LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI (8ª)
GIOVEDÌ 16 DICEMBRE 2004
410ª Seduta (pomeridiana)
Presidenza del Vice Presidente
PEDRAZZINI
La seduta inizia alle ore 15,20.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante: "Definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Alitalia - Linee Aeree Italiane S.p.A." (n. 430)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 novembre 1995, n. 481)
Piano industriale 2005-2008 di Alitalia - Linee Aeree Italiane S.p.A.
(n. 434)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 2, comma 192, della legge 23 dicembre 1996, n. 662)
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)
Riprende l'esame congiunto sospeso nella seduta antimeridiana di oggi.
La senatrice DONATI (
Verdi-U
) giudica lo schema di decreto in esame inadeguato rispetto alle finalità da conseguire. Ritiene infatti un errore procedere contestualmente sia alla ricapitalizzazione che alla privatizzazione della società poiché sarebbe più indicato attendere prima gli effetti del piano di risanamento conseguente alla erogazione del cosiddetto prestito ponte. E' inoltre ingiustificata la fretta con cui l'Esecutivo ha fissato le scadenze relative al processo di privatizzazione. Il Governo ha infatti assunto un atteggiamento ingiustificatamente subalterno nei confronti delle istituzioni europee sul tema della privatizzazione, quando invece è necessario far valere, convintamente, il principio di reciprocità delle condizioni verificando prima quali siano le soluzioni adottate dagli altri Stati membri, con riferimento agli assetti proprietari delle principali compagnie aeree nazionali. Manifesta quindi la propria perplessità nel merito dei criteri e delle modalità di privatizzazione a causa della eccessiva genericità dei contenuti dello schema di decreto. Per quanto riguarda poi la strategia delle alleanze con altri vettori aerei europei, pur condividendone l'esigenza, ritiene necessario che queste siano precedentemente sottoposte all'esame del Parlamento. Ritiene inoltre necessaria la presenza nello statuto di clausole speciali (
golden share)
a salvaguardia degli interessi dello Stato. Fa presente infine la necessità di dare attuazione all'indicazione contenuta nel parere n. 2228 del 1996 del Consiglio di Stato, espresso in occasione della privatizzazione della società Autostrade, relativa alla istituzione di un'autorità indipendente nel settore dei trasporti. Alla luce delle considerazioni esposte preannuncia sin d'ora il voto contrario del Gruppo dei Verdi sullo schema di decreto recante criteri e modalità della privatizzazione nonchè sul piano industriale dell'Alitalia per gli anni 2005-2008.
Il senatore FALOMI (
Misto
) sottolinea la genericità delle previsioni dello schema di decreto contenente i principi per la privatizzazione dell'Alitalia nonché del piano industriale della compagnia area per il periodo 2005-2008. Ribadisce poi la necessità del rispetto del principio di reciprocità in materia di privatizzazione delle aziende pubbliche, a garanzia che la concorrenza che scaturisce dal processo di privatizzazione avvenga nel rispetto dei principi di tutela del mercato del lavoro e non determini invece la sostanziale regressione verso forme di mercato in cui sono assenti i più elementari meccanismi di tutela dei diritti dei lavoratori. L'operazione di privatizzazione viene avviata nella totale assenza di una politica relativa al trasporto aereo e non esiste alcun legame fra il processo di privatizzazione, portato avanti senza criterio, ed il risanamento della società. La scelta della privatizzazione appare quindi puramente ideologica e non trova alcuna giustificazione di carattere economico. Conclude infine stigmatizzando l'eccessiva genericità della disposizione relativa ai criteri di dismissione della partecipazione azionaria dello Stato in Alitalia, che rappresenta un chiaro indizio dell'approssimazione e della mancanza di trasparenza con cui il Governo intende realizzare l'operazione.
Il senatore PEDRINI (
Aut
) interviene incidentalmente comunicando che è notizia di queste ore che la compagnia aerea Airone intende farsi carico dei 1.400 dipendenti e delle rotte gestite dalla compagnia Volare Web. Tale notizia manifesta chiaramente l'inesattezza dell'affermazione per cui non esiste in Italia un mercato del trasporto aereo. Preannuncia infine la presentazione di un disegno di legge per l'istituzione di una commissione d'inchiesta che approfondisca le cause della crisi del trasporto aereo e le prospettive di sviluppo del settore.
Il presidente PEDRAZZINI ricorda preliminarmente la posizione di netta contrarietà del Gruppo della Lega padana a suo tempo espressa in merito alla concessione della garanzia da parte dello Stato per l'erogazione del prestito ponte all'Alitalia. Ritiene oggi difficile che la compagnia aerea nazionale possa recuperare lo svantaggio accumulato in termini di costo rispetto ai principali concorrenti. Osserva poi che il piano industriale all'esame della Commissione non tiene conto della concorrenza del trasporto ferroviario che sarà necessario fronteggiare allorché, a partire dal 2006, entreranno in funzione i treni cosiddetti
low
cost Roma-Milano. Pur ritenendo necessario procedere alla privatizzazione di Alitalia S.p.A., non può non osservare l'eccessiva approssimazione dei criteri e delle modalità della privatizzazione indicati dallo schema di decreto in esame.
Dichiara quindi conclusa la discussione generale.
Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16,05.