IGIENE E SANITA' (12ª)
GIOVEDÌ 15 FEBBRAIO 2007
51ª Seduta (pomeridiana)
Presidenza del Presidente
MARINO
Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il professor Amedeo Bianco, presidente della Federazione nazionale dell'ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCeO), il dottor Giuseppe Ricciardi, vice presidente nazionale della CIMO-ASMD, il dottor Francesco Licata di Baucina, direttore generale ARNAS Ospedale civico e Benfratelli, G. Di Critstina e M. Ascoli di Palermo, e il dottor Luigi Macchitella, direttore generale dell'Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma.
La seduta inizia alle ore 14,35.
SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI
Il presidente MARINO avverte che è stata avanzata la richiesta, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento, di attivazione dell'impianto audiovisivo in modo da consentire la speciale forma di pubblicità per le audizioni all'ordine del giorno della seduta di oggi. Il Presidente del Senato, previamente interpellato, ha fatto conoscere il proprio assenso e pertanto, ove la Commissione convenga, tale forma di pubblicità sarà adottata per il seguito della seduta.
Conviene la Commissione.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell'indagine conoscitiva sull'esercizio della libera professione medica intramuraria, con particolare riferimento alle implicazioni sulle liste di attesa e alle disparità nell'accesso ai servizi sanitari pubblici: audizioni di aziende ospedaliere sanitarie e locali.
Riprende l'indagine conoscitiva sospesa nella seduta antimeridiana di oggi.
Il presidente MARINO, in considerazione delle notizie diffuse dalla stampa e anche, in particolare, dall'Agenzia delle entrate, direzione regionale della Liguria, circa la verifica svolta nei confronti dei medici ospedalieri che esercitano la professione in modalità intramuraria presso cliniche e studi privati, ritiene opportuno che la Commissione acquisisca dal Ministero dell'economia e delle finanze ulteriori informazioni, ai fini dell'indagine conoscitiva in titolo.
Conviene la Commissione.
Il professor BIANCO riepiloga i dati fondamentali che hanno costituito le ragioni per l'adozione del sistema dell'
intramoenia
, insieme ai tratti caratterizzanti la normativa che attualmente riguarda tale istituto. Esprime quindi le proprie considerazioni in merito ai casi di omissione nella vigilanza sulla condotta dei professionisti e nella predisposizione degli spazi interni alle aziende da destinare allo svolgimento della libera professione. Rileva a questo proposito come, specie nelle regioni del Centro-Sud, siano finora risultati particolarmente carenti gli investimenti strutturali. Dopo aver osservato che la lunghezza delle liste d'attesa non è collegabile all'
intramoenia
, sostiene la necessità di una compiuta attuazione della normativa in materia, al fine di un complessivo miglioramento dei servizi offerti all'utenza, anche attraverso il ricorso a idonei strumenti di controllo.
Il dottor LICATA DI BAUCINA, dopo aver fornito dati riguardanti l'attività in regime di esclusività e di
intramoenia
del personale medico in servizio presso la propria azienda, nonché al volume degli introiti derivanti dall'attività libero professionale intramuraria, sottolinea la sussistenza di carenze strutturali legate all'insufficienza degli spazi e all'incompleta informatizzazione dei servizi di prenotazione. Fa poi menzione di dati incoraggianti relativi alla riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni e al buon funzionamento dei sistemi di controllo messi in opera al fine di contrastare possibili abusi. Conclude soffermandosi sulle attività volte a consentire l'
intramoenia
all'interno della struttura pubblica.
Il dottor MACCHITELLA si sofferma sull'insussistenza di un rapporto fra l'esercizio dell'attività libero-professionale e la lunghezza delle liste d'attesa e sull'inappropriatezza delle prestazioni. Dà indi conto di taluni dati relativi all'attività professionale esercitata dai medici operanti presso l'azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini.
Il dottor RICCIARDI riferisce in merito ai fattori che contribuiscono alla lunghezza delle liste di attesa, quali l'inadeguatezza degli organici e l'inapropriatezza delle prestazioni, convenendo sull'assenza di correlazione con l'esercizio dell'attività intramuraria. Richiama infine l'attenzione sui rischi connessi al divieto di esercizio dell'
intramoenia
allargata a partire dal prossimo 31 luglio.
Il senatore CURSI (
AN
) invita a svolgere talune riflessioni sulla scarsità degli investimenti in edilizia sanitaria, sull'inadeguatezza del termine del 31 luglio, nonché sul ritardo con cui si sta dando applicazione alle norme, adottate nella scorsa legislatura, volte a promuovere la riduzione delle liste d'attesa.
Alle richieste di chiarimento, risponde anzitutto il professor BIANCO, il quale - dopo aver svolto talune precisazioni in merito all'istituto dell'esclusività - giudica prioritario definire
standard
di appropriatezza delle prestazioni sanitarie.
Il dottor LICATA DI BAUCINA si sofferma sui motivi per i quali l'azienda ospedaliera di cui è responsabile non sarà in grado di adeguare le strutture entro il termine del 31 luglio. Dà infine conto delle iniziative intraprese per ridurre le liste d'attesa.
Il dottor MACCHITELLA sottolinea anzitutto l'insussistenza di un legame fra consistenza delle liste d'attesa ed esercizio della libera professione intramuraria, svolgendo rilievi in merito all'inappropriatezza delle prestazioni. Precisa poi che l'azienda ospedaliera che rappresenta non sarà in grado di adeguare le proprie strutture per consentire l'esercizio generalizzato dell'attività intramuraria.
Il dottor RICCIARDI rileva a sua volta che la lunghezza delle liste d'attesa dipende principalmente dall'inappropriatezza della domanda, per superare la quale sollecita uno specifico contributo da parte dei medici di famiglia. Svolge considerazioni sulla necessità di razionalizzare la rete ospedaliera e sull'istituto dell'esclusività.
Il presidente MARINO dichiara chiusa l'audizione e rinvia il seguito della procedura informativa.
La seduta termina alle ore 16,30.