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COMMISSIONE PARLAMENTARE
PER L’INDIRIZZO GENERALE E LA VIGILANZA
DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI

GIOVEDI' 2 FEBBRAIO 2006

239a Seduta

Presidenza del Presidente
GENTILONI SILVERI



Intervengono il presidente della RAI, Claudio PETRUCCIOLI ed il direttore generale della RAI, Alfredo MEOCCI.

La seduta inizia alle ore 14.

SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI

Il presidente, deputato GENTILONI SILVERI, avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.
Avverte altresì che sarà redatto e pubblicato il resoconto stenografico.


Svolgimento di quesiti a risposta immediata alla società concessionaria del servizio radiotelevisivo a norma dell’atto di indirizzo approvato il 25 ottobre 2005 (ex artt. 17 e 18 del Regolamento della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi)
(Svolgimento e conclusione)

Il presidente, deputato GENTILONI SILVERI, ricorda che i presentatori possono illustrare il quesito per non più di due minuti e che il Presidente o il Direttore generale della RAI potranno rispondere per non più di quattro minuti.
I presentatori del quesito avranno poi due minuti a disposizione per replicare.

Il deputato GIULIETTI illustra il seguente quesito:

“Quesito 16
Giulietti

Premesso che:
la signora Flavia Franzoni in Prodi, era stata invitata alla trasmissione “Domenica in” del 15 gennaio 2006 per presentare il suo libro edito dalle Edizioni San Paolo dal titolo “Insieme”;
a poche ore dalla trasmissione tale invito veniva improvvisamente cancellato;
tra le varie e singolari motivazioni addotte alla cancellazione dell’invito alla signora Flavia Franzoni Prodi, sarebbe stata usata quella relativa a presunti divieti contenuti all’interno della par condicio e dai regolamenti in materia della stessa previsti dalla Commissione di vigilanza della RAI;
si chiede di sapere:
quali siano i commi della legge sulla par condicio od eventuali direttive impartite dalla Commissione di vigilanza RAI che possono aver di fatto “impedito” la presenza della signora Franzoni Prodi in trasmissione;
chi abbia assunto tale decisione e quali provvedimenti intenda assumere la RAI, qualora non risulti alcun impedimento dettato dalla par condicio o dalle direttive della Commissione di vigilanza, al fine di tutelare la propria immagine ulteriormente compromessa da tali atteggiamenti inspiegabili, censori e che non costituiscono certamente una novità per RAIUNO.”
Risponde il presidente della RAI, PETRUCCIOLI il quale fa presente che la vicenda del quesito era stata oggetto di approfondimento da parte del Consiglio di Amministrazione già nello scorso mese di gennaio.
Come egli aveva avuto modo di verificare, l'invito alla signora Flavia Franzoni Prodi affinché presentasse il suo libro a "Domenica in" era stato formulato dallo staff del programma agli editori del libro senza peraltro interpellare, come gli è stato confermato dalla signora Venier, il responsabile della struttura.
Questi ha poi ritenuto di dover intervenire per bloccare la trasmissione valutando che essa non fosse conforme alle direttive aziendali in materia, una valutazione che, comunque sia giudicata, in alcun modo possa essere fatta risalire ad obblighi derivanti dalla legge 28 del 2000.
La sua personale valutazione su tale comportamento, espressa evidentemente non in termini autoritativi che non gli competono, è stata decisamente negativa, dal momento che la RAI non può che perdere credibilità dalla decisione di disdire un invito che essa stessa ha già formulato.
Del resto egli ha assunto una posizione simile anche nella vicenda del prospettato faccia a faccia fra l'onorevole Berlusconi e l'onorevole D'Alema nella trasmissione "Alice". Egli ritiene infatti che non si possano arbitrariamente mutare i termini di una partecipazione ad uno spettacolo televisivo che è stata offerta a soggetti esterni.

Il deputato GIULIETTI ringrazia il presidente della RAI la cui risposta conferma la fondatezza delle sue preoccupazioni. In particolare egli osserva come negli ultimi mesi siano stati riportati in Commissione ripetuti attacchi a trasmissioni di RAITRE e a rubriche del TG3 ignorando sostanzialmente il comportamento di altre reti che, mentre consentono una vera e propria tracimazione del Presidente del Consiglio anche in spazi che gli sarebbero preclusi a norma della delibera approvata da questa Commissione l'11 marzo 2003, mettono in opera vere e proprie censure nei confronti di giornalisti, artisti ed ospiti evidentemente non graditi a tutti.

Il deputato GAMBA illustra il seguente quesito:

“Quesito 17
Butti, Gamba

Per sapere, premesso che
in data odierna, 31 gennaio 2006, alle ore 7,45 circa, Rai News 24 in occasione di una rubrica di approfondimento culturale, ha presentato un libro del giornalista Giustolisi che tratta il tema legato al cosiddetto "armadio della vergogna";
durante l'esposizione del giornalista, non vi è stata alcuna possibilità di contraddittorio ed inoltre il signor Giustolisi ha duramente attaccato l'onorevole Enzo Raisi, relatore della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti;
in occasione di tale monologo il signor Giustolisi ha offeso l'operato della Commissione, ponendo altresì l'accento su un'ipotetica continuità politica e ideale tra Alleanza Nazionale e il regime nazifascista;
chiediamo
per quale motivo l'approfondimento di un tema così delicato - che sarà peraltro oggetto nei prossimi giorni delle valutazioni conclusive della relazione dell'onorevole Enzo Raisi - sia stato presentato in una trasmissione RAI senza alcuna possibilità di confronto e garantendo solo il monologo di una persona notoriamente schierata su tesi condivise dalla sinistra;
se non si ritenga opportuno e necessario - essendo vicini alla prossima campagna elettorale - garantire una corretta informazione dei lavori parlamentari attraverso confronti reali tra i soggetti protagonisti del dibattito."

Risponde il direttore generale della RAI, MEOCCI, il quale precisa quanto segue:
l'approfondimento in questione partiva dai lavori in via di conclusione della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'occultamnento di fascicoli relativi a crimini nazi-fascisti ed approfondiva il tema in questione con il giornalista Franco Giustolisi, che vi ha dedicato costantemente anni di lavoro, scrivendo il libro "L'armadio della vergogna" e realizzando numerose inchieste e interviste sulla carta stampata, alla radio e alla television.
Le valutazioni di un esperto riconosciuto hanno un'intrinseca validità giornalistica e non richiedono evidentemente contraddittorio contestuale, mentre dei giudizi da lui espressi - di carattere storico e culturale - l'esperto si rende personalmente responsabile.
Nel corso dell'intervista, il giornalista di Rai News 24 ha annunciato ulteriori approfondimenti nell'ambito della Commissione parlamentare e la Direzione ha già chiesto all'onorevole Raisi un intervento che è stato trasmesso, stamane, 2 febbraio, nell'ambito di una analisi pluralista sulle conclusioni della Commissione d'inchiesta.
La Direzione di Rai News 24 fa inoltre presente sull'argomento come sia giusto e necessario garantire confronti reali fra i soggetti politici protagonisti del dibattito parlamentare, ma che vi siano e debbano rimanere al contempo autonomi spazi di analisi e approfondimento storico, culturale, sociale, a qualificati livelli professionali e d'opinione, come essenza delle scelte editoriali di una Testata. In ogni caso e particolarmente nel periodo elettorale, la Direzione generale ritiene che sia indispensabile prestare la massima attenzione per garantire la corretta attuazione del principio del pluralismo, attraverso una politica delle partecipazioni capace di mettere al confronto le varie testimonianze delle tesi in campo.

Il deputato GAMBA ringrazia il direttore generale Meocci, anche per la notizia, che egli non conosceva, che il deputato Raisi è stato invitato dalla Direzione di Rai News 24.
Egli condivide poi le valutazioni del direttore Meocci circa la necessità di una particolare prudenza in periodo di campagna elettorale.
Del resto, se l'opinione espressa dalla Direzione di Rai New 24 circa il diritto ad una autonomia editoriale dell'analisi storico culturale può essere in linea di principio condivisa, non si può dimenticare che quando tale analisi si esercita su episodi della storia recente occorre fare la massima attenzione ad evitare strumentalizzazioni in chiave politico-elettorale.

Il senatore FALOMI illustra il seguente quesito:

“Quesito 18
Falomi

Premesso che:
nel dibattito pubblico sulle presenze nei TG di esponenti politici e di governo si fa riferimento alla cosiddetta regola "dei tre terzi" per definire il tempo televisivo a disposizione delle istituzioni e delle forze politiche di maggioranza e di opposizione;
sulla base della suddetta regola il precedente Direttore Generale della RAI avrebbe inviato ai Direttori dei telegiornali una specifica disposizione;
a quanto risulta, i Direttori dei telegiornali RAI si atterrebbero alla suddetta disposizione.
Considerato che:
nessun organo parlamentare ha mai deliberato la suddivisione del tempo nei TG secondo la regola dei "tre terzi";
il Consiglio di amministrazione della RAI, a quanto risulta, non ha mai approvato disposizioni nel senso sopra indicato;
la regola dei tre terzi pensata per un contesto politico-istituzionale come quello francese, profondamente diverso dal nostro, applicata in Italia produce una grave distorsione e un pesante squilibrio a vantaggio delle forze di governo e della maggioranza con grave danno per le forze di opposizione;
sarebbe più equo e più corrispondente allo spirito della legge 28/2000 riservare, al netto del tempo riferibile alla Presidenza della Repubblica, alla Corte Costituzionale, e alla Commissione Europea, il 50% del tempo alle forze di governo e della maggioranza ed il restante 50% alle forze di opposizione.
Si chiede di sapere:
qual è la fonte di legittimità della regola dei "tre terzi" e se la RAI non intende correggere e deliberare una nuova disposizione più rispettosa del principi dell'equilibrato confronto tra le forze politiche, come è richiesto dalla normativa vigente."

Il presidente della RAI, PETRUCCIOLI, rispondendo al quesito del senatore Falomi, ricorda come già prima di assumere la Presidenza della RAI egli abbia avuto modo di svolgere pubbliche riflessioni sul tema della regola, o forse dell'artificio, rappresentato dalla cosiddetta regola dei tre terzi.
Si tratta di un meccanismo, come ricordava il senatore Falomi, di origine francese, che ha avuto una applicazione in alcuni periodi a partire dalla scorsa legislatura, ma che ha trovato una sua formalizzazione in due circolari, emanate rispettivamente nel 2002 e 2003 dall'allora direttore generale Cattaneo.
Nel condividere le valutazioni del senatore Falomi circa l'inopportunità di trasferire tale meccanismo ad un sistema politico-istituzionale sostanzialmente diverso da quello francese quale è il nostro, il Presidente della RAI osserva peraltro che ad un attento monitoraggio delle trasmissioni di informazione della RAI, bisogna riscontrare che, per quanto riguarda i notiziari, pur essendo il tempo attribuito complessivamente al Governo e alla maggioranza che lo sostiene maggiore di quello riconosciuto all'opposizione, tuttavia il rapporto è sostanzialmente più equilibrato di quanto non avverrebbe con l'applicazione della regola dei tre terzi.
Ovviamente la situazione è diversa nei programmi di approfondimento dove prevale l'esposizione in contraddittorio di posizioni politiche dove, come è giusto e logico che sia, il rapporto tra maggioranza e opposizione è pressocchè paritario.

Il senatore FALOMI ringrazia il Presidente della RAI, in particolare per aver voluto esprimere una chiara presa di posizione in merito alla cosiddetta regola dei tre terzi.
Per quanto riguarda poi i monitoraggi e le rilevazioni sul tempo di presenza delle forze politiche nei notiziari egli fa presente che si tratta di un dato che non dice tutto. Ad esempio nelle ultime settimane l'ampio spazio che ha avuto sui giornali, evidentemente non senza motivo, la vicenda Unipol, deve certamente essere considerato nel valutare il tempo attribuito ai Democratici di Sinistra.

Il deputato CARRA illustra il seguente quesito:

“Quesito 19
Carra

Per sapere:
quali disposizioni vengano date alle testate giornalistiche indipendentemente dall’inizio effettivo del periodo di par condicio. In particolare quali disposizioni vengano date in ordine alla distribuzione dei tempi tra maggioranza e opposizione;
quali siano gli elementi distintivi tra la comunicazione riservata all’attività di Governo e quella riservata alle forze politiche. Distinzione indispensabile per valutare la divisione del tempo in due terzi nei quali va assicurata netta separazione tra notizie riguardanti il Governo e attività delle forze di maggioranza;
se la Direzione generale voglia impedire da qui alle elezioni politiche la confezione e la messa in onda del “panino”. Tecnica che sommando genericamente i tempi del Governo e quelli della maggioranza finisce con il garantire i due terzi del timing complessivo del servizio ai partiti di maggioranza, con il risultato che, ogni servizio lascia alla maggioranza l’ultima parola, la più autorevole di attenzione;
se si voglia impedire che all’effetto due terzi “del panino” si sommi l’effetto favorevole alla maggioranza del concomitante “pastone politico” presente in alcuni notiziari;
se, data la delicatezza del momento, siano dati opportuni orientamenti perché i “panini” vengano impediti oltre che per la comunicazione politica anche per i servizi di cronaca o di società che abbiano come protagonisti uomini politici."

Risponde il presidente della RAI, PETRUCCIOLI, osservando che il Consiglio di Amministrazione ed il Direttore generale hanno intensificato in questo periodo gli incontri con i responsabili dei telegiornali, proprio per affrontare il problema di una strutturazione più corretta ed equilibrata delle notizie, dal momento che il cosiddetto metodo del panino - in parte certamente frutto della difficoltà di dare conto delle posizioni politiche in un sistema affollato di attori come quello italiano - non appare certamente soddisfacente.
Un'ipotesi che è stata da taluno formulata è quella di costruire una sorta di doppio contenitore che dia da un lato conto dell'attività e delle dichiarazioni del Governo e della maggioranza e dall'altro di quello dell'opposizione.
Il Presidente osserva poi quanto alla replica del senatore Falomi, che indubbiamente il problema da lui posto in relazione al caso Unipol esiste, ma è in gran parte determinato dalla natura della notizia stessa; ad esempio nel periodo tra settembre e ottobre, nel quale si svolsero le primarie dell'Unione, il professor Prodi potè godere di una particolare visibilità, che suscitò anche proteste da parte di esponenti della maggioranza, ma che era inevitabile conseguenza del rilievo della notizia.

Nell'esprimere soddisfazione e apprezzamento per la risposta del presidente Petruccioli, il deputato CARRA segnala come l'ipotesi del doppio contenitore che evidentemente taluni telegiornali scoprono solo oggi, non è che la formula editoriale già da molto tempo adottata dal TG.

Il deputato LAINATI illustra il seguente quesito:

"Quesito 20
Lainati

Premesso che:
nel corso della puntata del 29 u.s. del programma "Mezz'ora" su RAITRE, è andato in onda un incredibile duetto tra l'ex presidente diessino della RAI, Lucia Annunziata ed il consigliere di amministrazione della televisione pubblica (indicato da Rifondazione Comunista) Sandro Curzi, nel corso del quale sono stati duramente attaccati il presidente del Consiglio, onorevole Silvio Berlusconi ed il direttore generale della RAI, Alfredo Meocci e tutto questo senza neanche un'ombra di contraddittorio, come purtroppo spesso avviene su RAITRE;
nell'ambito di tale duetto Annunziata-Curzi, c'è stato anche un vero e proprio attacco ai membri di maggioranza della Commissione di vigilanza RAI, per le recenti iniziative legislative votate in Commissione, in tal modo sindacando atti assunti in piena autonomia nell'ambito di una Commissione parlamentare, il che costituisce un fatto di enorme gravità;
si chiede di sapere:
per quale motivo è stata mandata in onda, per l'ennesima volta, una trasmissione di alta valenza politica senza alcun contraddittorio, il che non risponde certo né ai criteri di equilibrio ed imparzialità cui deve attenersi la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, né ai principi contenuti nella recente lettera al Capo dello Stato al presidente della Commissione di vigilanza, onorevole Gentiloni."

Il presidente PETRUCCIOLI osserva in primo luogo che la trasmissione "Mezz'ora" di Lucia Annunziata è costruita, non diversamente ad esempio da "Che tempo che fa" o altre trasmissioni consimili, con una formula editoriale, quella dell'intervista, rispetto alla quale il Consiglio di amministrazione ha avuto modo di chiarire che l'obbligo del pluralismo non può essere imposto all'interno di una sola trasmissione, ma deve essere valutato nel complesso del tempo, e si realizza attraverso un equilibrio nella scelta dei soggetti che vengono intervistati, equilibrio che certamente, ove si consideri il complesso delle puntate fino ad oggi trasmesse, il programma ha rispettato.
Per quanto riguarda specificamente la trasmissione che ha avuto come ospite Sandro Curzi, il presidente Petruccioli fa presente che nel Consiglio di amministrazione, nel dare conto del richiamo del Presidente della Repubblica alla necessità di garantire l'immagine di imparzialità dell'azienda e la par condicio già prima dell'inizio ufficiale della campagna elettorale, egli ha sottolineato la necessità che tale impegno doveva partire in primo luogo dai consiglieri di amministrazione, e ha richiamato la disposizione approvata da questa Commissione l'11 marzo 2003 nell'ambito dell'atto di indirizzo sulle garanzie del pluralismo, relativa all'inopportunità della partecipazione dei dirigenti dell'azienda ai programmi radiotelevisivi.

Il deputato LAINATI nel ringraziare il presidente Petruccioli e nell'apprezzare il fatto che egli abbia voluto richiamare il Consiglio di amministrazione all'osservanza di un atto di indirizzo di questa Commissione, ritiene peraltro che permanga la gravità di una trasmissione - oltretutto anche piuttosto curiosa dal punto di vista delle modalità di realizzazione, dal momento che sembrava di assistere ad una conversazione privata certamente anche interessante data la levatura culturale e l'esperienza dei due soggetti - piuttosto che ad una vera intervista televisiva.

Il presidente GENTILONI SILVERI nel ringraziare il Presidente ed il Direttore generale della RAI, fa presente che le risposte ai quesiti dei senatori Betta e Boco, che non hanno potuto partecipare alla seduta, saranno inviate per iscritto alla Commissione e trasmesse agli interessati.
Dichiara quindi conclusa la procedura.

La seduta termina alle ore 15,10.