SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


11a Commissione permanente
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)


218ª e 219ª seduta: mercoledì 2 marzo 2016, ore 9 e 15,30


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione
Interrogazione svolta
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 139-bis del Regolamento, dell'atto:
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante disposizioni per il trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dall'Isfol all'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro - Relatrice alla Commissione SPILABOTTE
(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 4, comma 9, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150)
(n. 266)


IN SEDE REFERENTE

I. Esame congiunto dei disegni di legge:
1. Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave, prive del sostegno familiare (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Grassi ed altri; Ileana Argentin ed altri; Anna Margherita Miotto ed altri; Vargiu ed altri; Paola Binetti ed altri; Rondini ed altri)
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 10a, della 12a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2232)
2. BARANI. - Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare e istituzione del fondo «Dopo di noi»
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a e della 12a Commissione)
(292)
- Relatrice alla Commissione PARENTE II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 7a, della 8a, della 10a, della 12a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2233)
2. SACCONI ed altri. - Adattamento negoziale delle modalità di lavoro agile nella quarta rivoluzione industriale
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 7a, della 10a e della 12a Commissione)
(2229)
- Relatore alla Commissione SACCONI
INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

BENCINI, ROMANI Maurizio, SIMEONI, DE PIETRO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. -

Premesso che:

come noto, Saeco e Philips rappresentano una lunga tradizione nel settore delle macchine per il caffè. Nello specifico, infatti, i 2 marchi sono realtà affermate nel mondo. Saeco nasce nel 1981 in Italia, a Gaggio Montano in provincia di Bologna, in quanto ideata da Sergio Zappella e da Arthur Schmed;

l'azienda, cresciuta rapidamente nei primi anni di attività, nel 1985 produce e commercializza la prima macchina da caffè automatica. Nello stesso periodo il marchio si afferma nei mercati italiano ed estero, e crea numerose filiali in Europa, nelle Americhe, in Asia e Australia, e distribuisce i propri prodotti in più di 60 Paesi. Nel 1989 Saeco viene ceduta a Gerhard Andingler, uomo d'affari austro-americano, la cui proprietà dura fino al 1993, quando i vecchi proprietari, insieme ad altri partner italiani, riacquisiscono la società. Nel 1995 viene, inoltre, avviata la produzione dei condizionatori;

nel 1999 l'azienda Saeco procede all'acquisizione della Gaggia, altra importante azienda del settore ed in tal modo si espande ulteriormente. Infine, arrivando al suo attuale assetto societario, nel 2009 la Saeco viene acquisita da Royal Philips electronics, azienda leader nella produzione di macchine da caffè in Europa, dove controlla una quota di mercato del 30 per cento circa;

considerato che:

la Saeco Vending & Professional si posiziona come azienda in grado di produrre macchine sinonimo di tecnologia, semplicità, eleganza, la cui progettazione e realizzazione è caratterizzata da un forte orgoglio "made in Italy";

così come si legge sul sito internet dell'azienda medesima, Saeco, in più di 30 anni, ha sviluppato macchine in grado di soddisfare i diversi stili di vita e le esigenze dei propri clienti, nei canali consumer e professional. Ed ancora, l'acquisizione di Gaggia nel 1999 testimonia un percorso alla ricerca dell'eccellenza italiana così come l'avvento al fianco di Saeco, nel 2009, della Philips, già protagonista affermata nel mondo del caffè grazie alle tecnologie impiegate, viene operato al fine far nascere un player universale in grado di coprire l'intera offerta di macchine per il caffè;

ed ancora, si legge come "L'azienda ha sviluppato al proprio interno il know how necessario per garantire un prodotto 100 per cento made in Saeco (…) Qualche numero? Più di 100 brevetti depositati, 10/15 nuovi progetti brevettati ogni anno, 6 laboratori di ricerca, di cui uno certificato VDE. Saeco è oggi una delle poche aziende al mondo ad avere al proprio interno tutte le conoscenze e le tecnologie fondamentali per coprire le principali metodologie per la preparazione di bevande a base di caffè, sia per uso domestico che professionale. L'ingresso di Philips ha portato in più nuove sfide da affrontare per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi e internazionali. (…) Thomson Reuters ha classificato Philips come uno dei 100 Global Innovators del 2011: raccogliendo questo importante impulso Saeco ha deciso di puntare ancora di più su sinergie progettuali e industriali (…). Grazie a Philips, infatti, Saeco ha oggi la possibilità di integrare tecnologie di business differenti come l'illuminazione, la salute e gli apparecchi di consumo. Le possibilità applicative sono inesauribili: dai LED ai campi magnetici, dai sistemi a consumo energetico ridotto, alla connettività";

considerato che:

dalle fonti ufficiali si apprende di come siano stati annunciati dall'azienda Philips circa 243 esuberi riguardanti lo stabilimento Saeco di Gaggio Montano, ossia quasi la metà del personale addetto alla produzione delle macchinette del caffè ad uso domestico. Nello specifico, il 26 novembre 2015, all'esito dell'incontro tenutosi tra la parte datoriale e le organizzazioni sindacali, la Philips ha annunciato la volontà di dimezzare gli operai di uno dei due comparti Saeco;

l'appello lanciato dai lavoratori interessati dalla vicenda, unitamente ai sindacati, è volto a scongiurare il rischio, attualmente probabile, di un ridimensionamento produttivo e occupazionale dell'azienda;

considerato, infine, che:

la Saeco ha sempre generato profitti e, in termini qualitativi sul prodotto offerto alla collettività dei consumatori, risulta essere tra le migliori del settore, unitamente alla professionalità dei lavoratori addetti "ai lavori" riconosciuta dall'intera platea di riferimento;

il Ministro dello sviluppo economico ha promesso, nei giorni appena trascorsi, un incontro istituzionale con la multinazionale Philips al fine di affrontare la situazione degli operai dello stabilimento Saeco di Gaggio Montano interessati dagli esuberi annunciati e, quindi, per definire piani industriali volti a dare garanzie occupazionali e produttive. Sarebbe auspicabile che Philips fornisse idonee e serie garanzie affinché venga mantenuta la propria attività produttiva in Italia, con riferimento alla provincia bolognese, con conseguente conservazione dei livelli occupazionali;

tuttavia, le grandi perplessità riguardanti i livelli occupazionali, derivanti dalla circostanza rappresentata da un calo costante della produzione delle macchine per il caffè e dallo spostamento di buona parte della produzione in Romania, impediscono di interpretare come un segnale positivo, e veritiero, quanto sopra dichiarato,

si chiede di sapere:

quali iniziative intendano intraprendere i Ministri in indirizzo al fine di verificare, nel dettaglio, la fattibilità e la concretezza delle politiche industriali della multinazionale Philips;

se intendano, a tal fine, disporre un'audizione congiunta di tutte le collettività coinvolte, affinché non vengano compromessi i livelli occupazionali, con il conseguente ridimensionamento del ruolo produttivo dello stabilimento di Gaggio Montano.

(3-02421)