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CAMERA DEI DEPUTATI - SENATO DELLA REPUBBLICA

COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA

SUL CICLO DEI RIFIUTI E SULLE ATTIVITA'

ILLECITE AD ESSO CONNESSE

38.

SEDUTA DI MERCOLEDI' 22 APRILE 1998

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MASSIMO SCALIA

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori. *

Seguito dell'esame di un documento relativo ad una nuova gestione dei rifiuti, predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal deputato Franco Gerardini. *

Comunicazioni del Presidente. *

 

La seduta comincia alle 13.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

 

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, rimane stabilito che la pubblicità della seduta sia assicurata anche attraverso gli impianti audiovisivi a circuito chiuso.

(Così rimane stabilito).

 

Seguito dell'esame di un documento relativo ad una nuova gestione dei rifiuti, predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal deputato Franco Gerardini.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di un documento relativo ad una nuova gestione dei rifiuti, predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal deputato Franco Gerardini che, nella seduta del 31 marzo scorso, si è riservato di far pervenire ai commissari alcune integrazione che ci ha, in quella sede, anticipato. Queste integrazioni sono a disposizione dei commissari e saranno fatte pervenire ai colleghi che oggi non sono presenti.

Do la parola al collega Gerardini.

FRANCO GERARDINI. Il documento è stato integrato con il nuovo capitolo 5, paragrafo 1, nel quale si fa riferimento agli effetti economici ed occupazionali delle attività di riciclaggio. In tale capitolo si affronta in maniera più dettagliata un problema di carattere generale: come è attualmente organizzato il sistema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in Italia, sistema che, come tutti sanno, sta subendo un profondo stravolgimento, una rapida evoluzione, in ragione dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 22 del 1997. Il sistema, quindi, si sta evolvendo nel senso della gestione integrata dei rifiuti.

Il capitolo di cui parliamo contiene un'elencazione degli scenari nelle diverse regioni del paese e indica alcuni schemi di gestione dei rifiuti che vanno dall'interramento dissipativo, alla massima valorizzazione energetica, alla valorizzazione del rifiuto indifferenziato, al sistema integrato con forte valorizzazione energetica, al sistema integrato a bassa valorizzazione energetica, al sistema ad elevato recupero senza trattamenti termici, una serie di sistemi che si sono realizzati nel paese e che rispecchiano le condizioni peculiari del territorio, le quali hanno un riflesso specifico anche sugli aspetti organizzativi dello smaltimento dei rifiuti.

In questo capitolo si tiene conto, inoltre, dell'aspetto particolarmente rilevante del costo della raccolta indifferenziata e di quella differenziata, partendo da una serie di dati a suo tempo pubblicati dalla Federambiente e dall'Istituto ambiente-Italia che, peraltro, abbiamo audito nella persona del dottor Duccio Bianchi.

Nella seconda parte del capitolo si evidenziano in modo più specifico i costi della raccolta indifferenziata a seconda del tipo di raccolta: cassonetti a carico posteriore, cassonetti a carico laterale, raccolta con sacchi (i più utilizzati nel nostro paese). Inoltre, si affronta la problematica della raccolta differenziata come grande opportunità e convenienza dell'intero sistema di gestione integrata dei rifiuti.

In questa specifica parte del capitolo (raccolta differenziata), mi sono permesso di aggiungere uno specchietto, frutto dell'approfondimento dell'Istituto ambiente-Italia, che, in rapporto all'investimento, ai costi di gestione e alle eventuali proiezioni dal punto di vista dei risultati occupazionali, mi sembra calzante per quanto riguarda i singoli segmenti di rifiuto che sono oggetto della raccolta differenziata e quindi l'organico, il verde, la carta, il vetro, la plastica. Nello specchietto sono definiti il costo minimo e massimo rappresentato dal valore economico della raccolta differenziata.

PRESIDENTE. Nella voce "altro" sono compresi, ad esempio, l'alluminio e la banda stagnata?

FRANCO GERARDINI. No, nello specchietto si tiene conto di studi che hanno avuto una loro attendibilità, e non, ad esempio, della raccolta dell'alluminio, proprio perché lo studio fa riferimento ad una serie di schemi collaudati.

E' poi indicato il valore economico della raccolta differenziata su due possibili scenari, quello ambientalista del 50 per cento e quello del 35 per cento.

PRESIDENTE. Più che "ambientalista" è lo scenario europeo.

FRANCO GERARDINI. "Ambientalista" perché così viene detto in maniera politicamente rilevante, ma si tratta di uno scenario che si avvicina molto a quello europeo, anche se sappiamo che quest'ultimo tiene conto del recupero energetico con una media sostanziale del 30 per cento per i paesi dell'Unione europea.

Il capitolo è stato inserito anche sulla scorta delle audizioni svolte in questa sede.

Sono poi stati aggiunti alcuni dati specifici sulla produzione complessiva dei rifiuti in Italia - che dai dati più aggiornati risulta in leggera diminuzione - ed alcuni riferimenti ad aree specifiche per il raggiungimento di risultati positivi ai fini della riduzione alla fonte della quantità di rifiuti. In particolare, facendo anche riferimento all'audizione del dottor Capodieci, presidente del CONAI, è citato l'esempio del cartone ondulato, rispetto al quale sono stati raggiunti buoni risultati dal punto di vista della riduzione del quantitativo di rifiuti alla fonte.Importante da questo punto di vista è l'esempio della progettazione degli imballaggi, rispetto al quale è possibile prevedere alcune prescrizioni: design per la diminuzione del consumo delle risorse, per l'allungamento della vita del prodotto, per il riciclo, per il disassemblaggio. Risulta altresì essenziale una serie di informazioni specifiche che i consumatori dovrebbero avere per essere orientati all'acquisto di prodotti più virtuosi dal punto di vista ambientale.

Infine, mi è parso non necessario introdurre nel documento il capitolo sulla bonifica dei siti inquinati, perché il tema potrebbe essere contenuto in una piccola relazione a parte.

PRESIDENTE. Magari fosse piccola!

FRANCO GERARDINI. Il problema è particolarmente complesso ed è in itinere dal punto di vista legislativo un gruppo di provvedimenti. Inoltre, il tema che stiamo trattando è centrato sull'impatto che la nuova legislazione ha sulle imprese, per cui il capitolo sulla bonifica dei siti contaminati potrebbe essere oggetto di una relazione a parte. In proposito mi rimetto alla volontà della Commissione. Se si ritenesse di scartare questa ipotesi, aggiungerei il capitolo al documento.

PRESIDENTE. Anch'io penso che la questione delle bonifiche debba essere oggetto di una riflessione peraltro molto impegnativa, attese la complessità e la vastità di questo tema, l'enorme diffusione sul territorio nazionale di esigenze di bonifica e le risorse economiche corrispondenti per far fronte a queste esigenze. Per terminare sulla questione delle bonifiche, chiedo al relatore se essa sia interna al gruppo di lavoro da lui coordinato, visto che amplia di molto la tematica.

FRANCO GERARDINI. Abbiamo proceduto ad alcune audizioni da cui non è emersa una verità assoluta sul tema; pertanto, vi sarebbe bisogno di un ulteriore approfondimento.

Peraltro, essendo stato approvato di recente dal Consiglio dei ministri un provvedimento specifico che tiene conto di interventi finanziari per quest'aspetto di politica ambientale, cioè la bonifica dei siti inquinati, sulla scorta di tali novità legislative e delle audizioni cui abbiamo proceduto, mi è sembrato opportuno prendere un po' di tempo. L'argomento merita una riflessione approfondita e potrà eventualmente formare oggetto di un apposito documento della Commissione.

PRESIDENTE. Concordo su tale punto, soprattutto in considerazione della complessità tecnica e dei rilevantissimi stanziamenti concessi all'avvio delle procedure di bonifica dei siti inquinanti.,

Vorrei pregare ora il relatore di ripercorrere in estrema sintesi il quadro delle proposte operative.

FRANCO GERARDINI. Credo di poter illustrare in modo molto sintetico alcune proposte operative che chiaramente non hanno la pretesa di racchiudere tutte le possibili soluzioni. Tuttavia, sulla scorta delle audizioni cui abbiamo proceduto e delle problematiche approfondite, mi pare molto importante realizzare una politica nazionale per la minimizzazione dei rifiuti alla fonte, alla produzione, e quindi una serie di provvedimenti che tengano conto di questa grande priorità che non è risolta, se non molto parzialmente, nel decreto legislativo n. 22 del 1997, in ordine al quale abbiamo ascoltato molte critiche, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto della prevenzione, che non è sufficientemente contenuta. Abbiamo anche risposto sul perché nel decreto vi siano dei vincoli di delega, per cui solo fino ad un certo punto si poteva realizzare un articolato organico.

Sulla base di tutto ciò, si avanza la proposta di una conferenza sulla minimizzazione dei rifiuti, nella quale si potrebbe dar conto di una serie di esempi concreti, realizzati dal sistema industriale o da altri soggetti, in cui si sia conseguito il risultato, appunto, della minimizzazione dei rifiuti. Sempre nell'ambito di tale conferenza, si dovrebbe affrontare la questione dello stato delle tecnologie che in Italia permettono di ridurre la produzione di rifiuti, nonché avanzare proposte atte a promuovere lo sviluppo e la diffusione di queste nuove tecnologie ed a definire il ruolo degli enti di ricerca sempre ai fini dell'innovazione tecnologica, facendo riferimento, in particolare, all'ENEA ed al CNR.

Nell'ambito delle proposte operative, si rappresenta la necessità di rivedere il sistema autorizzativo soprattutto nei confronti dell'imprenditore che, sentendosi responsabilizzato ai fini di una migliore performance ambientale delle sue attività produttive, penso abbia diritto ad uno snellimento delle procedure amministrative.

A questo proposito s'introduce il grande capitolo dell'EMAS e delle certificazioni ambientali in genere che, essendo ormai patrimonio della legislazione comunitaria ma anche di quella di molti Stati membri dell'Unione europea, nel nostro paese trova ancora difficoltà ad affermarsi, difficoltà che si concentrano soprattutto nella piccola e media impresa. All'interno di questo panorama sono prospettate alcune proposte molto sintetiche per cercare di agevolare le piccole e medie imprese nell'opera di attuazione della legislazione comunitaria, ma anche di quella nazionale, in materia di certificazione ambientale.

Vi è poi il tema dell'affermazione, quantitativamente e qualitativamente la più alta possibile, di accordi di programma, soprattutto quelli che interessino flussi di rifiuti prioritari, tema sul quale il Governo ha già lavorato. Per parte nostra, esprimiamo l'auspicio che gli accordi di programma diventino sempre più strumenti flessibili d'attuazione della nuova normativa.

Infine, si fa riferimento ai temi dell'ecofiscalità. Proprio questa mattina, in sede di discussione presso la Commissione ambiente del documento di programmazione economico-finanziaria per il prossimo triennio, si è posta in luce la necessità di dotarsi di una legislazione organica in questo importantissimo settore, anche sulla scorta di esempi riusciti di altri Stati membri che hanno spostato la pressione fiscale dal settore del lavoro a quello dei consumi. Con l'apporto del Parlamento e dello stesso Governo si potrà dare maggiore organicità a questi interventi, evitando la frammentarietà che li ha contraddistinti fino ad ora, essendo stati adottati, magari nell'ambito delle finanziarie, con iniziative legislative sia del Governo sia di parlamentari.

In conclusione, sono del parere che vi sia ancora molto da fare e tuttavia, dovendo predisporre un documento necessariamente sintetico, abbiamo cercato di prospettare talune proposte in termini molto generali, fermo restando che in quest'ambito le proposte dei colleghi componenti la Commissione potranno essere rese operative in sede di discussione del documento.

PRESIDENTE. La ringrazio, collega Gerardini, per la sua relazione. Nella prossima seduta dedicata all'esame del documento si concluderà la discussione generale e si passerà all'esame di eventuali proposte emendative.

Comunicazioni del Presidente.

PRESIDENTE. Avverto che il deputato Pierluigi Copercini è stato chiamato a far parte della Commissione in sostituzione del deputato dimissionario Francesco Formenti.

Avverto inoltre che nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che si svolgerà fra pochi minuti sarà fissato l'ordine del giorno delle sedute della prossima settimana, anche tenendo conto dei lavori delle due Camere.

La seduta termina alle 13,45.

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