione di una neutralità rigorosa, che preclude l’espressione di valutazioni su singoli rappresentanti del Governo. Tali giudizi possono essere formulati ancora una volta dai singoli componenti della Commissione nel libero esercizio del proprio mandato parlamentare.

        Il deputato VENDOLA, nell’esprimere anch’egli la propria preoccupazione sulla situazione della città di Napoli, manifesta l’urgenza di una modifica incisiva della normativa vigente in tema di scioglimento dei consigli comunali, anche in considerazione dell’inefficacia del provvedimento nei confronti della struttura amministrativa che continua ad operare come apparato burocratico permanente. Esprime inoltre forti perplessità nei confronti della condotta tenuta dal sottosegretario D’Alì anche in relazione alla correttezza dimostrata dal Ministro Pisanu e chiede l’acquisizione degli atti relativi al processo contro il rappresentante del partito della Rifondazione comunista Forgione promosso dallo stesso sottosegretario D’Alì nonché gli atti relativi al procedimento penale contro il settimanale «Il Mondo» promosso da Giacomo Salvatore D’Ali. Egli ritiene che il rapporto tra le famiglie Staiti–D’Alì e Messina–Denaro debba essere approfondito e chiarito, ancorchè manchino elementi di rilievo penale direttamente rilevanti.


        Il deputato PALMA ritiene del tutto prioritario porre la questione sui lavori della Commissione e, segnatamente, sull’ammissibilità di interventi estranei all’ordine del giorno. Esprime, inoltre, seria preoccupazione per l’atteggiamento dell’opposizione, in quanto, a fronte della massima disponibilità dimostrata dalla maggiorana, utilizza strumenti di polemica tali da minare l’unità del lavoro della Commissione.

        Per il caso di Lamezia Terme, la lettura degli atti evidenzia chiaramente come non possano essere trascurati alcuni elementi positivi propri di quella realtà comunale: la presenza di un funzionario della prefettura nelle commissioni di appalto, la percentuale di ribasso chiaramente maggiore rispetto alla media di quel territorio e la destinazione dei beni confiscati, pur nella difficoltà che incontrano le personalità pubbliche, quali lo stesso Sindaco, oggetto di minacce. Nessuna difesa d’ufficio di alcuno, ma compito della Commissione è quello di sapersi estraniare da ogni tentativo di politica strumentale e, al riguardo, chiede che siano trasmessi sia il resoconto stenografico, sia le relazioni con allegata documentazione rese dal Sindaco di Lamezia.
        Concorda infine nella richiesta di acquisizione della documentazione relativa alle procedure di accesso perfezionatesi nella XIII e nell’attuale legislatura.

        Il PRESIDENTE ricorda che gli atti non coperti da segreto sono stati già trasmessi al Ministro e rivolge al coordinatore del Comitato per i rapporti con gli enti locali la richiesta di un’analisi accurata sulla congruità della normativa vigente in tema di scioglimento dei consigli comunali.


        Il PRESIDENTE dà infine assicurazione che sarà sua cura provvedere all’acquisizione della documentazione relativa alle procedure di accesso della XIII e dell’attuale legislatura.


        Il deputato SINISI, nel confermare la gravità della situazione lametina e nell’esprimere solidarietà all’onorevole Angela Napoli, ricorda come la competenza del Ministro rispetto al procedimento di scioglimento del consiglio comunale sia del tutto esclusiva e non possa essere demandata ad alcun sottosegretario. Ogni forma di interferenza rappresenterebbe una grave violazione delle regole.

        Concorda, infine, sull’invito rivolto dal Presidente al coordinatore del Comitato per i rapporti con gli enti locali sulla possibilità di aggiornamento della legge sullo scioglimento dei consigli comunali.

        Il senatore FLORINO ribadisce la necessità di un approccio rigoroso rispetto alla problematica dello scioglimento dei consigli comunali in odore di mafia, senza distinzione di appartenenza politica, ma anche al di fuori di ogni logica di mera strumentalizzazione.


        Il deputato Angela NAPOLI esprime il proprio vivo ringraziamento al Presidente della Commissione senatore Centaro, ai componenti della stessa che le hanno manifestato la propria solidarietà e al Gruppo di Alleanza Nazionale. La fermezza e la determinazione nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata richiedono il perseguimento, anche all’interno della Commissione, dell’obiettivo dell’unità. Lo scioglimento di un consiglio comunale è senza dubbio un momento di preoccupazione e di crisi della politica nelle realtà del territorio nazionale, ma la netta opposizione ai tentativi di infiltrazione mafiosa non può essere, in alcune circostanze, altrimenti surrogata.


        Il deputato D’ALIA, nell’esprimere il proprio apprezzamento per l’attenzione del Presidente Centaro alla problematica riguardante la normativa sullo scioglimento dei consigli comunali, auspica un adeguato approfondimento sul caso Calabria.


        Il deputato DIANA condivide l’esigenza di verificare la congruità della normativa vigente in tema di scioglimento dei consigli comunali e ravvisa la necessità di una concomitante valutazione delle responsabilità in capo ai singoli rappresentanti delle istituzioni per condizionamenti o infiltrazioni della criminalità organizzata.


        Il deputato CRISTALDI ringrazia il senatore Centaro per la fiducia dimostrata nei suoi confronti nell’affidargli l’incarico di coordinatore del Comitato per i rapporti con gli enti locali. Manifesta piena e forte solidarietà all’onorevole Angela Napoli, anche a nome del Gruppo di Alleanza Nazionale.

        Ritiene di dover segnalare il rischio di atteggiamenti talora non congrui rispetto alle singole realtà comunali degli stessi funzionari di talune prefetture. L’approfondimento della congruità dell’attuale normativa vigente in tema di scioglimento dei consigli comunali non può prescindere da un’attenta analisi della realtà materiale nella quale viene ad attuarsi.

        Il PRESIDENTE, a conclusione del dibattito, avverte che delle questioni emerse sarà investito l’Ufficio di Presidenza allargato ai rappresentanti dei Gruppi.


        
La seduta termina alle ore 13,20.