AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)

MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015
114ª Seduta (1ª pomeridiana)

Presidenza del Presidente
FORMIGONI
Interviene il vice ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Olivero.


La seduta inizia alle ore 14,30.


IN SEDE CONSULTIVA

(Doc. LVII, n. 3) Documento di economia e finanza 2015 e connessi allegati
(Parere alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni)

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 21 aprile.

La relatrice PIGNEDOLI (PD) illustra un nuovo schema di parere favorevole con osservazioni (pubblicato in allegato).

Il vice ministro OLIVERO valuta positivamente i contenuti di tale nuovo schema.

Si passa alle dichiarazioni di voto.

Il senatore DALLA TOR (AP (NCD-UDC)) preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere della relatrice, che tiene conto delle indicazioni formulate nel corso del dibattito.

Il senatore TARQUINIO (FI-PdL XVII) preannuncia il voto contrario sulla proposta di parere della relatrice.

Il senatore PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) preannuncia il voto favorevole sulla proposta della relatrice.

Il senatore AMIDEI (FI-PdL XVII) preannuncia il voto contrario sulla proposta della relatrice.

La senatrice BERTUZZI (PD), nell'apprezzare l'impegno della relatrice nel dare conto delle posizioni espresse dai componenti della Commissione, preannuncia, anche a nome del proprio Gruppo parlamentare, il voto favorevole sulla proposta oggi illustrata.

Il senatore GAETTI (M5S) preannuncia l'astensione dal voto sulla proposta di parere della relatrice.

Verificata la presenza del numero legale, il presidente FORMIGONI pone in votazione la nuova proposta di parere favorevole con osservazioni come da ultimo riformulata dalla relatrice.

La Commissione approva.

Risulta conseguentemente preclusa la votazione della proposta di parere contrario già illustrata nella scorsa seduta dalla senatrice Donno.



AFFARI ASSEGNATI

Questione degli effetti pregiudizievoli sul comparto agricolo della diffusione del parassita "punteruolo rosso" degli alberi di palma (n. 454)
(Seguito e conclusione dell'esame, ai sensi dell'articolo 34, comma1, primo periodo e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento. Approvazione della risoluzione: Doc. XXIV, n. 46)

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 21 aprile.

La relatrice ALBANO (PD) illustra uno schema di risoluzione (pubblicato in allegato).

Il vice ministro OLIVERO valuta positivamente i contenuti di tale proposta di risoluzione, richiamando l'impegno della relatrice sulla delicata problematica della diffusione del punteruolo rosso.

Si passa alle dichiarazioni di voto.

I senatori DALLA TOR (AP (NCD-UDC)), PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) e GAETTI (M5S) preannunciano il voto favorevole sullo schema di risoluzione della relatrice oggi illustrata.

Verificata la presenza del numero legale per deliberare, il presidente FORMIGONI pone in votazione il nuovo schema di risoluzione così come illustrato dalla relatrice.

La Commissione approva.

IN SEDE REFERENTE

(1728) Deputato Susanna CENNI ed altri. - Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito dell'esame e rinvio)

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 21aprile.

Il presidente FORMIGONI dichiara chiusa la discussione generale.

Interviene in replica la relatrice PIGNEDOLI (PD), la quale richiama l'importanza del tema della biodiversità, oggetto del disegno di legge in esame.
Rispetto ai rilievi svolti nel corso della discussione dal senatore Gaetti, fa presente che il testo di legge è già frutto di un approfondito esame nel corso della prima lettura e reca una disciplina che, a suo avviso, non dovrebbe essere incisivamente modificata, anche per consentire un rapido svolgimento dei lavori parlamentari.

Il senatore GAETTI (M5S) prende atto delle considerazioni della relatrice, ritenendo comunque che alcuni punti dell'articolato meritino ulteriore approfondimento. Si riserva di presentare eventuali proposte emendative ovvero ordini del giorno.

Il presidente FORMIGONI propone di fissare il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno per giovedì 30 aprile, alle ore 10.

La Commissione conviene.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 14,55.


PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE SUL
DOCUMENTO LVII, N. 3 E CONNESSI ALLEGATI

La Commissione, esaminato il Documento di economia e finanza 2015 e i connessi allegati,

premesso che:

il Documento in titolo, nell'illustrare gli obiettivi della politica di bilancio del Governo, reca tra i suoi caratteri essenziali una manovra complessiva finalizzata a sostenere la ripresa economica evitando aumenti del prelievo fiscale e allo stesso tempo rilanciando gli investimenti, a ridurre il debito pubblico rispetto al PIL e a favorire le iniziative per consentire un deciso recupero dell’occupazione;
i profili di competenza della Commissione sono presenti in modo particolare nell'ambito della terza sezione, avente ad oggetto il Programma nazionale di riforma (PNR), che, nel delineare la strategia nazionale e le principali iniziative, sottolinea la favorevole evoluzione del contesto macroeconomico, con l'uscita dell'Italia dalla
recessione nell'ultimo trimestre del 2014, in ragione dei positivi effetti dell’evoluzione del mercato del petrolio, ma anche dello sforzo profuso dall’Italia durante la presidenza di turno dell’Unione, nel corso della quale crescita e occupazione sono stati posti al centro del dibattito europeo;
il PNR, che rappresenta un passaggio chiave nella predisposizione annuale del programma di Governo, è diviso in quattro parti, di cui la prima descrive, in modo ampio ed analitico, il cronoprogramma delle misure che il Governo intende adottare nei diversi settori, suddivisi in capitoli a carattere mirato, a loro volta contenenti le specifiche "azioni" che si intende intraprendere;
per le competenze della Commissione assume particolare rilievo il capitolo 13, dedicato all'economia verde e all'uso efficiente delle risorse come opportunità di crescita e sviluppo, all'interno del quale una specifica "azione" ha ad oggetto il rilancio del settore agricolo e agroalimentare;

ritenuto che:

il comparto agroalimentare italiano, in un'ottica di sempre maggiore internazionalizzazione dei mercati, debba necessariamente subire profonde trasformazioni strutturali, che dovranno interessare sistemi produttivi, controlli sempre più semplificati ed efficienti, incentivi all'imprenditorialità, al fine di coniugare valorizzazione della tradizione e ricorso a nuove tecnologie;

rilevato altresì che:

il Made in Italy agroalimentare costituisce un settore di eccellenza nello scenario internazionale in virtù della distintività e qualità intrinseca delle produzioni, nonché del ricorso a metodi produttivi virtuosi che garantiscono legalità e sicurezza del lavoro in agricoltura, nonché tracciabilità della provenienza dei prodotti in un'ottica di garanzia del diritto alla piena informazione del consumatore;

considerata l'imprescindibile necessità di garantire e incrementare la stretta connessione esistente tra produzione agricola, sicurezza alimentare, diritto alla salute e tutela dell'ambiente, anche attraverso l'indispensabile funzione di sequestro del carbonio,

esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni:

valuti la Commissione di merito l'opportunità di evidenziare con forza la necessità di supportare l'attività di contrasto alle frodi e alle contraffazioni agroalimentari, a tal fine coordinando e razionalizzando i compiti e l'assetto di tutti gli enti e le istituzioni deputate al controllo e alla tutela delle produzioni;

valuti altresì la Commissione di merito la previsione di una sollecitazione rispetto alla prefigurata riforma delle Forze di polizia, che tenga conto della peculiarità del settore agroambientale ed eviti, quindi, la dispersione dei compiti ad esso relativi, assegnando le funzioni a Corpi generici; in tal senso, finalità e funzioni devono considerarsi prioritarie rispetto al previsto assorbimento del Corpo forestale dello Stato negli altri Corpi di polizia esistenti; andrebbe inoltre verificata l'ipotesi di una limitata revisione normativa che riporti alla responsabilità dello Stato i controlli all'importazione dei materiali vegetali;

valuti la Commissione di merito la necessità di evidenziare la centralità dei principi di legalità e sicurezza del lavoro in agricoltura, quale fondamento del futuro sviluppo del comparto primario nazionale, che ne consenta il mantenimento di alti livelli qualitativi, attraverso la garanzia e la tutela degli occupati, e l'adeguamento e la messa in sicurezza dei mezzi e delle strumentazioni;

valuti la Commissione di merito la rilevanza del tema del supporto del settore agroalimentare nella sua stretta interrelazione con il territorio, considerando che produzione agricola e mantenimento dell'assetto idrogeologico e della stabilità dei versanti e dei territori sono strettamente connessi, così come lo sono agricoltura e turismo consapevole e responsabile, basato sulla conoscenza delle caratteristiche distintive delle zone e delle comunità anche dal punto di vista culturale;

valuti la Commissione di merito l'opportunità di indicare, in linea con gli obiettivi del DEF, un alleggerimento complessivo della pressione fiscale in agricoltura, al fine di garantire una maggiore equità all'interno del comparto primario, anche dal punto di vista dell'applicazione dell'IMU;

valuti la Commissione di merito, alla luce anche dei recenti preoccupanti eventi che hanno visto le produzioni agroalimentari italiane danneggiate da nuovi elementi patogeni di difficile contrasto (tra cui la xylella fastidiosa, il punteruolo rosso, la vespa velutina e la mosca delle olive), il rafforzamento del sistema fitosanitario nazionale affinché sia in grado di rispondere con efficacia e tempestività alle aggressioni;

valuti la Commissione di merito l'opportunità di un rafforzamento delle strutture specializzate di ricerca in campo agricolo, per un aggiornato ed efficiente sistema di ricerca e di innovazione, in grado di far partecipare pienamente il Paese al Partenariato per l'innovazione europeo.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE
SULL'AFFARE ASSEGNATO N. 454
(Doc. XXIV, n. 46 )

La Commissione, a conclusione dell’esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti dell'articolo 50, comma 2, del Regolamento, dell'affare concernente la questione degli effetti pregiudizievoli sul comparto agricolo della diffusione del parassita "punteruolo rosso" degli alberi di palma,

premesso che:

le palme rappresentano per l’Italia un elemento caratterizzante delle aree costiere e delle aree di interesse turistico e paesaggistico, nonché un elemento rilevante per il settore vivaistico;
il punteruolo rosso, Rhynchophorus ferrugineus, (Coleoptera, Curculionidae), di origine asiatica, è stato introdotto nel bacino del Mediterraneo nei primi anni ’90, in Spagna è stato segnalato nel 1993 e, dopo circa un decennio, è stato rinvenuto in Italia, in Turchia e in Grecia, dove si è insediato prevalentemente su piante di Phoenix canariensis soprattutto adulte e di sesso maschile, oltre che su esemplari di Phoenix dactylifera, di Washingtonia sp., di Chamaerops humilis, di Syagrus romanzoffiana, di Jubaea chilensis e di Livistona chinensis;
da circa dieci anni la presenza sul territorio nazionale del punteruolo rosso delle palme ha decimato la popolazione delle palme, modificando radicalmente l’aspetto delle aree urbane e naturali nazionali, portando ad una degradazione profonda del paesaggio, associato a problemi di sicurezza, generati dalle imprevedibili cadute degli apparati fogliari delle piante, se non delle piante stesse;
tale invasione comporta anche gravi implicazioni connesse ai rischi per il patrimonio di palme spontanee inserite in contesti naturalistici di varie aree protette che, seppur limitato, è di grande importanza ecologica e biogeografica;
al momento, il punteruolo rosso è presente in tutti gli Stati membri dell'Unione europea della fascia mediterranea, incluso il Portogallo, come indicato dai risultati ufficiali dei programmi annuali di sorveglianza realizzati dagli Stati membri in conformità con la Decisione 2007/365/EC;
nel 2007, la Commissione europea ha infatti adottato delle misure di emergenza per il controllo dell'introduzione e diffusione nell'Unione europea del Rhynchophorus ferrugineus (Olivier), anche conosciuto come punteruolo rosso (decisione 2007/365/EC1). Nel 2010 la Commissione ha emendato tale decisione, includendo misure più restrittive. Conformemente alla decisione l'importazione e il movimento interno nell'Unione europea di ospiti sensibili sono soggetti a requisiti specifici per prevenire l'ulteriore introduzione e diffusione del parassita. La decisione stabilisce inoltre misure specifiche per eradicare o contenere il parassita nelle aree in cui è nota la sua presenza;
su richiesta degli Stati membri, la Commissione europea ha avviato recentemente una discussione sull'eventuale revisione delle misure di emergenza nell'ambito della sezione "Salute delle Piante" del Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi;
la ricostituzione di un nuovo equilibrio nelle relazioni tra palme – punteruolo – fattori biotici di controllo, costituisce un problema di ecologia applicata;

considerato che nel corso delle audizioni in seno all'affare assegnato è emerso che:

per l'identificazione precoce delle piante infestate, una delle strade percorse che potrebbe portare ad un buon risultato è l'individuazione di eventuali variazioni a livello di "pattern" fenolico, indotte dalla presenza del fitofago nei tessuti della pianta in una fase di infestazione non ancora visivamente apprezzabile, in quanto ancora ristretta a poche aree fogliari;
la messa a punto di tecniche per la protezione delle palme dal punteruolo con biocidi di sintesi o di derivazione naturale, somministrati per iniezione al tronco oppure per bagnatura radicale, può e deve rappresentare nell’immediato un cardine per la tutela di singole palme o complessi di palme di particolare valore, soprattutto nelle piante giovani o e di bassa taglia; nelle palme di alto fusto e più anziane, invece, gli stessi prodotti sono risultati presenti solo in alcune delle foglie della chioma ed in concentrazioni al di sotto della soglia letale per il punteruolo;
dagli studi condotti si aprono concrete prospettive per l’utilizzo del ceppo di un fungo entomopatogeno indigeno, il Metarhizium anisopliae, nella lotta biologica contro il punteruolo rosso nell’area mediterranea. E’ stata infatti testata anche una specifica trappola per contaminare le popolazioni del fitofago in natura con elevate potenzialità d’impiego in campo nell’ambito di programmi di lotta integrata. Tuttavia sono in corso prove per validare definitivamente in ambienti da quarantena l’efficacia delle trappole autocontaminanti e non è chiara l'interazione di questo fungo con l'entomofauna autoctona;
è stata valutata dal mondo scientifico anche l’efficacia dell’impiego delle microonde, già utilizzate per il controllo di altri insetti che si nutrono di legno o che infestano derrate alimentari. La disinfestazione si basa nell’indurre, con l’utilizzo delle microonde (radiazioni non ionizzanti), un incremento termico all’interno della palma tale da raggiungere la temperatura letale per l'insetto. La tecnica nelle condizioni adottate non ha presentato rischi per gli operatori e per l'ambiente e sembra particolarmente attraente per trattamenti di esemplari di palme di particolare valore storico e paesaggistico, e in aree quali scuole, giardini, ospedali, parchi per bambini, eccetera. Inoltre, può essere efficace per lo smaltimento delle palme abbattute. Tuttavia anche con questa metodica, oltre a non garantire la "non reinfestazione", non si sono ancora ottenuti risultati di eradicazione del parassita e si sta procedendo alla messa a punto di un protocollo di trattamento per aumentare il successo dello stesso;
in questo quadro gli studi per l’individuazione di palme meno suscettibili agli attacchi del punteruolo e la diffusione di antagonisti naturali e agenti di malattie devono rivestire un ruolo primario;
è stata integrata la creazione di campi collezione del germoplasma d’origine delle palme oggetto di studio, dalla rispettiva banca del DNA, come strumento effettivo a disposizione per la messa a punto di ulteriori studi di selezione o miglioramento genetico;
l'abbattimento, con la relativa movimentazione e distruzione del materiale di risulta, è una metodica talvolta necessaria per ridurre la possibilità di infestazione su altri esemplari e ridurre il rischio di caduta di esemplari gravemente danneggiati o parte di essi sebbene le energie e i costi associati a queste pratiche siano poco sostenibili, sia dal settore pubblico che da quello privato;
è indispensabile che, in caso di abbattimento, si proceda con una corretta manipolazione e movimentazione del materiale infestato, definendo quindi i metodi e i mezzi idonei per la disinfestazione e per il trasporto, nonchè la destinazione finale del materiale di risulta;

sulla base di quanto sopra esposto e considerato inoltre che nell'ambito europeo:

la maggior parte degli Stati membri, appartenenti all'area a rischio, hanno chiesto di limitare l'obbligatorietà delle misure di eradicazione ad aree più circoscritte, ma essenziali, dove il mantenimento dell'assenza dell'organismo nocivo è generalmente considerato più realistico;
prima di iniziare la revisione delle misure esistenti, in sede di Commissione europea si attendono ulteriori approfondimenti che avranno luogo nei futuri incontri del citato Comitato permanente;
il progetto di ricerca PALM PROTECT (www.palmprotect.eu) finanziato a valere sul Settimo programma quadro di ricerca (FP7) dell'Unione europea studia le misure per l'eradicazione e il contenimento del punteruolo rosso. Il progetto intende pervenire ad un'individuazione precoce del parassita mediante riprese aeree, rilevazioni acustiche e termiche, cani da ricerca e nuovi tipi di trappole per insetti. Tra le soluzioni prospettate per il controllo del parassita vi sono la ricerca di nuovi agenti di controllo biologico, il miglioramento dei dispositivi per l'iniezione di pesticidi e l'adeguato smaltimento del materiale infetto. Occorrerà tempo per porre in atto queste misure di controllo, ma i primi risultati sembrano promettenti;
in funzione delle raccomandazioni che emergeranno nel corso del progetto la Commissione europea valuterà la possibile estensione delle attività di ricerca nell'ambito del programma di ricerca Orizzonte 2020;

ritenuto altresì che:

non esistono ad oggi metodi di lotta che da soli siano in grado di eradicare definitivamente l’organismo nocivo da un territorio dove è ampiamente diffuso e che l’unica strategia considerata efficace è la prevenzione attraverso un monitoraggio continuo, l’utilizzo di materiale informativo e la corretta gestione delle aree ancora indenni;
la gestione delle aree infestate è possibile solo attraverso protocolli di difesa integrati che considerano tutti i metodi di lotta disponibili, quali trattamenti insetticidi e con entomopatogeni, risanamento meccanico, trattamento con microonde, cattura massale degli esemplari adulti, ecc;
tali sistemi di lotta non portano ad una risoluzione definitiva del problema ma richiedono interventi periodici nel tempo, i cui costi ricadono sui proprietari delle palme, e che sarebbe opportuno individuare una strategia di lotta meno impattante;
una soluzione a medio e lungo termine è rappresentata dall’utilizzo nelle aree colpite di antagonisti naturali prelevati dagli areali di origine del punteruolo rosso delle palme al fine di ricreare un equilibrio biologico attualmente sbilanciato a favore di quest’ultimo. Un recente esempio è rappresentato dai positivi risultati ottenuti con il programma di lotta biologica al cinipide del castagno;
l’emergenza è quindi controllabile solo abbinando le diverse tecniche di difesa che vanno valutate ed applicate, di volta in volta, in base al singolo caso: sorveglianza visiva, interventi preventivi anche con eventuali prodotti chimici idonei e distribuiti in modo localizzato alla chioma o in endoterapia, trattamenti curativi con dendrochirurgia associata a trattamenti chimici o con nematodi, utilizzo di strumenti a microonde, abbattimento delle piante irrimediabilmente compromesse, eccetera;

impegna il Governo:

ad attuare un sistema di registrazione e monitoraggio del fenomeno, per entità e localizzazione, sfruttando i sistemi informatizzati ad oggi in uso per il comparto, anche al fine di avere a disposizione dati necessari per ipotizzare una classificazione delle zone in funzione del livello di infestazione e monitorare l'efficacia dei trattamenti adottati;
a costituire e mantenere una collezione di germoplasma ottenuto da palme non attaccate dal fitofago da conservare con arboreti specializzati;
a istituire un protocollo di lotta integrata, che prenda in considerazione i diversi risultati scientifici ad oggi a disposizione sul fenomeno, ciascuno con i propri vantaggi e limiti, in funzione del contesto applicativo;
a sostenere specifiche iniziative di ricerca al fine di individuare possibili antagonisti naturali del punteruolo rosso delle palme da utilizzare in programmi di lotta biologica, valutando, in tutti i suoi aspetti, l’impatto derivante sull’ecosistema;
a diffondere i risultati della ricerca ed attivare dei canali informativi e di formazione adeguati in merito ai protocolli di lotta integrata;
a definire i metodi e i mezzi idonei per la disinfestazione e per il trasporto, nonché la destinazione finale del materiale di risulta, per una corretta manipolazione e movimentazione del materiale infestato;
alla luce, infine, dei più recenti sviluppi, a intraprendere ogni utile iniziativa volta a migliorare la qualità del materiale vivaistico delle palme e mettere a punto eventuali protocolli di certificazione delle piante, con particolare riferimento all'origine, con il fattivo coinvolgimento, tra gli altri soggetti, dell'Agenzia delle dogane.