Commissione inchiesta "dossier Mitrokhin" e intelligence italiana

(Legge 7 maggio 2002, n. 90)
aggiornata al 5 aprile 2006

La Commissione parlamentare d'inchiesta concernente il "dossier Mitrokhin" e l'attività d'intelligence italiana è stata istituita con la legge 7 maggio 2002, n. 90.

Compiti.

I suoi compiti principali sono accertare:

a) ogni aspetto relativo all'acquisizione e alla disponibilità del dossier Mitrokhin;
b) se le informazioni sulle persone citate nel dossier erano già note e se le persone erano conosciute da chi prese la decisione di non procedere;
c) lo stato attuale delle persone citate nel dossier e, con riferimento ai dipendenti e ai collaboratori a qualunque titolo delle pubbliche amministrazioni, quali funzioni ad essi furono attribuite e quali iniziative da essi furono poste in essere, fatto salvo il divieto di indagare o sindacare circa opinioni politiche, azioni derivanti da opinioni politiche non costituenti reato o aspetti della vita privata di detti soggetti;
d) le attività svolte dagli organi di intelligence italiani, ovvero i modi e le procedure di ricevimento e trasmissione dei documenti del dossier. Se tali procedure furono quelle ordinarie ovvero, in caso di procedure diverse, se furono seguite le modalità adottate per altri casi precedenti;
e) quando e con quali modalità il Governo fu informato del dossier e dei suoi contenuti e si decise di rendere pubblico il documento;
f) se furono prese degli organi di intelligence decisioni senza consultare il Governo;
g) che le informazioni trasmesse non abbiano subìto modificazioni;
h) le attività di finanziamento dirette ed indirette del KGB ai partiti politici italiani, a correnti di partito e ad organi di informazione in Italia;
i) le operazioni commerciali svolte fra l'Italia e i Paesi dell'Est europeo finalizzate al finanziamento illecito del Partito comunista italiano al di fuori di ogni controllo;
l) le attività svolte dal KGB e in particolare dagli uffici di Roma;
m) se vi furono complicità, protezione, coperture, di natura politica o da parte della pubblica amministrazione sulle attività del KGB in Italia;
n) i risultati raggiunti nella ricerca di materiale bellico e di depositi clandestini di armi e apparati di ricetrasmissione connessi alle attività del KGB relative all'Italia;
o) se gli organi di intelligence stiano ancora svolgendo indagini in merito ai contenuti del dossier;
p) se il dossier reso pubblico in Italia contenga le medesime informazioni trasmesse dalle istituzioni britanniche;
q) se esistono documenti all'estero che si renda necessario acquisire.

Composizione e poteri.

La Commissione è composta da 20 senatori e da 20 deputati nominati, rispettivamente, dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Presidente della Camera dei deputati, in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari e in modo da assicurare la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo costituito in almeno un ramo del Parlamento.
La Commissione procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le medesime limitazioni dell'autorità giudiziaria.

Durata.

Ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge istitutiva la Commissione avrebbe dovuto concludere i propri lavori entro dodici mesi dalla sua costituzione (avvenuta il 16 luglio 2002) presentando al Parlamento una relazione sull'attività svolta e sui risultati dell'inchiesta. Tale termine è stato prorogato dalla legge 11 agosto 2003, n.232 sino al termine della XIV legislatura.

Attività.

La Commissione si è costituita il 16 luglio 2002 con l'elezione del Presidente e dei componenti l'Ufficio di Presidenza.
Nella seduta del 24 luglio 2002 la Commissione, ritenendo indispensabile per l'avvio proficuo dei suoi lavori disporre degli atti raccolti dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi, ha deliberato di richiedere al Presidente del Senato che i commissari ed i collaboratori esterni della Commissione siano autorizzati ad accedere agli atti della cessata Commissione sul terrorismo e sulle stragi. Tale richiesta è stata accolta dal Presidente del Senato in data 6 agosto 2002.

La Commissione ha provveduto altresì ad acquisire, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, della legge istitutiva, la documentazione raccolta e prodotta sul dossier Mitrokhin dal Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato.

Nella seduta dell' 11 settembre 2002 la Commissione ha approvato, ai sensi dell'articolo 2, comma 4, della legge istitutiva, il Regolamento interno, il cui esame era iniziato nella seduta del 24 luglio 2002.

Nella seduta dell' 8 ottobre 2002 sono stati comunicati i nominativi dei collaboratori designati dal Presidente su proposta dei componenti dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge istitutiva e dell'articolo 24 del Regolamento interno.

Nella stessa seduta la Commissione ha approvato la costituzione di tre gruppi di lavoro cui affidare attività di acquisizione conoscitiva da sottoporre al plenum, ai sensi dell'articolo 14, comma 2, del Regolamento interno.

Nella seduta del 23 ottobre 2002 la Commissione ha approvato una delibera sul regime di divulgazione degli atti e dei documenti acquisiti o formati nel corso dell'inchiesta parlamentare, con la quale si fissano i criteri generali per la divulgazione degli stessi e si disciplina in modo analitico la casistica relativa agli atti da sottoporre a regime di segretezza o riservatezza, tenuto conto dei poteri e delle finalità della Commissione. Nella stessa seduta la Commissione ha proceduto all'audizione del generale Sergio Siracusa, nella qualità di direttore pro tempore del SISMI. L'audizione è proseguita nelle sedute del 24 ottobre 2002 e 5 novembre 2002.

In data 11 febbraio 2003 il generale Siracusa ha trasmesso una memoria, contenente precisazioni in merito alle audizioni svolte, che è stata acquisita agli atti dell'inchiesta.

Nelle sedute del 19 e 28 novembre 2002, la Commissione ha quindi proceduto ad ascoltare in libera audizione l'ammiraglio Gianfranco Battelli, nella qualità di direttore pro tempore del SISMI. Nella seduta del 19 novembre sono stati altresì comunicati i nominativi di ulteriori collaboratori della Commissione.

Nelle sedute del 10, 11 e 17 dicembre 2002 si è svolta l'audizione del colonnello Domenico Faraone, mentre il generale Alberico Lo Faso è stato ascoltato nella seduta del 21 gennaio 2003.

Nelle sedute del 4, 11 e 12 febbraio 2003 la Commissione ha proceduto all'audizione della dottoressa Maria Vozzi e nella sedute del 12, 18 e 25 febbraio 2003 è stato ascoltato il generale Luigi Emilio Masina, il quale in apertura di audizione ha dato lettura di una memoria relativa all'attività da lui svolta all'interno del SISMI in merito alla gestione del dossier Mitrokhin.

L'attività del plenum è quindi proseguita con l'audizione del colonello Alfredo Moretti, svoltasi nelle sedute dell' 11 e del 12 marzo 2003, mentre il colonnello Luigi Prencipe è stato ascoltato il 26 marzo e il 1º aprile 2003.

Nelle sedute del 9 e 14 aprile, del 7 e 14 maggio 2003, la Commissione ha ascoltato l'ammiraglio Giuseppe Grignolo. Nella seduta del 14 maggio 2003 è stato comunicato il nominativo di un ulteriore collaboratore designato dal Presidente su proposta di un componente dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresenatante dei gruppi, ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento interno.

La Commissione ha proceduto quindi all'audizione del senatore Lamberto Dini, in qualità di Presidente del Consiglio pro tempore, nelle sedute del 28 maggio e 3 giugno 2003.

Nelle sedute del 4 e 24 giugno 2003 è stato ascoltato il maresciallo Mauro Dodero.

Nelle sedute del 10 e 17 giugno 2003 si è svolta l'audizione del colonnello Leonid Kolosov e sono stati comunicati i nominativi di ulteriori collaboratori della Commissione, designati dal Presidente su proposta dei componenti dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La Commissione ha proceduto quindi, nella seduta del 2 luglio 2003, all'audizione dell'ammiraglio Osvaldo Toschi, mentre nelle sedute svoltesi nei giorni 8 , 9, 15 e 16 luglio, 30 settembre, 14 e 22 ottobre 2003 è stato riascoltato, sempre nella forma della libera audizione, il generale Sergio Siracusa, nella sua qualità di direttore pro tempore del SISMI.

Nelle sedute del 15, 28 e 29 ottobre 2003 si è svolta invece l'audizione del generale Bartolomeo Lombardo, il quale nella seduta del 28 ottobre ha dato lettura di una nota che ha lasciato nella disponibilità della Commissione.

L'ammiraglio Gianfranco Battelli, ex direttore del SISMI, è stato riascoltato, sempre nella forma della libera audizione, nelle sedute del 5, 6, 13 novembre e 3 dicembre 2003. In apertuta di audizione, l'ammiraglio ha letto una sua memoria scritta che ha poi lasciato nella disponibilità della Commissione.

Un secondo ciclo di audizioni del colonnello Domenico Faraone si è svolto nelle sedute del 10 e 11 dicembre 2003 e 21 gennaio 2004.

La Commissione ha quindi proceduto ad ascoltare il presidente del Consiglio pro tempore, onorevole Massimo D'Alema, nelle sedute del 3 e 10 febbraio 2004, nonché il vice presidente del Consiglio pro tempore delegato al coordinamento dei Servizi di informazione e sicurezza, onorevole Sergio Mattarella, nelle sedute del 2, 3 e 10 marzo 2004.

Nelle sedute del 24 e 26 febbraio 2004 si è svolta invece l'audizione del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, il quale ha depositato ampia documentazione che è stata acquisita agli atti dell'inchiesta.

Nella seduta del 10 marzo 2004 la Commissione ha altresì deliberato di avviare una rogatoria internazionale in Francia al fine di acquisire i documenti in possesso dell'autorità giudiziaria francese inerenti all'attività del gruppo terroristico facente capo a Ilich Ramirez Sanchez (detto Carlos) e ha approvato la proposta del Presidente di conferire al SISMI l'incarico di acquisire dal Servizio collegato britannico tutte le informazioni sulla fase iniziale dell'operazione Impedian, relativamente all'Italia.

Nella seduta del 5 aprile 2004 si è svolta l'audizione del professor Romano Prodi, in qualità di presidente del Consiglio pro tempore, il quale ha letto una sua memoria che ha poi lasciato nella disponibilità della Commissione.

Nella seduta del 12 maggio 2004 è stato comunicato il nominativo di un ulteriore collaboratore, designato dal Presidente su proposta di un componente dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento interno. La Commissione ha quindi approvato la proposta del Presidente di riferire al Parlamento, ai sensi dell'articolo 21 del Regolamento interno, in ordine alla parte dell'inchiesta riguardante i rapporti intercorsi tra SISMI, Servizio collegato britannico e autorità di Governo relativamente alla gestione del dossier Mitrokhin.In allegato al resoconto stenografico della seduta è riportato il testo delle risposte scritte fornite dal ministro della difesa pro tempore Corcione ai quesiti trasmessigli dalla Commissione.

Nella seduta del 21 settembre 2004 ha avuto inizio l'esame della proposta di relazione "Operazione Impedian (Archivio Mitrokhin) - Rapporto sull'attività istruttoria svolta dalla Commissione" con l'illustrazione della stessa da parte del Presidente e l'intervento, in discussione generale, del deputato Bielli. Il Presidente ha comunicato altresì la designazione di un ulteriore collaboratore.

Nella seduta del 22 settembre 2004, è proseguita la discussione generale con gli interventi dei deputati Bielli e Fragalà e dei senatori Marino e Zancan, mentre nella seduta del 28 settembre 2004 sono intervenuti i deputati Quartiani e Cicchitto e la senatrice Dato.

Nella seduta del 29 settembre 2004 hanno preso la parola, sempre in sede di discussione generale, i deputati Albonetti e Gamba ed i senatori Garraffa e Malan; nella seduta del 5 ottobre 2004 sono intervenuti i deputati Duilio ed i senatori Mugnai, Cavallaro, Maconi e Nieddu e nella seduta del 19 ottobre 2004 il senatore Gasbarri e i deputati Fallica e Papini.

Nella seduta del 23 novembre 2004 il Presidente ha svolto la sua replica, illustrando anche alcune modifiche da lui apportate alla proposta di relazione a seguito della discussione svoltasi in Commissione. E' intervenuto quindi il senatore Marino per dichiarazione di voto. Il Presidente ha comunicato poi la designazione di un ulteriore collaboratore e ha riferito sugli esiti della rogatoria svolta in Francia dal 25 al 29 ottobre 2004.

Nella seduta del 15 dicembre 2004, dopo un intervento per dichiarazione di voto del deputato Fragalà, la Commissione ha approvato la proposta di relazione. Il deputato Bielli ha preannunciato la presentazione di una relazione di minoranza da parte dei gruppi di opposizione.

Nella seduta del 2 marzo 2005 la Commissione ha deliberato di avviare una serie di rogatorie nei confronti delle competenti Autorità della Repubblica federale di Germania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Romania e della Confederazione elvetica al fine di acquisire ulteriorri riscontri circa l'esistenza di collegamenti tra fatti di terrorismo in Italia, l'organizzazione Separat e i Servizi segreti dei Paesi aderenti all'ex Patto di Varsavia.

Nella seduta del 13 aprile 2005 la Commissione ha approvato due ulteriori proposte di rogatoria nei confronti della competente Autorità rispettivamente della Federazione russa - per poter accedere agli archivi del disciolto KGB - e della Repubblica federale di Germania allo scopo di acquisire gli atti processuali relativi a Johannes Weinrich (esponente dell'organizzazione Separat) e di ascoltare Wilhelm Borostowski, ex ufficiale della STASI. Nella stesa seduta è stata data comunicazione della designazione di ulteriori collaboratori della Commissione.

La Commissione ha quindi avviato un ciclo di audizioni al fine di verificare l'eventuale ruolo svolto dai Servizi segreti dei Paesi dell'ex Patto di Varsavia nell'attentato al Sommo Pontefice Giovanni Paolo II del 13 maggio 1981.

Nelle sedute del 20 e 27 aprile e del 4 maggio 2005 è stato ascoltato il dottor Ilario Martella, giudice istruttore della seconda inchiesta sull'attentato al Papa.

Nella seduta del 31 maggio 2005 la Commissione ha proceduto all'audizione del dottor Antonio Marini, pubblico ministero nel processo davanti alla Corte d'Assise di Roma sulla cosiddetta "pista bulgara" nell'attentato al Papa ed ha deliberato di acquisire presso l'archivio fotografico ANSA tutte le foto scattate in Piazza San Pietro il 13 maggio 1981, nonchè quelle che ritraggono Serguei Ivanov Antonov nel corso del processo davanti alla Corte di Assise di Roma, e di richiedere una perizia allo scopo di verificare l'identità di un soggetto presente in Piazza San Pietro al momento dell'attentato al Sommo Pontefice che presenta una forte somiglianza poroprio con Antonov. L'audizione del dottor Marini si è conclusa poi nella seduta del 14 giugno 2005.

Nella seduta del 6 luglio 2005 è stato invece ascoltato il dottor Carlo Palermo ed è stata comunicata la designazione di un ulteriore collaboratore della Commissione.

Il dottor Rosario PRIORE è stato ascoltato dalla Commissione nelle sedute del 20 luglio, 27 luglio e 28 settembre 2005. mentre l'audizione del dottor Ferdinando IMPOSIMATO si è svolta nelle giornate del 5, 12 e 26 ottobre 2005.

Nella seduta del 26 ottobre il Presidente ha comunicato le deliberazioni dell'Ufficio di presidenza svoltosi in pari data tra le quali la rinuncia ad alcune collaborazioni e la risposta positiva pervenuta dalle Autorità ungheresi alla rogatoria internazionale predisposta dalla Commissione.

Al fine di approfondire alcuni aspetti relativi alla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, la Commissione ha ascoltato il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, dottor Enrico DI NICOLA, ed il sostituto procuratore dottor Paolo GIOVAGNOLI nelle sedute del 24 e 25 gennaio 2006.

In apertura di quest'ultima seduta il Presidente ha illustrato quanto deliberato dall'Ufficio di presidenza relativamente a:

  • calendario dei lavori della Commissione;
  • conferimento di un ulteriore incarico peritale avente ad oggetto foto scattate in Piazza San Pietro il 13 maggio 1981 e foto scattate durante il precesso per l'attentato al Papa;
  • rinuncia ad alcune collaborazioni.

Il Presidente ha poi riferito sugli esiti della rogatoria svolta in Ungheria da una delegazione della Commissione nelle giornate del 12, 13 e 14 dicembre 2005.

Nella seduta del 1° marzo 2006 ha avuto inizio l'esame della proposta di relazione conclusiva, con l'illustrazione da parte del Presidente del documento da lui predisposto ai sensi dell'articolo 21, comma 1, del Regolamento interno.

Nella seduta del 7 marzo 2006 è iniziata la discussione generale nel corso della quale sono intervenuti il senatore Marino, la senatrice Dato ed il deputato Quartiani.

La discussione è proseguita nella seduta dell' 8 marzo 2006 con gli interventi dei deputati Raisi, Bielli, Gamba, Duilio, Fragalà e Papini e del senatore Andreotti.

Nella seduta del 15 marzo 2006 hanno avuto luogo la replica del Presidente e le dichiarazioni di voto. I commissari dell'opposizione hanno preannuciato il deposito di un documento di minoranza.

La proposta di relazione non è stata posta ai voti, avendo il Presidente accertato la mancanza del numero legale richiesto dall'articolo 11, comma 2, del Regolamento interno.

La proposta di relazione del Presidente, sottoscritta da diciotto commissari della maggioranza, e il documento depositato da quattordici commissari dell'opposizione, sono stati acquisiti agli atti e versati nell'archivio della Commissione come elaborati conclusivi dell'attività d'inchiesta.

Pubblicità dei lavori.

I resoconti sommari delle sedute, pubblicati il giorno successivo sul sito Internet e sul Bollettino delle Giunte e delle Commissioni riportano l'indicazione degli argomenti trattati, degli oratori intervenuti e delle decisioni adottate.

I resoconti stenografici delle sedute riportano invece in forma completa lo svolgimento delle sedute della Commissione e, nel caso di audizioni, sono disponibili sul sito Internet dopo la sottoscrizione da parte degli auditi.

La pubblicazione dell'attività della Commissione anche su Internet intende costituire un ulteriore strumento conoscitivo per tutti coloro che, a vario titolo, sono interessati ad avere informazioni sui diversi aspetti dell'inchiesta parlamentare: in particolare le schede di fine seduta forniscono una informazione immediata sull'esito dei lavori parlamentari della Commissione.