COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA
sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette «morti bianche»
MARTEDI' 26 MAGGIO 2009
29
a
Seduta
Presidenza del Presidente
TOFANI
Assiste alla seduta, ai sensi dell’articolo 23, comma 6, del Regolamento interno, la collaboratrice, dottoressa Francesca Costantini.
Intervengono, in rappresentanza dell'AIDII (Associazione italiana degli igienisti industriali), l'ingegner Gianandrea Gino, consigliere direttivo nazionale, e il professor Domenico Cavallo, segretario tesoriere.
La seduta inizia alle ore 14,15.
SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI
Il presidente TOFANI avverte che sarà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta e propone altresì di attivare, ai sensi dell’articolo 13, comma 2, del Regolamento interno della Commissione, il circuito audiovisivo. Non facendosi osservazioni, tale forma di pubblicità è adottata per il prosieguo dei lavori.
Audizione dei rappresentanti dell'Associazione italiana degli igienisti industriali (AIDII).
Il presidente TOFANI, dopo un breve indirizzo di saluto, introduce l'audizione in titolo.
Prende la parola l'ingegner GINO, il quale, dopo aver illustrato il ruolo e le attività dell'Associazione italiana degli igienisti industriali (AIDII), dà conto di alcune osservazioni elaborate dalla propria associazione sui contenuti e sui problemi applicativi del decreto legislativo n. 81 del 2008 (cosiddetto "Testo Unico" in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro).
In particolare, segnala l'insufficiente coinvolgimento delle associazioni tecnico-scientifiche come l'AIDII da parte delle autorità competenti sia nella fase di redazione delle norme, sia nelle successive fasi di verifica e controllo, auspicando un riconoscimento formale in questo senso, al pari di quanto già avviene per altri organismi in diversi settori (ad esempio nel caso delle associazioni di tutela dei consumatori). Fa quindi presente l'esigenza, al fine di svolgere un'efficace attività di formazione e prevenzione nel campo della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di consentire la diffusione di indagini, esperienze e risultanze tecniche legate ai singoli infortuni sul lavoro, così da favorire una sempre maggiore consapevolezza da parte delle aziende e dei lavoratori dei rischi specifici. Altrettanto importante la redazione di documenti di valutazione dei rischi non meramente formali o burocratici, ma concreti e comprensibili, che seguano l'evoluzione delle problematiche dei diversi settori o aziende. Infine, sottolinea l'esigenza che la valutazione dei rischi e le relative certificazioni siano affidate esclusivamente a professionisti qualificati e preparati.
Si sofferma inoltre sui problemi legati alla nuova classificazione delle aziende secondo il livello di rischio introdotta dal decreto legislativo n. 81, che distingue tra imprese a "rischio convenzionale", affidate generalmente alla competenza delle aziende sanitarie locali, ed imprese a "rischio rilevante" sottoposte al decreto legislativo n. 334 del 1999 (cosiddetta "legge Seveso") e rientranti nella competenza delle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente. Tale classificazione rischia infatti di lasciare sostanzialmente "scoperte" le aziende poste in una condizione intermedia, ossia soggette ad un rischio di tipo convenzionale ma di livello comunque significativo, per le quali non è prevista nessuna misura o competenza di carattere specifico.
Il professor CAVALLO ricorda che l'AIDII provvede anche alla traduzione in Italia dei valori limite di esposizione (
treshold limit value
o TLV) alle sostanze inquinanti disperse nell'aria, elaborati a livello internazionale, traduzione che colma di fatto le lacune della normativa vigente che contempla solo una parte delle sostanze nocive. Ribadisce quindi l'importanza di una più specifica attenzione alle aziende esposte a rischi elevati ma che non rientrano strettamente nella definizione di "rischio rilevante" ai sensi della legge Seveso.
Il presidente TOFANI assicura la massima attenzione da parte della Commissione sulle questioni segnalate dai rappresentanti dell'AIDII, come l'esigenza di un riconoscimento formale del contributo delle associazioni tecnico-scientifiche e quella di un'attività di formazione che favorisca più che la conoscenza delle norme formali, quella dei pericoli concreti. Chiede quindi all'AIDII di fornire ulteriori approfondimenti sulla questione delle aziende esposte ad un rischio significativo di livello "intermedio" ed auspica una costante collaborazione dell'associazione con la Commissione anche in futuro, ad esempio sul tema della diffusione della cultura della salute e della sicurezza del lavoro nelle scuole, sul quale la Commissione stessa si è già attivata.
Ringrazia infine gli intervenuti per il loro contributo e dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle ore 14,50.