FINANZE E TESORO (6a)

MERCOLEDI' 24 LUGLIO 2002
101a Seduta

Presidenza del Presidente
PEDRIZZI


Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Maria Teresa Armosino.

La seduta inizia alle ore 14,30.


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Proposta di nomina del Presidente del Comitato amministrativo del Fondo centrale di garanzia per le autostrade e le ferrovie metropolitane (n. 40)
(Parere al Ministro dell'economia e delle finanze. Esame. Parere favorevole)

Riferisce alla Commissione il senatore GENTILE, il quale illustra il curriculum del dottor Domenico Santececca, proponendo alla Commissione di esprimere un parere favorevole.

Intervengono per dichiarazione di voto favorevole i senatori GIRFATTI, SALERNO ed EUFEMI, mentre preannuncia il proprio voto di astensione il senatore BRUNALE.

Verificata la presenza del numero legale per deliberare, il presidente PEDRIZZI pone ai voti, a scrutinio segreto, la proposta di nomina, che è approvata, risultando 11 voti favorevoli e 2 astensioni.

Partecipano alla votazione i senatori BALBONI, BRUNALE, CANTONI, CASTELLANI, COSTA, EUFEMI, FRANCO Paolo, GENTILE, GIRFATTI, IZZO (in sostituzione del senatore Degennaro), KAPPLER, PEDRIZZI e SALERNO.


IN SEDE DELIBERANTE

(129) GUERZONI ed altri. - Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra.
(377) BONATESTA. - Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra.
(1319) PEDRIZZI. - Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra.
(Seguito della discussione congiunta e approvazione di testo unificato)

Si riprende la discussione congiunta sospesa nella seduta del 10 luglio scorso.

Il Presidente PEDRIZZI fa presente che si passerà all'esame dell'emendamento presentato dal relatore, in ossequio al parere espresso dalla 5a Commissione permanente, al testo unificato predisposto dal Comitato ristretto.

Il relatore EUFEMI illustra l'emendamento 1.1, recante modificazioni al comma 4, in accoglimento del parere espresso dalla Commissione bilancio, programmazione economica.

Su tale emendamento esprime parere favorevole il sottosegretario Maria Teresa ARMOSINO.

Verificata la presenza del numero legale per deliberare, posto ai voti, l'emendamento 1.1 viene approvato all'unanimità.

Il PRESIDENTE avverte che si passerà alla votazione del disegno di legge nel suo articolo unico.

Il senatore GIRFATTI, nel preannunciare il voto favorevole dei senatori del Gruppo Forza Italia, sottolinea l'impegno profuso per giungere al varo del provvedimento e fa presente che esso risponde alle aspettative delle vedove e dei congiunti dei caduti di guerra. Egli sottolinea però come rimanga ancora aperta la questione di integrare i trattamenti dei grandi invalidi.

Il senatore BALBONI, dopo aver espresso rammarico per non aver potuto accogliere le istanze della categoria dei grandi invalidi, auspica che le questioni relative ai grandi invalidi siano al più presto affrontate dalla Commissione. Preannuncia poi il voto favorevole dei senatori del Gruppo di Alleanza Nazionale.

Il senatore BRUNALE ricorda che il provvedimento riproduce sostanzialmente il disegno di legge n. 4677, approvato dalla Commissione prima della chiusura della scorsa legislatura e non approvato in via definitiva per il sopravvenuto scioglimento delle Camere. Esprime quindi soddisfazione per l'accoglimento delle oggettive esigenze di ristoro vantate dalle categorie in questione, auspicando comunque un riordino dell'intera disciplina dei trattamenti pensionistici di guerra. Preannuncia il voto favorevole dei senatori appartenenti al Gruppo dei Democratici di Sinistra-l'Ulivo.

Anche il senatore CASTELLANI, nel preannunciare il voto favorevole del Gruppo Margherita-DL-l'Ulivo, ricorda il lavoro già compiuto dalla Commissione nella scorsa legislatura, in materia di pensioni di guerra. Nella consapevolezza che il testo in approvazione riguarda solo parzialmente la platea dei pensionati di guerra sostiene l'opportunità che già nella prossima legge finanziaria siano reperite le risorse per una revisione complessiva della materia.

Il relatore EUFEMI dà atto al Governo della disponibilità dimostrata nel reperire le risorse finanziarie necessarie. Anche se il provvedimento risponde in maniera solo parziale alle legittime aspettative di categorie così meritevoli, un allargamento dell'intervento, peraltro valutato dal Comitato ristretto, avrebbe compromesso, dovendosi reperire ulteriori risorse finanziarie, l'approvazione del disegno di legge in tempi rapidi.

Il Presidente PEDRIZZI, dopo aver ricordato che il lavoro della Commissione si pone in continuità con quanto già fatto nella passata legislatura, esprime la propria soddisfazione per la convergenza di tutte le forze politiche su tale provvedimento, il quale rappresenta un giusto, se pur limitato, riconoscimento a categorie meritevoli di rispetto e stima per le sofferenze subite e per il contributo offerto al Paese. Assicura l'impegno della Commissione di esaminare, dopo la pausa estiva, le questioni ancora irrisolte concernenti i trattamenti pensionistici di guerra.

La Commissione approva all'unanimità il testo unificato risultante dai disegni di legge nn. 129, 377 e 1319 (già adottato dalla Commissione per il prosieguo della discussione) nel suo articolo unico, come modificato, unitamente alla tabella allegata di cui all'articolo 1, comma 2, con il seguente titolo "Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra".


SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA ANTIMERIDIANA DI DOMANI

Il presidente PEDRIZZI comunica che la seduta antimeridiana di domani, giovedì 25 luglio, convocata per le ore 8,30, non avrà più luogo.

La seduta termina alle ore 14,50.



EMENDAMENTO AL TESTO UNIFICATO
DEI DISEGNI DI LEGGE NN. 129, 377 E 1319



Art. 1.
1.1

Il Relatore

        Al comma 4, sostituire le cifre: «1.820.154» e «2.911.362» rispettivamente con le altre: «1.820.516» e «2.911.000».

 

 

TESTO UNIFICATO DEI DISEGNI DI LEGGE NN. 129, 377 E 1319 CONCERNENTI DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TRATTAMENTI PENSIONISTICI DI GUERRA

Art. 1.

        1. L’importo annuo previsto dalla tabella G allegata al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978, n. 915, e successive modificazioni, è aumentato, rispettivamente, di 60 euro a decorrere dal 1º gennaio 2002 e di 60 euro a decorrere dal 1º gennaio 2003.

        2. Gli importi previsti dalla tabella N allegata al citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1978, e successive modificazioni, per gli anni 2002 e 2003 sono modificati, limitatamente alle categorie dalla 2º alla 6º, secondo quanto previsto dall’allegato alla presente legge.
        3. Per gli anni 2002 e 2003, sugli aumenti corrisposti ai sensi dei commi 1 e 2 del presente articolo in favore dei titolari di cui alle tabelle G e N ivi richiamate non si applica, nell’anno di rispettiva concessione, l’adeguamento automatico di cui all’articolo 1 della legge 6 ottobre 1986, n. 656, come sostituito dall’articolo 1 della legge 10 ottobre 1989, n. 342.
        4. All’onere derivante dall’attuazione della presente legge pari a 11.690.131 di euro per l’anno 2002 ed a 24.099.723 di euro a decorrere dall’anno 2003, si provvede mediante corrispondente riduzione degli stanziamenti iscritti, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nell’ambito dell’unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando, per 5.164.569 di euro per l’anno 2002, per 19.692.502 di euro per l’anno 2003 e per 10.329.000 di euro per l’anno 2004 l’accantonamento relativo al Ministero dell’economia e delle finanze, per 1.820.154 di euro per l’anno 2004 l’accantonamento relativo al Ministero delle attività produttive, per 6.638.192 di euro per l’anno 2004 l’accantonamento relativo al Ministero della giustizia, per 2.401.015 di euro per l’anno 2004 l’accantonamento relativo al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per 6.525.562 di euro per l’anno 2002 l’accantonamento relativo al Ministero delle comunicazioni, per 2.911.362 di euro per l’anno 2004 l’accantonamento relativo al Ministero delle politiche agricole e forestali, per 4.407.221 di euro per l’anno 2003 l’accantonamento relativo al Ministero per i beni e le attività culturali. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


Allegato

(Articolo 1, comma 2)

(Importi in Euro)

         Categorie    dal 1º gennaio 2002          dal 1º gennaio 2003    
        2ª categoria  1.626,51        1.838,66            

        3ª categoria  1.422,06        1.624,68            
        4ª categoria  1.278,92        1.426,05            
        5ª categoria  1.125,45        1.223,09            
        6ª categoria     984,57        1.018,78            

 




DISEGNI DI LEGGE IN SEDE DELIBERANTE

6º  Resoconto  stenografico

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 24 luglio 2002

 

Presidenza del presidente PEDRIZZI


I N D I C E

DISEGNI DI LEGGE IN SEDE DELIBERANTE

    (129)GUERZONI ed altri – Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra
    (377) BONATESTA –
Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra
    (1319) PEDRIZZI –
Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra

(Seguito della discussione congiunta e approvazione, con modificazioni, di un testo unificato, con il seguente titolo: «Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra»)


    * Presidente:
 
 Pag. 3, 5

    Armosino, sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze
 
3

    * Balboni (AN)
 
4

    Brunale (DS-U)
 
4

    Castellani (Mar-DL-U)
 
4

    * Eufemi (UDC:CCD-DE), relatore
 
3, 5

    * Girfatti (FI)
 
3

    ALLEGATO (contiene i testi di seduta)
 
7


        N.B.: I testi di seduta sono riportati in allegato al Resoconto stenografico.

        
L’asterisco indica che il testo del discorso è stato rivisto dall’oratore.

        Sigle dei Gruppi parlamentari: Alleanza Nazionale: AN; Democratici di Sinistra-l’Ulivo: DS-U; Forza Italia: FI; Lega Padana: LP; Margherita-DL-l’Ulivo: Mar-DL-U; Per le autonomie: Aut; Unione Democristiana e di Centro: UDC: CCD-CDU-DE; Verdi-l’Ulivo: Verdi-U; Misto: Misto; Misto-Comunisti italiani: Misto-Com; Misto-Lega per l’autonomia lombarda: Misto-LAL; Misto-Libertà e giustizia per l’Ulivo: Misto-LGU; Misto-Movimento territorio lombardo: Misto-MTL; Misto-MSI-Fiamma Tricolore: Misto-MSI-Fiamma; Misto-Nuovo PSI: Misto-NPSI; Misto-Partito repubblicano italiano: Misto-PRI; Misto-Rifondazione Comunista: Misto-RC; Misto-Socialisti Democratici Italiani-SDI: Misto-SDI; Misto Udeur Popolari per l’Europa: Misto-Udeur-PE.

        I lavori hanno inizio alle ore 14,40.
DISEGNI DI LEGGE IN SEDE DELIBERANTE
(129) GUERZONI ed altri – Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra
(377) BONATESTA –
Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra
(1319) PEDRIZZI –
Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra
(Seguito della discussione congiunta e approvazione, con modificazioni, di un testo unificato, con il seguente titolo: «Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra»)
        PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca il seguito della discussione congiunta dei disegni di legge nn. 129, 377 e 1319.
        Ricordo che nella seduta del 10 luglio scorso la Commissione ha deliberato all’unanimità di assumere quale testo base della discussione il testo unificato elaborato in sede di Comitato ristretto, che il relatore, senatore Eufemi, ha già illustrato.
        Comunico che sono pervenuti i pareri richiesti su tale testo.
        Passiamo all’esame dell’articolo 1, sul quale è stato presentato dal relatore un emendamento, in ossequio al parere espresso dalla 5ª Commissione permanente.

        EUFEMI, relatore. Signor Presidente, richiamando le considerazioni svolte nel corso della precedente seduta, presento l’emendamento 1.1, meramente formale, relativo ad una correzione di cifre per l’anno 2004 delle appostazioni dei Ministeri dell’economia e delle finanze e delle comunicazioni per quanto concerne le coperture finanziarie. Si tratta di un aggiustamento meramente formale, sul quale credo si possa convenire.
        ARMOSINO,
sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze. Il Governo è favorevole all’emendamento presentato.
        
(Il Presidente accerta la presenza del numero legale).
        PRESIDENTE. Metto ai voti l’emendamento 1.1, presentato dal relatore.

        È approvato.
        (All’unanimità).
        Passiamo alla votazione finale.
        GIRFATTI
(FI). Signor Presidente, a nome del Gruppo Forza Italia, voglio esprimere il parere favorevole su questo provvedimento che, finalmente, seppur attua solo in parte il riordino dei trattamenti pensionistici di guerra, prevede comunque l’incremento dei trattamenti economici a favore dei soggetti di cui alle tabelle G ed N annesse al testo unico della normativa in materia di pensioni di guerra. Certamente, come è emerso nel corso dell’iter legislativo, vi è stata la ferma volontà di Forza Italia e di tutte le forze politiche, perché in tempi brevi si potesse giungere al varo del provvedimento e superare i ritardi accumulati nel passato, nonostante la carenza di risorse finanziarie. A questo proposito ci corre l’obbligo di ringraziare il Governo, e per esso il sottosegretario Armosino, per l’attenzione e la disponibilità riservate alla soluzione del problema della copertura finanziaria.
        Per concludere, mentre ribadiamo il nostro voto favorevole, auspichiamo che al più presto possa avere luogo la riforma dell’intero testo unico in materia di pensioni di guerra, per rispondere nel modo più completo alle esigenze di una categoria di pensionati tanto meritevole di attenzione da parte dell’intera nazione.
        BALBONI (AN). Signor Presidente, voglio annunciare il voto favorevole di Alleanza Nazionale, pur con il rammarico che non si siano potute esaudire nella misura richiesta le legittime aspettative delle categorie interessate, per le quali pure la Commissione e il Comitato ristretto in un primo momento si erano impegnati. Anch’io mi associo all’auspicio del collega di Forza Italia, a nome di tutto il Gruppo Alleanza Nazionale, affinché al più presto, magari sin dalla prossima legge finanziaria, si possa far fronte anche alle legittime richieste della categoria delle vedove dei grandi invalidi di guerra.
        BRUNALE
(DS-U). I senatori del Gruppo dei Democratici di Sinistra-l’Ulivo voteranno a favore di questo provvedimento. Ricordo peraltro, con soddisfazione, che nella precedente legislatura questa Commissione approvò un disegno di legge, sostanzialmente riproposto dal testo che ci accingiamo a licenziare, che non giunse all’approvazione definitiva solo a causa dell’interruzione della legislatura stessa. L’obiettivo che il provvedimento, sul quale c’è la massima convergenza da parte di tutti i Gruppi parlamentari, si propone è quello di misurare il divario esistente in materia di trattamenti pensionistici di guerra tra le pensioni dirette e quelle di reversibilità, e dunque è un obiettivo minimo, ma comunque significativo per coloro che da tempo reclamavano appunto un ristoro migliore rispetto alla loro situazione.
        Nel ribadire il nostro voto favorevole, auspichiamo anche noi che si possa affrontare più compiutamente da parte del Parlamento, con la disponibilità anche del Governo, un riordino dell’intera disciplina.
        CASTELLANI (Mar-DL-U). Signor Presidente, annuncio il voto favorevole del Gruppo Margherita-DL-l’Ulivo su un testo che sostanzialmente riproduce il provvedimento già approvato da questa Commissione nella scorsa legislatura, che non fu approvato definitivamente a causa dello scioglimento delle Camere.
        Esprimiamo il nostro rammarico per il fatto che il provvedimento non raccoglie tutte le istanze che la Commissione ha avuto modo di registrare, augurandoci che nella prossima legge finanziaria siano reperite le risorse necessarie per un riordino di tutta la materia, così da dare una risposta anche alle aspettative delle vedove dei grandi invalidi di guerra, come ci era stato richiesto.
        EUFEMI, relatore. Signor Presidente, nel ringraziare tutti i colleghi che hanno lavorato nel Comitato ristretto e naturalmente la Commissione, esprimo la mia personale soddisfazione perché il provvedimento che ci accingiamo a votare costituisce un risultato positivo, che assume un significato ancora più particolare se si considera che si è registrata l’unanimità di tutti i Gruppi parlamentari. Ciò è stato possibile per la disponibilità di tutti al confronto, per la disponibilità del Governo, in particolare del Sottosegretario, nel reperire nelle pieghe del bilancio le risorse finanziarie necessarie, nonostante la ben nota situazione dei conti pubblici. Il varo di questo provvedimento in tempi rapidi è stato possibile a condizione di non allargare l’ambito degli interventi, in quanto ciò avrebbe potuto – dovendosi reperire ulteriori risorse – condizionare e pregiudicare l’iter del provvedimento stesso.
        Rinnovando il nostro ringraziamento al Governo, esprimiamo il proposito di riprendere le questioni che sono rimaste sospese e che meritano di essere prese in attenta considerazione alla ripresa dei lavori parlamentari.
        PRESIDENTE. Prima di procedere con la votazione, desidero esprimere, anche a nome della Commissione, la mia soddisfazione per la convergenza che si è registrata su questo provvedimento. A dire la verità, già nella scorsa legislatura, a maggioranza ed opposizione invertite, la Commissione si era dimostrata sensibile a questa tematica affrontando e varando in sede deliberante un analogo provvedimento. Sappiamo bene, e lo sa bene soprattutto il rappresentante del Governo, che abbiamo tentato di porre fine ad un’ingiustizia che si trascinava da oltre mezzo secolo e che quello che abbiamo fatto, quello che oggi sta portando a conclusione il Parlamento italiano, è ben poca cosa rispetto a quanto hanno sofferto e patito le vedove e gli orfani di guerra o gli orfani e le vedove di coloro che sono successivamente deceduti a causa di eventi bellici.
        Era un segnale che bisognava dare, che lo Stato italiano doveva dare. Abbiamo insistito e voluto, tutta la Commissione, maggioranza ed opposizione, che il varo del provvedimento avvenisse prima della pausa estiva. Ci auguriamo che l’altro ramo del Parlamento possa, a differenza di quanto avvenuto nella scorsa legislatura, deliberare definitivamente su questo provvedimento.
        Ci ripromettiamo – e in questo senso assumiamo un impegno formale nei confronti di tutte quelle categorie che si sono viste escluse in questa occasione – di riprendere la materia ed approfondire l’argomento, come è stato auspicato da tutti i Gruppi politici, in occasione della prossima legge finanziaria.
        Metto ai voti il testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge nn.129, 377 e 1319, nel suo articolo unico, come modificato, unitamente alla tabella allegata di cui all’articolo 1, comma 2, con il seguente titolo: «Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di guerra».

        È approvato.
        I lavori terminano alle ore 14,50.
 
Allegato
TESTO UNIFICATO DEI DISEGNI DI LEGGE NN. 129, 377 E 1319 CONCERNENTI DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TRATTAMENTI PENSIONISTICI DI GUERRA
Art. 1.
        1. L’importo annuo previsto dalla tabella G allegata al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978, n. 915, e successive modificazioni, è aumentato, rispettivamente, di 60 euro a decorrere dal 1º gennaio 2002 e di 60 euro a decorrere dal 1º gennaio 2003.
        2. Gli importi previsti dalla tabella N allegata al citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1978, e successive modificazioni, per gli anni 2002 e 2003 sono modificati, limitatamente alle categorie dalla 2ª alla 6ª, secondo quanto previsto dall’allegato alla presente legge.
        3. Per gli anni 2002 e 2003, sugli aumenti corrisposti ai sensi dei commi 1 e 2 del presente articolo in favore dei titolari di cui alle tabelle G e N ivi richiamate non si applica, nell’anno di rispettiva concessione, l’adeguamento automatico di cui all’articolo 1 della legge 6 ottobre 1986, n. 656, come sostituito dall’articolo 1 della legge 10 ottobre 1989, n. 342.
        4. All’onere derivante dall’attuazione della presente legge pari a 11.690.131 di euro per l’anno 2002 ed a 24.099.723 di euro a decorrere dall’anno 2003, si provvede mediante corrispondente riduzione degli stanziamenti iscritti, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nell’ambito dell’unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando, per 5.164.569 di euro per l’anno 2002, per 19.692.502 di euro per l’anno 2003 e per 10.329.000 di euro per l’anno 2004 l’accantonamento relativo al Ministero dell’economia e delle finanze, per 1.820.154 di euro per l’anno 2004 l’accantonamento relativo al Ministero delle attività produttive, per 6.638.192 di euro per l’anno 2004 l’accantonamento relativo al Ministero della giustizia, per 2.401.015 di euro per l’anno 2004 l’accantonamento relativo al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per 6.525.562 di euro per l’anno 2002 l’accantonamento relativo al Ministero delle comunicazioni, per 2.911.362 di euro per l’anno 2004 l’accantonamento relativo al Ministero delle politiche agricole e forestali, per 4.407.221 di euro per l’anno 2003 l’accantonamento relativo al Ministero per i beni e le attività culturali. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Allegato

(Articolo 1, comma 2)
(Importi in Euro)
 

Categorie
dal 1º gennaio 2002
dal 1º gennaio 2003
2ª categoria
1.626,51
1.838,66
3ª categoria
1.422,06
1.624,68
4ª categoria
1.278,92
1.426,05
5ª categoria
1.125,45
1.223,09
6ª categoria
   984,57
1.018,78
EMENDAMENTO
Art. 1.
1.1
Il Relatore
        Al comma 4, sostituire le cifre: «1.820.154» e «2.911.362» rispettivamente con le altre: «1.820.516» e «2.911.000».
Licenziato per la stampa dall’Ufficio dei Resoconti