Documento XIX n. 55
Sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea (Prima sezione) del 29 luglio 2019, causa C-38/18, Massimo Gambino e Shpetim Hyka contro Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari e altri. Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale di Bari. La Corte ha dichiarato che gli articoli 16 e 18 della direttiva 2012/29/UE, che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, devono essere interpretati nel senso che essi non ostano a una normativa nazionale ai sensi della quale, nel caso in cui la vittima di un reato sia stata sentita una prima volta dal collegio giudicante di un organo giurisdizionale penale di primo grado e la composizione di tale collegio sia successivamente mutata, la vittima deve, in linea di principio, essere nuovamente sentita dal collegio di nuova composizione qualora una delle parti nel procedimento rifiuti che il predetto collegio si basi sul verbale della prima audizione di detta vittima
Titolo breve: Sentenza della Corte (Prima sezione) del 29 luglio 2019, causa C-38/18, Massimo Gambino e Shpetim Hyka contro Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari e altri
Testi disponibili dall'Archivio Legislativo
Riferimenti normativi documento
Legge OrdinariaL., 24 dicembre 2012, n.234, art. 14, comma 1, punto a) e b)
Iniziativa
Presentato da: Presidenza del Consiglio dei ministri (Governo Conte-I) , il 5 agosto 2019; annunciato nella seduta n. 147 del 9 settembre 2019
Assegnazioni
Assegnato alla 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni)
il 9 settembre 2019; annuncio nella seduta
n. 147 del 9 settembre 2019
Assegnato alla 14ª Commissione permanente (Politiche dell'Unione europea)
il 9 settembre 2019; annuncio nella seduta
n. 147 del 9 settembre 2019